Dal latino corpus, "corpo, complesso, organismo", corpo è un termine generico che indica qualsiasi porzione limitata di materia, cui si attribuiscono, in fisica, le proprietà di estensione, divisibilità, [...] ascrivere a un'assunzione di responsabilità che si rifiuta d'ignorare le premesse biopsicologiche della normalità e della devianza. Tornando al tema di fondo, anche K. Jaspers, psichiatra e poi filosofo, nella Psicopatologia generale (1913), dubita ...
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Instabilità sociali
Mario Aldo Toscano
Il 21° sec. eredita le sue instabilità dalla storia recente e dalla storia passata. La storia è anche la fonte per definirle. L’instabilità, che l’osservazione [...] ’integrazione degli immigrati; si potrebbero aggiungere le testimonianze di distacco dei cittadini dalle istituzioni, i fenomeni della devianza e altri.
Queste vicende hanno un denominatore comune: la connessione tra l’individuo e la ‘sua’ società ...
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Uno dei maggiori teorici sociali del 20° sec., James Coleman (1990), ha proposto di definire l’autorità come quel rapporto sociale che nasce dal diritto di ogni essere umano di controllare il proprio comportamento [...] a scuola stimoli sufficienti per la propria crescita morale e intellettuale, abbia incrementato la frequenza di fenomeni di devianza. Basti pensare alla diffusione dell’uso di sostanze psicoattive da parte di un numero consistente di giovani. Quando ...
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Mauro Palma
Carcere
«Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» (Costituzione italiana, art. 27)
La criticità del sistema [...] questo, in Europa come in Italia, è oggi ineludibile capire quali siano gli strumenti per evitare di alimentare la devianza, la marginalizzazione e la carcerizzazione di massa delle fasce deboli. Solo all’interno di questa riflessione può riaprirsi ...
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Interazionismo simbolico
Margherita Ciacci
Introduzione
L'interazionismo simbolico è un orientamento teorico affermatosi nell'ambito della sociologia e della psicologia sociale, soprattutto negli Stati [...] role-taking che permette al ricercatore di cogliere i significati elaborati dall'individuo 'studiato'. Inoltre nella distinzione tra devianza 'primaria' e 'secondaria' (v. Lemert, 1962) si può ritrovare il rilievo dato al momento interpretativo e al ...
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BENE, Carmelo
Piergiorgio Giacchè
Nacque il 1° settembre 1937, secondogenito di Umberto e di Amalia Secolo, in località Campi Salentina (Lecce), dove i genitori avevano in gestione un tabacchificio di [...] -599; O. Del Buono, Il comune spettatore, Milano 1979, ad ind.; D. Cappelletti, La sperimentazione teatrale in Italia tra norma e devianza, Roma 1981; G. Dotto, Il principe dell’assenza (C. B.), Firenze 1981; F. Quadri, Il teatro degli anni Settanta ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] circuito di retroazione (chiamato feedback) permette - nella sua forma negativa - di stabilizzare un sistema, di ridurre la devianza, come accade appunto nel caso dell'omeostasi. Nella sua forma positiva il feedback è un meccanismo di amplificazione ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] latente, riesce a emergere soprattutto in quelle società che sono temporaneamente o perpetuamente instabili. Questa 'devianza' trova spesso forma nelle immagini terrifiche e grottesche.Ogni religione permette, o addirittura favorisce, la creazione ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] la psicologia attitudinale, sia, in parte, la psicologia clinica - dal momento che l'attitudine eccezionale è una devianza dalla norma - allo stesso modo che della psicologia clinica si servono caratterologia e tipologia per lo studio paradigmatico ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] la soluzione di quest'imputazione consentiva di passare all'esame delle altre lagnanze, come dimostra il sinodo successivo. La devianza riguardava all'apparenza la natura di Cristo (aveva sofferto sulla croce sia come uomo che come Dio? Si ritrova ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...