Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] sottili: possono implicare il ricorso alla coercizione oppure all'influenza; possono basarsi sull'aperta punizione della devianza e sulla manipolazione deliberata, oppure su interazioni, gesti e tipi di discorso informali. A differenza del ...
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Assistenza e beneficenza
Casimira Grandi
Storia di ordinaria povertà
«È necessario che cambi, se deve migliorare», scriveva G.C. Lichtenberg nel suo Libretto di consolazione nel secolo XVIII. Cosa doveva [...] , di insegnare un mestiere, perché quest’ultimo rappresentava la migliore garanzia contro il pauperismo e ogni forma di devianza(40). Invece, l’assistenza ai maschi in età adulta cominciò a mutare, significativamente, solo a fine Ottocento, quando ...
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Psicologia
Leonardo Ancona
di Leonardo Ancona
Psicologia
sommario: 1. Introduzione: a) definizione; b) articolazione. 2. L'osservazione esterna: a) rilevazione psicofisiologica; b) comparazione del [...] del test si parte dall'ipotesi che le scelte vengano guidate da fattori istintuali analoghi a quelli rappresentati nelle singole devianze; inoltre si postula che quando questi fattori sono presenti in modo omozigote (come nei malati delle fotografie ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] bene e male, l'offerta del ‛senso', la richiesta dell'assenso, impegno e obbedienza, la paura dell'eresia e della devianza, la comparsa di dogmi e di autorità assolute. Le ideologie non sono religiose nel senso usuale della parola, e certamente non ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] del modello latente (una sorta di programma culturale e motivazionale); l'integrazione sociale (il controllo della devianza e delle perturbazioni eccessive); il conseguimento degli scopi (l'output da raggiungere in relazione all'ambiente circostante ...
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CRISI
Pierluigi Ciocca e Gian Enrico Rusconi
Crisi economica e finanziaria
di Pierluigi Ciocca
Il concetto
Le crisi sono qui intese come fasi in cui, nelle economie di mercato, una contrazione profonda [...] disfunzione può significare situazioni diffuse di anomia e alienazione rispetto ai valori dominanti, oppure circoscritti atti di devianza e ribellione. In generale l'indicatore più evidente e misurabile di disfunzione è il conflitto che si genera ...
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Poverta
Irma Adelman
Nicola Negri
di Irma Adelman, Nicola Negri
POVERTÀ
Economia di Irma Adelman
Definizione del concetto
La povertà è uno stato di indigenza assoluta o relativa, e include oltre [...] Becker, H.S., Outsiders. Studies in the sociology of deviance, London 1963 (tr. it.: Outsiders. Saggi di sociologia della devianza, Torino 1987).
Becker, H.S., Sociological work. Method and substance, Chicago 1970.
Berger, P.L., Pyramids of sacrifice ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] forse in ogni storia letteraria, e come se non fosse poi proprio dello scrittore o del poeta pasticheur un sentimento della devianza che coincide con quello per l'escluso, il diverso, il non eufemizzabile, per le sottratte linfe quindi di un più ...
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Economia e società tra legale e illegale
Rocco Sciarrone
Luca Storti
Temi e coordinate dell’analisi
L’illegalità è uno dei fattori che più incidono sui processi di sviluppo economico, sui livelli di [...] una grande disponibilità di risorse, oltre che dalla capacità di dettare regole di comportamento e di sottrarsi alle imputazioni di devianza (V. Ruggiero, Delitti dei deboli e dei potenti, 1999). Al fine di garantirsi l’impunità, questi soggetti si ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] di purificazione, che pretendeva il più rigoroso programma di formazione del clero e la repressione senza scampo della devianza dottrinale, a cominciare dal riformismo religioso.
Don Sturzo riprendeva o pareva ripercorrere un cammino già negli anni ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
desocializzazione s. f. La perdita della capacità da parte dell’individuo di modellare il proprio comportamento e le proprie caratteristiche conformandoli alle norme, alle relazioni e ai valori sociali condivisi. ♦ L'anonimato tende ad avvolgere...