GHERARDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato ad Arezzo nel 1794, dopo essersi laureato in veterinaria fu arruolato con il grado di sottotenente veterinario nel reggimento Cacciatori a cavallo dell'esercito [...] Il suo primo coinvolgimento nelle trame cospirative venne alla luce nel 1821, allorché fu arrestato e processato; e paesane della civiltà italica, sua diffusione ad altre genti, perdita rinnovamento e durata di lei in Italia prima della fondazione ...
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CHIALAMBERTO, Domenico Simone Ambrosio conte di
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 12 febbr. 1754 (Manno, Supplemento) dal conte Aleramo e Maria Teresa Scarandi Scala. Della famiglia Ambrosio, [...] dalle vicende rivoluzionarie, egli si mise ben presto in luce per la fedeltà alla Corona e l'intransigenza verso ogni era caduto il governo per le sue imprevidenze, la diffusionedelle idee rivoluzionarie fecero nascere in molti il desiderio di ...
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BOSIO, Giovanni (Gianni)
Alfredo Martini
Nato ad Acquanegra sul Chiese (Mantova) il 20 ott. 1923 da Barbato Lorenzo, fabbro di mestiere e socialista di ideali, e da Ida Pellegrini, conseguì la maturità [...] affiancare alla ricerca storica uno strumento di diffusione critica di tutte le forme di produzione delle classi operaie e contadine nel nostro paese, con l'obiettivo di scandagliare l'intera articolata realtà dei movimenti reali e portare alla luce ...
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CAVALLI, Ferdinando
Giannantonio Paladini
Nacque a Chiari (Brescia) il 7 ott. 1810, primogenito di Paolo, conte di Sant'Orso, e di Elisa Renier. In quanto pronipote del penultimo doge di Venezia, Paolo [...] di Pietà (Venezia 1865), fatta la storia delladiffusione in Europa dell'istituzione, poneva la questione se fosse stata veramente parte del C. dell'impegno politico. Il primo volume della Scienza politica in Italia vedeva la luce a Venezia nel 1865 ...
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GENTILINI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Alessandria nel 1806. Il padre, Giovanni Domenico, era un possidente di nazionalità svizzera, la madre proveniva da una ricca famiglia, gli Zani del Fra. [...] soprattutto nell'esercito, così come la diffusione clandestina del periodico della Giovine Italia, non potevano però alternativa di soluzione del problema italiano. Veniva così alla luce un opuscoletto, Ravvisamento all'Italia (Digione 1846), in ...
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I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] per tutte, ma debba sempre essere rinnovata alla lucedella Scrittura. Questo elemento, unito a fattori teologici, ma Gran Bretagna e in America tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. La diffusione che esso ha avuto è tale da farne ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Equi
Giovanna Alvino
Gli equi
Gli Equi si connotano come popolo strutturalmente e linguisticamente differenziato solo alla fine del VI sec. a.C., al termine [...] tutta la zona centrale dell’Appennino, le evidenze archeologiche attestano la diffusione di insediamenti sparsi di località San Silvestro, dove le indagini archeologiche hanno riportato in luce un grande edificio databile tra la prima e la tarda età ...
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COPPOLA, Andrea
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 2 dic. 1770 da Francesco, duca di Canzano, e da Beatrice Carafa dei principi di San Lorenzo; erede di una delle più illustri e antiche famiglie [...] giacobini, la diffusione sempre più massiccia della propaganda rivoluzionaria, la scoperta della congiura del luce sulla reale estensione e sulle responsabilità della cospirazione molisana; ma sul C. si poté accertare solo, "oltre al delitto delle ...
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BUONAMICI, Giovanni Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Prato nel 1592 da Piero di Bonamico e da Livia Camesecchi. Avviato dal padre allo studio delle leggi, si addottorò probabilmente a Pisa. In una [...] lo scopo. A Roma dovette rimanere qualche tempo, mettendosi in luce presso quella corte, sia per le sue influenti parentele e relazioni dava della vicenda come di un episodio della lotta tra domenicani e gesuiti, il B. diede la più ampia diffusione, ...
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CORRER, Antonio
Claudio Povolo
Figlio di Giovanni (1586-1644) di Francesco e di Cecilia di Marcantonio Zen, nacque a Venezia il 17 febbr. 1622. Nel 1650 sposò Elisabetta di Giacomo Correr e di Marina [...] pur lodando l'intento del C. di voler far luce sull'esito infelice della guerra di Candia, rimproverò però i toni concitati ed orazioni del C. e del Sagredo ebbero una notevole diffusione e una sorprendente fortuna. Già negli anni immediatamente ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...