GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] , 1957; Grossi, 1995). A un'elaborazione in senso autocratico di tale concetto di g. - espresso nelle tombe della dinastianormanna tramite la simbologia del leone, custos iusticie (Deér, 1959) - è da collegare la celebre testa femminile (Capua, Mus ...
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Marco Boccaccio
Teorie che hanno per oggetto l’identificazione delle condizioni necessarie per l’esistenza di una società giusta. Possono essere ricondotte ad alcune grandi correnti di pensiero: l’utilitarismo (➔), la teoria del contratto sociale (➔ contratto sociale, teoria del), il liberalismo ( ... ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti aventi forza esecutiva e l’esercizio di questo potere ... ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, l’economia. Più specificamente, in relazione alla sfera pratica di riferimento, la g. è intesa ... ...
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Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra i suoi membri. Ma cos'è che rende condivise quelle regole e che spinge quindi gli individui a rispettarle? È il ... ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la ragione prima dell'esistenza dei prìncipi temporali: essi erano stati creati per reprimere i crimini ... ...
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MMauro Barberis
di Mauro Barberis
Giustizia
sommario: 1. Introduzione. 2. Giustizia sociale. 3. Giustizia costituzionale. 4. Giustizia internazionale. 5. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Al termine 'giustizia' vengono talvolta attribuiti due significati principali: il significato 'sociale', ... ...
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Mauro Cappelletti
Introduzione
Il valore 'giustizia', come ogni altro valore - inclusi quelli di libertà e di uguaglianza, che sono frequentemente collegati e talora identificati con quello della giustizia - non può essere utilmente esplorato in astratto, ma soltanto nelle sue concrete realizzazioni. ... ...
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MMauro Cappelletti
di Mauro Cappelletti
Giustizia
sommario: 1. Introduzione. 2. La ‛giustizia costituzionale' e il superamento dei tradizionali conflitti fra equità e legge, fra diritto naturale e diritto positivo. a) Giustizia costituzionale, controllo delle leggi e ‛giurisdizione delle libertà'. ... ...
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(lat. iustitia; fr. ing., justice; sp. justicia; ted. Gerechtigkeit)
Gioele SOLARI
Giovanni CORSO
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Nella speculazione greco-romana il concetto di giustizia è ancora essenzialmente naturalistico, poiché di esso si cerca il fondamento non nell'uomo, ma nella realtà naturale comunque concepita, come ... ...
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URBANO II, papa
Simonetta Cerrini
URBANO II, papa. – Di modesta famiglia di cavalieri, Eudes (Oddone, Oddo) nacque a Châtillon (oggi Châtillon-sur-Marne) intorno al 1040 da Isabella e Heucherio, signore [...] Borsa (succeduto al padre, Roberto il Guiscardo, nel 1085) del titolo di duca di Puglia.
Il suo riconoscimento della dinastianormanna giunse negli anni fino alla concessione (5 luglio 1098) al conte Ruggero I di Calabria e Sicilia, fratello di ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] il mondo dell'Islam. Sovrano di un Regno che comprendeva una significativa minoranza musulmana, Federico II ereditò dalla dinastianormanna l'ampio disegno strategico di Ruggero II, ispirato da Giorgio d'Antiochia, abbandonato dopo la crisi del regno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Sicilia normanna: Cefalu, Palermo, Monreale
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incoronazione di Ruggero II nel 1130 [...] Ruggero II nel 1130 riunisce, de facto, sotto la sua persona, l’intero Sud peninsulare.
L’evento si configura come l’atto costitutivo della nuova dinastianormanna in Sicilia e rappresenta, al contempo, l’avvio di una politica culturale propriamente ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] Calabria a sud, registrò con relativa tranquillità il passaggio dalla dinastianormanna a quella sveva, altrove problematico e persino cruento.
Alla morte di re Tancredi, la maggior parte della feudalità si schierò subito con l'imperatore Enrico VI ...
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GIOVANNA d'Inghilterra, regina di Sicilia
Fulvio Delle Donne
Settima dei figli (terza femmina) di Enrico II, re d'Inghilterra, e di sua moglie Eleonora, duchessa d'Aquitania, nacque nell'ottobre del [...] tra G. e Guglielmo II. Dietro suggerimento di papa Alessandro III, interessato a scongiurare ogni unione e alleanza tra la dinastianormanna e quella sveva, Guglielmo, nel maggio del 1176, si decise a chiedere formalmente la mano di G., e inviò in ...
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NORMANDIA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Louis GILLET
Regione storica e antica provincia della Francia settentrionale compresa tra la Piccardia a E., la Bretagna a O., la regione [...] , la duplice epopea della conquista della Sicilia e della conquista dell'Inghilterra. Tuttavia le opere ammirevoli della dinastianormanna a Palermo e a Monreale non appartengono alla storia dell'arte della Normandia: esse rientrano nel campo dell ...
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TEOBALDO di Canterbury
Arcivescovo di Canterbury, di cui è incerto il luogo e l'anno di nascita, morto il 18 aprile 1161. Monaco fin da giovane a Bec, divenne ivi priore nel 1127 e abate nel 1137.
Visse [...] negli ultimi tempi della dinastianormanna-angioina nelle cui contese si trovò immischiato, quando, dopo la morte di Enrico I, la successione, anziché andare ad Enrico II (figlio di Matilde figlia di Enrico I e di Goffredo d'Angiò), fu usurpata da ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] politiche non dissimili, malgrado la destinazione ufficiale degli edifici fosse sepolcrale, lo stesso sistema venne sperimentato dalla dinastianormanna di Sicilia, prima con la fondazione, da parte di Ruggero II (1113-1154), nel 1131, della c ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] Corona erano qualcosa di più di un fenomeno secondario, ai fini di un giudizio complessivo sull'esperienza di governo della dinastianormanna. Si confermava, cioè, che la saldezza delle istituzioni, la forte immagine dello stato, di cui è rimasta ai ...
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