Gaudí, Antoni
Fabrizio Di Marco
L'architetto che si ispirava alla natura
L'architetto catalano Antoni Gaudí realizzò, tra fine Ottocento e primi Novecento, i suoi progetti rifacendosi alle forme della [...] , grotte e terrazze. Il cuore del parco è rappresentato dal piazzale coperto del tempio dorico: questo strano spazio è caratterizzato da 86 colonne doriche che sostengono un soffitto a cupolette, alcune delle quali realizzate in ceramica e cristalli ...
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colonna
Fabrizio Di Marco
Il simbolo dell'architettura classica
La colonna è un elemento costruttivo dell'architettura e svolge di solito una funzione di sostegno, anche se a volte può essere utilizzata [...] (colonne e trabeazione) con rapporti proporzionali regolava le dimensioni totali degli edifici. I due ordini greci principali furono il dorico e lo ionico. Nel primo la colonna è priva della base, ha un fusto massiccio, con scanalature e rastremato ...
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MEDĀ'IN ṢALIḤ
G. Garbini
Ḥ Località dell'Arabia, circa 400 km a N-O di Medina, corrispondente all'antica Ḥegrā ("Εγρα, Hegra, el-Ḥigr in arabo). Visitata a più riprese da Jaussen e Savignac negli anni [...] da rilievi (in genere un'aquila) o da un frontone; in qualche caso sporadico il frontone poggia su un fregio di tipo dorico.
Il motivo che consente la più chiara classificazione è quello della decorazione a scalini, che è attestato in due tipi: il ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] il suo influsso anche sull'iconografia di Demetra. La cosiddetta Hestia Giustiniani del Museo Torlonia di Roma, chiusa nel peplo dorico e col capo velato, non è improbabile che sia una D.; nel volto c'e una affinità fisionomica con il cosiddetto ...
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POMPEI, Alessandro
Elena Granuzzo
POMPEI, Alessandro. – Esponente della nobiltà veronese, nacque a Verona il 6 luglio 1705 (Archivio di Stato di Verona [d’ora in avanti ASVr], Accademia Filotima, 157, [...] , hanno dato vita a un’architettura carica di valenze simboliche.
Per il Museo lapidario Pompei scelse lo stile dorico, ma un dorico raffinatissimo e non a profili curvilinei (undulatis) come avrebbe voluto l’architettura allora di moda (S. Maffei ...
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Vedi PALESTRINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTRINA (Praeneste)
F. Castagnoli
Città del Lazio nella valle del Sacco sulle ultime pendici dei Monti Prenestini, a 40 km da Roma.
Leggende di origine [...] base e un puteale che era coperto da tetto conico sostenuto da un giro di colonne corinzie, e decorato con fregi dorici (ora ricomposto nel museo) sotto il quale si apre una profonda cavità. Il Mingazzini ha identificato, sembra a ragione, questi due ...
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Vedi NOLA dell'anno: 1963 - 1996
NOLA (Nola, Νῶλα)
G. Cressedi
¿ G. Chierici
Red.
Cittadina della provincia di Napoli (già di Caserta). Forse originariamente città degli Ausoni, poi greca ed etrusca, [...] Nella città moderna è identificabile il Foro, con due grandi basi attiche all'ingresso ed un edificio con un epistilio dorico. Nelle campagne resti di tombe, anche preromane, con suppellettile di vasi greci. Nel 1560 era ancora visibile un resto dell ...
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Vedi PETRA dell'anno: 1965 - 1996
PETRA (Πέτρα)
M. Avi-Yonah
Centro nella Transgiordania meridionale, in origine capitale del regno nabateo e della provincia romana di Arabia; dagli Arabi era chiamata [...] nella parete stessa. La facciata esterna dell'edificio, che misura 32 m, aveva una decorazione di pilastri e in alto un fregio dorico. Le rocce che circondano l'area della città furono adibite sia ad abitazione che a tombe; tra queste ultime le più ...
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ELIDE (῏Ηλις)
Red.
Capoluogo dell'omonima regione del Peloponneso, situata su un'altura alta 150 m, odierna Kaliscopi che domina la vallata del Peneo, tra le cittadine di Kalyvia e Paleopoli. La tradizione [...] permesso di ritrovare in parte la disposizione degli edifici descritti da Pausania: la stoà che Pausania dice divisa in tre navate, di ordine dorico, è lunga 96 m e databile alla seconda metà del V sec. a. C. in base alla forma delle grappe e allo ...
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HALAI (῾Αλαί)
L. Guerrini
Località originariamente appartenente alla Locride, in seguito passata a far parte della Beozia.
Le referenze ad essa degli antichi autori sono scarse e casuali; è menzionata [...] attardato e il linguaggio dell'arcaismo; e interessanti iscrizioni arcaiche, tra le quali ricorderemo quella incisa su un capitello dorico con funzione di base per reggere l'ex voto, che ricorda, oltre il dedicante, anche l'autore dell'offerta ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
dorismo
(o doricismo) s. m. [der. di dorico]. – Forma, vocabolo, locuzione del dialetto dorico, soprattutto in quanto siano presenti in opere scritte in altro dialetto greco (per es., nei cori nelle tragedie attiche).