BATTAIA, Alvise
Gino Benzoni
Nacque, primo di tre figli di Lazzarino, il 10 sett. 1575; il padre fu provveditore di Asola, podestà di Serravalle nel 1572 e di Motta nel 1580, e morì nel 1583, essendo [...] : "dicono che fuosse con desenno et che sotto questo platichasse con el ambaxador et avisasse il tutto", scriveva al ducadiMantova un suo informatore che viveva in casa del Bedmar, lo spretato portoghese Antonio Meschita (cfr. A. Luzio, La congiura ...
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BERNERIO, Giovanni Battista
Gerhard Rill
Nato non prima del 1550, apparteneva con probabilità a una famiglia proveniente da Arco (Trento). Tuttavia, a quel che pare, già i suoi genitori, che erano al [...] spagnolo, e in particolare con il cardinale Granvelle. Il B. godeva anche, secondo il giudizio dei suoi nemici, della protezione particolare del ducadiMantova.
Quando negli anni 1570-1571 il conte Prospero d'Arco fu coinvolto in un processo del ...
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Figlio (Parigi 1580 - Mantova 1637) di Ludovico, capostipite della linea Gonzaga-Nevers, e di Enrichetta di Clèves; assai in vista alla corte francese, fu per molto tempo nell'orbita del père Joseph, col [...] una crociata e fondò l'ordine della Milizia cristiana. Più tardi, mirò ai ducati diMantova e del Monferrato, con alterne vicende a seconda del gioco internazionale; ne prese possesso nel 1628, ma solo nel 1631 questo divenne incontrastato ...
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DI SOMMA, Tommaso
Vladimiro Sperber
Nacque a Napoli il 2 marzo 1737 da Gennaro Maria principe di Colle e Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo; secondogenito, ereditò il feudo di Circello e il relativo [...] lo portò seco a Mantova per compiacere Ferdinando IV). Nel marzo 1786 venne nominato ambasciatore a Parigi. In quell'anno sposò Cristina Ruffo dei principi di Scilla, vedova di Giuseppe Piccolomini principe di Villareale e ducadi Arnalfi, "moglie ...
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Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] Venezia (1510) e mosse guerra, personalmente, al ducadi Ferrara alleato della Francia. Occupata Modena e conquistata Mirandola diMantova (ag. 1512) che segnò il sorgere della potenza spagnola in Italia. Fu munifico mecenate, protettore di artisti ...
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Signore di Verona (n. 1291 - m. Treviso 1329). Figlio di Alberto I, associato nel 1308 alla signoria dal fratello Alboino, con questo fu nominato vicario imperiale di Verona da Enrico VII nel 1311; con [...] di Padova a ricorrere alla signoria di Iacopo da Carrara (1318) e quindi a quelle straniere di Enrico conte di Gorizia (1319-21) e di Ulrico di Valse ducadi e ottenendo da Lodovico il Bavaro il vicariato diMantova. L'anno dopo entrava in Treviso. Il ...
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Patriota (Migliarina, Carpi, 1798 - Modena 1831). Commerciante, di idee liberali, entrò, per il tramite di E. Misley, in contatto col duca Francesco IV di Modena e si adoperò perché questi si facesse capo [...] coi compagni di cospirazione gli accordi definitivi di azione. Fatto trasferire a Mantova dal duca in fuga per il sopravvenuto scoppio della rivoluzione, fu processato sommariamente e giustiziato (26 maggio 1831) al ritorno del ducadi Modena. ...
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Dinastia, originatasi tra il 10° e l’11° sec., che regnò sull’Italia dal 1861 al 1946. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino [...] diMantova e che videro il coinvolgimento di Spagna e Francia e poi anche di Inghilterra e Venezia, Vittorio Amedeo I ottenne (Pace di figlio di Carlo Alberto, ducadi Genova; diresse l’assedio di Peschiera; nel 1848 rifiutò la corona di Sicilia. ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] (1498), toscana (1539, di Cosimo I), di Savoia (1561, di Emanuele Filiberto), anselmina (dei Gonzaga, duchi diMantova), di Modena (1611) e di Bologna (1655), da 20 bolognini, ducale (1631, di Vittorio Amedeo I, ducadi Savoia) ecc. Nella Repubblica ...
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Disco di metallo, con iscrizione e figura, coniato a ricordo di un fatto o di un personaggio (v. fig.). Si distingue dalla moneta per la mancanza di potere di scambio, per la possibilità di essere emessa [...] del 14° sec., citate nell’inventario del ducadi Berry e imitanti nel dritto monete imperiali romane, Milano e Francesco Laurana, attivi tra il 1461 e il 1466. A Mantova fiorì una scuola di medaglisti (P.I. Alari Bonacolsi detto l’Antico; G.C. Romano ...
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solino2
solino2 s. m. [der. di sole, con riferimento al tipo del sole raggiante]. – In numismatica: 1. Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (dal 1444 al 1478), che ha per tipo il sole...
Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...