SAMACCHINI, Orazio
Cesare GNUDI
Pittore, nato a Bologna il 20 dicembre 1532, morto ivi il 12 giugno 1577. Fu discepolo di Pellegrino Tibaldi; ma nello Sposalizio della Vergine in S. Giuseppe mostra [...] . Nelle ultime opere bolognesi, ad esempio nella Presentazione in S. Giacomo (1575), egli tende a un macchinoso eclettismo, che, specialmente nell'Incoronazione, ora alla Pinacoteca, giunge, fra influssi romani e parmensi, a risultati che quasi ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] achemenide (VI-IV sec. a.C.), tratti peculiari dell'architettura sono il gigantismo dei complessi e l'eclettismo intenzionale della decorazione, espressione del carattere cosmopolita dell'impero. Dopo Pasargade, capitale di Ciro il Grande (559 ...
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PICCININI, Silla
Cristina Galassi
PICCININI (Pecennini, Peccenini), Silla (Scilla). – Ignoti sono gli estremi biografici di questo pittore, che risulta documentato per la prima volta a Perugia nell’ottobre [...] una stretta dipendenza dai modi del pittore marchigiano Giovan Battista Lombardelli, di cui Piccinini ripropone qui il facile eclettismo, capace di riunire in un linguaggio duttile e spigliato svariate tendenze del manierismo tosco-romano, con esiti ...
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CABASSI, Eustachio
Arianna Scolari Sellerio Jesurum
Nacque a Carpi il 26 dic. 1730 da Bernardino e da Giulia Euride Benetti. Rimasto orfano di padre nel 1734, ricevette i primi rudimenti di educazione [...] parte delle commedie messe in scena, secondo il costume dell'epoca, nel collegio stesso. L'educazione impartitagli peccò di eclettismo e di superficialità, ma gli lasciò il gusto delle lettere e delle memorie patrie, nonché un certo piacere del ...
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BRENTANO, Giuseppe
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 14 apr. 1862. Terminate le scuole tecniche inferiori, si iscrisse (1883) all'istituto tecnico superiore di Milano (politecnico), dove ebbe come [...] di una piccola chiesa in stile gotico per la comunità anglicana di Cadenabbia. La sua formazione fu quindi allineata all'eclettismo allora dominante in Italia, che rimase sempre la dimensione in cui il B. ebbe a, muoversi, anche nelle opere maggiori ...
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GIANNINI, Tommaso
Cesare Preti
Nacque a Ferrara da Luca, intorno al 1556. Ingegno precoce, fu iscritto ai corsi di filosofia e medicina dello Studio cittadino, dove ebbe come maestro A. Montecatini [...] della sua produzione filosofica, una chiara tendenza conciliatrice tra il platonismo e l'aristotelismo, che a volte sconfina nell'eclettismo. La sintesi che vorrebbe raggiungere, non permette però al G. di tacere la propria convinzione di una maggior ...
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SOSIBIOS (Σωσίβιος)
P. Moreno
Scultore ateniese della corrente neoattica, attivo nel I sec. a. C. (v. neoatticismo). È noto per aver firmato un grande cratere di marmo pentelico, trovato a Roma e passato [...] presumibilmente del IV sec. a. C. (Fuchs). Il carattere composito dell'opera di S., eccezionale pur nell'eclettismo della corrente neoattica, e la durezza del disegno, particolarmente avvertibile negli ornamenti vegetali sul collo del vaso, fanno ...
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Nato a Caltagirone (Catania) il 15 agosto 1848 da Gaetano Arcoleo e Benedetta Alessi, compì nella nativa cittadina gli studî umanistici, rivelando sin dall'adolescenza quel suo ingegno finemente critico, [...] un periodo di profondo dissenso tra la scuola "giuridica" e quella "politica", egli diede un'originale impronta di fecondo eclettismo, sostenendo e dando l'esempio della utilità d' integrare con l'indagine storico-politica l'arido schematismo delle ...
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GASTALDI, Andrea
Anna Maria Brizio
Pittore, nato a Torino il 16 aprile 1826, morto ivi il 9 gennaio 1889. Fu il maggior rappresentante, insieme con Enrico Gamba, della pittura storica in Piemonte nell'Ottocento. [...] i suoi innegabili doni di pittore, per eccesso di calcolo e ricerca d'effetti illustrativi, non riuscirono che a un eclettismo declamatorio. Le sue opere principali: Pietro Micca, Atala, l'Innominato, ecc. sono nel museo civico di Torino. Affrescò ...
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Come d'arte di Jacques Frédérix, regista del cinema francese, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1888, morto a Rives-de-Prangins (Svizzera) il 25 maggio 1948. Partecipava al movimento d'avanguardia con [...] figurativa, che nella Legge del Nord, 1939-42, ricostringeva in termini dimessi. Al di là di un ovvio richiamo all'eclettismo, Feyder va giudicato per una delle figure più consistenti di questo primo scorcio di storia cinematografica europea. ...
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eclettismo
(raro ecclettismo) s. m. [der. di eclettico]. – 1. Atteggiamento di pensiero che sceglie e accetta dai varî sistemi filosofici alcune dottrine, e le coordina armonicamente; anche, la scuola filosofica che segue il metodo eclettico....
eclettico
eclèttico (raro ecclèttico) agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐκλεκτικός «che trasceglie», der. di ἐκλέγω «trascegliere»] (pl. m. -ci). – 1. Dell’eclettismo; seguace dell’eclettismo (filosofico): scuola e.; metodo e.; gli e.; i filosofi...