Mérida Città della Spagna (55.568 ab. nel 2008), capoluogo della comunità autonoma dell’Estremadura, sulla riva destra del fiume Guadiana, alla confluenza del río Albarregas. Notevole centro agricolo [...] Callisto II, a Santiago de Compostela. Dopo la riconquista cristiana di re Alfonso IX (1228), fu infeudata all’ordine di torri. Vi era inoltre un foro che, a giudicare dalle strutture e dai resti della decorazione scultorea, era ispirato alla pianta ...
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Imperatore romano (m. 260 d. C. circa). Acclamato Augusto (253) dall'esercito alla morte di Treboniano Gallo, la sua politica fu filosenatoria e mirata alla persecuzione dei cristiani (editti 257-258). [...] notizie restano del primo periodo della sua vita. Si sa che era di nobile origine; fu console (prima del 233); poi ( cavalieri e alti funzionari che continuassero a professare la fede cristiana, pur perduta la loro dignità; le vittime più illustri ...
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Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] Paolo fuori le mura di Roma.
L’esistenza di una comunità cristiana già nel 6° sec. è attestata dal ritrovamento di una abbazia. Questa, ricostruita dalla fine del 7° sec., era a navata unica con transetto sporgente e abside semicircolare rivolta a ...
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Imperatore romano (218 circa - 268 d. C.), figlio dell'imperatore Valeriano, regnò insieme col padre dal 253 al 260, esplicando un'attività esclusivamente militare. Liberò la Gallia dall'invasione degli [...] sospese la persecuzione contro i cristiani, pur cercando di combattere l'idea cristiana; promosse la diffusione dei contro Aureolo, che, passato dalla parte di Postumo, si era fatto proclamare Augusto: a Pons Aureoli (Pontirolo) lo sconfisse e ...
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Ricco cittadino di Colosse, convertito da s. Paolo e destinatario della più breve (25 versetti; perciò designata talvolta come "biglietto") delle lettere dell'apostolo (la lettera a F.), scritta da lui [...] stesso) e rifugiatosi, non si sa come, presso l'apostolo, era stato da lui convertito al cristianesimo. Paolo lo rimandò invece con , l'annullamento di essa sul piano spirituale della fratellanza cristiana; suggerendo quindi a F., tra le righe, che ...
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(lat. Colonia Bostra, Nova Traiana Alexandrina; arabo Buṣrā) Antica città dell’Auranitide (od. Siria sudoccidentale) sulle pendici occidentali del Gebel Druso. Occupata dai Nabatei fin dal 2° sec. a.C., [...] provincia; fu colonia con Alessandro Severo.
Dalla città prese nome l’ era di B., che computava gli anni dal 106 d.C., e fu (arco trionfale, teatri, terme, templi ecc.). Di epoca cristiana si conservano tre chiese a pianta basilicale, un episcopio e ...
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Re di Giudea, vassallo di Roma (10 a. C. - 44 d. C.); figlio di Aristobulo (figlio di Erode il Grande), fu educato a Roma. Ebbe poi da Caligola, che gli era legato da vincoli di amicizia, dapprima (37) [...] . Fedele osservatore della legge giudaica, aperto tuttavia agli influssi della cultura ellenistica, perseguitò la primitiva comunità cristiana di Gerusalemme, facendo anche arrestare s. Pietro (negli Atti degli Apostoli è ricordato col nome di ...
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GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] più solo nel campo dei rapporti con l'Est: ma qui v'era la rassicurante presenza del ministro Genscher.
È da questo quadro d' si trasformò da movimento civico in partito dell'area conservatrice-cristiana (per fondersi più tardi nella CDU). All'inizio ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] , 16 novembre 1899) P. Villari aveva richiamato l'attenzione. Era quel modello dell'''ascarismo'' che da lì a pochi anni G e nuovo e sovversivismo separatista.
Quando la Democrazia Cristiana siciliana scenderà in campo, con una presenza vieppiù ...
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Il comunismo si ripresenta col suo nome proprio e classico nel 1917, quando N. Lenin, nelle sue Tesi dî aprile, richiede di chiamare "comunista" il partito bolscevico (cioè improntato nella teoria e nella [...] 'Da ognuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni'". Era insieme un ritorno al nome originario dato da K. Marx e F. se non valse a dargli la vittoria sulla Democrazia Cristiana, gli procurò la superiorità sugli alleati di lista ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...