RAZZISMO
. Neologismo (dal francese racisme, da race), attestato in Italia fin dal 1935, diffuso dal 1938 in poi, per indicare: a) le dottrine che pongono a fondamento della storia politica, sociale, [...] occupate dell'URSS, ecc.); in questo senso si era avviato in Germania anche un movimento giusnaturalistico fondato sull' rottura che i principî del razzismo rappresentano con la tradizione cristiana (precetto dell'amore fraterno tra tutti gli uomini, ...
Leggi Tutto
(XI, p. 639; App. I, p. 482; II, i, p. 707; III, i, p. 447; IV, i, p. 540; V, i, p. 747)
Geografia umana ed economica
di Elio Manzi
Popolazione
Nel corso degli anni Novanta la C.R. ha confermato di essere [...] è passata da 2.416.809 a 3.841.000 unità, mentre nel 1970 era di 1.700.000 ab., con una crescita rapida ma tendenzialmente in calo: . Calderón Fournier, del conservatore Partido Unidad Social Cristiana (PUSC), rafforzò i legami economici con Stati ...
Leggi Tutto
Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] del 21 aprile. Sicché, di fronte al fascismo, non v'era gran differenza di punti di vista tra certi lodatori e certi avversarî d'instaurare un regime d'autorità. La lega nazionale cristiana fondata nel 1923 dal Cuza a carattere nazionalista e ...
Leggi Tutto
Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] nell'agone politico dopo la rottura tra la Democrazia cristiana e la Sinistra comunista e socialista, dalla fine degli
Lo stretto legame che sin dal tempo della lotta al fascismo si era stabilito tra l'a. e le culture politiche della sinistra, e ...
Leggi Tutto
SUDAN
Pasquale Coppola
Guido Valabrega
Sergio Donadoni
(XXXII, p. 944; App. II, II, p. 928; III, II, p. 866; IV, III, p. 541)
Nel 1991 è stato inaugurato un sistema di governo federale e il paese [...] Ṣādiq al-Mahdī, pronipote di quel Mahdī che era stato guida della rivoluzione del 1885, capo ereditario della ha inserito la storia di questo centro in quella dell'archeologia cristiana della Nubia. Un nuovo capitolo nella ricerca di quest'epoca ...
Leggi Tutto
Il pensiero del Croce nell'ultimo venticinquennio, pur con molteplici arricchimenti e approfondimenti, è rimasto, in sostanza, quale si era manifestato nell'epoca prefascista ma la sua personalità morale [...] e dell'azione morale. Il liberalismo del C. non era un individualismo utilitario, come quello di John Stuart Mill, che . "Con opuscoli subito famosi quali Perché non possiamo non dirci cristiani (Bari 1943) e quello sul comunismo (Per la storia del ...
Leggi Tutto
L'Italia fu il paese in cui, alla fine della seconda Guerra mondiale, si verificò con maggiore acutezza un ritorno di spirito federalista, nell'ambito nazionale, con tendenze a più o meno ampie autonomie [...] assunte dal Partito repubblicano e dalla Democrazia cristiana, mentre a rigide affermazioni unitarie si un mezzo sicuro per evitare nuove guerre. La Società delle nazioni era fallita per aver voluto conciliate la sovranità illimitata degli stati con ...
Leggi Tutto
LA PIRA, Giorgio
Filippo Gentiloni
Giurista e uomo politico, nato a Pozzallo (Ragusa) il 9 gennaio 1904, morto a Firenze il 5 novembre 1977. Dal 1927 fino alla morte visse a Firenze, nella cui università [...] di là delle barriere nazionalistiche e ideologiche. La P. stesso era stato a Mosca (1959) per incontrarvi N. Chruščëv, con dell'Italia del dopoguerra, con la sua solidarietà cristiana e sociale verso i meno privilegiati, la dimensione internazionale ...
Leggi Tutto
JEMOLO, Arturo Carlo
Maria Beatrice Fisso
(App. II, II, p. 6; IV, II, p. 150)
Giurista e storico italiano, morto a Roma il 14 maggio 1981. Collaborò al quotidiano La Stampa di Torino con numerosi articoli, [...] Chiesa. Riflessione costantemente ispirata a una visione liberale e cristiana della vita, da J. sempre connessa ai valori della respingendo la legittimità della categoria, convinto, come era sempre stato, della inconciliabilità delle opposte tavole ...
Leggi Tutto
Nel 1990, quando già da cinque anni era Presidente della Repubblica, C. cominciò a intervenire ripetutamente sul tema delle riforme istituzionali e più in generale nel dibattito politico. In particolare, [...] un lieve anticipo sulla scadenza naturale del settennato. Divenuto senatore a vita, non rientrò nelle file della Democrazia cristiana e aderì al gruppo misto del Senato. Negli anni successivi continuava a essere presente sulla scena politica italiana ...
Leggi Tutto
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...