Città della Jonia, situata alle falde sud-occidentali del monte Latmo, su una penisola protesa in fondo al piccolo golfo che dal monte stesso prende nome. Nei tempi più antichi il suo nome si confondeva [...] Monete d'argento e di bronzo, con i tipi di Atena e di Ercole, coniò sul principio del sec. II a. C., dopo la battaglia Herakleia am Latmos, Berlino-Lipsia 1922, in Th. Wiegand, Milet, III, fasc. 2; Th. Wiegand, Der Latmos, Berlino-Lipsia 1913; ibid ...
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Piccola città della provincia di Reggio Emilia, situata a 24 m. s. m., sul Po, di fronte a Viadana, a cui è unita da un ponte di chiatte. Ha 1344 ab. È stazione della ferrovia Parma-Suzzara. Notevole sulla [...] piazza maggiore della cittadina una statua colossale di Ercole dissepolta nei pressi e fatta erigere dal duca Rinaldo I (1724 scavi, 1892, p. 39; Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 884; Nissen, Italische Landeskunde, II, p. 267 seg.; J ...
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Filosofo e letterato, nato a Intra nel 1823 e morto ivi nel 1884. Spirito inquieto, visse solitario e oscuro. Cominciò con lo scrivere romanzi e versi, a ispirazione pessimistica, presto dimenticati. Poi [...] la ragione logica di tutte le cose, Torino 1888-1905; Sinossi dell'enciclopedia speculativa, Torino 1890.
Bibl.: P. d'Ercole, Notizie degli scritti e del pensiero filosofico di P. C., Torino 1886; G. Gentile, Origini della filosofia contemporanea in ...
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Erudito e diplomatico nato a Trino intorno al 1518, morto a Padova il 3 ottobre 1564. Studiò prima all'università di Lovanio, poi a quella di Ferrara dove ottenne la laurea in legge sotto il celebre Alciato, [...] nel 1546 o poco prima. Ercole II, duca di Ferrara, lo volle al suo servizio. Lo mandò anzitutto ambasciatore a Carlo V; quindi nel 1548 al nuovo re di Polonia Sigismondo; nel 1550 a Roma per l'elezione di papa Giulio III: infine gli affidò l'ufficio ...
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Storiografo, secondo Plutarco, più vecchio di Erodoto. È certo ad ogni modo che la sua attività letteraria è indipendente da quella di Erodoto, e quest'ultimo almeno non l'ha consultato. Erano a lui attribuite [...] di città, Cose Cretesi, Periplo oltre le Colonne d'Ercole. In quest'elenco sono riprodotte forse le medesime opere in Graec., I, 32-35.
Bibl.: Schwartz, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, coll. 2173-80; Schmid-Stählin, Gesch. d. griech. Literatur, I ...
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Antiche divinità latine, il cui nome, nella forma originaria (Casmenae, Carmenae), mostra una qualche relazione con carmen: e perciò uno dei più antichi loro aspetti fu indubbiamente quello di dee dei [...] acqua e latte) serviva un'edicola nel vicino tempio di Ercole e delle Muse (Aedes Herculis et Musarum). Una di 846 seg.; Aust, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., III, col. 1247 seg.; G. Wissowa, Religion und Kultus der Römer, 2ª ...
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Scrittore tedesco, nato il 25 novembre 1607 a Schöningen (Brunswick), morto il 20 maggio 1671 a Brunswick in qualità di sopraintendente. Scrisse due romanzi che gli valsero grande popolarità: Des christlichen [...] (1665). Il primo narra le avventure del principe Ercole e il suo matrimonio con Valişka, sorella del principe , il secondo narra la storia dei figli di Ercole. L'azione si svolge nel sec. III. Sotto l'influenza degli imitatori francesi dell'Amadigi ...
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. Promontorio roccioso posto all'estremo sud-est della Spagna; nella Baetica, che con l'opposto monte di Abyla, sulla costa della Mauritania, formava le Colonne di Ercole (l'odierno stretto di Gibilterra). [...] Hist., III,1) chiama il luogo soglia del Mediterraneo, perché gl'indigeni ritenevano che attraverso alle due colonne il dio facesse entrare il mare dove prima non esisteva, mutando l'aspetto della natura: leggende del tirio Melqart, l'Ercole fenicio ...
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Antichissimo popolo d'origine ligure, che prima dell'invasione celtica della Spagna occupava la regione fra il Tago e l'Anas (Guadiana). Poi al sec. VI a. C. fu confinato all'estremo lembo sud-ovest della [...] di razza iberica), situati al di là delle Colonne d'Ercole, erano l'ultimo popolo d'Europa verso occidente. Dopo l 'espansione iberica esso scomparve del tutto (sec. III a. C.).
Bibl.: A. Schulten, Numantia, I: Die Keltiberer ...
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Ostetrico, nato a Ravenna il 26 ottobre 1840, morto a Modena il 28 dicembre 1926. Figlio di G. Battista, chirurgo e ostetrico, fu supplente del padre e poi incaricato a Bologna, dopo la morte di lui; dal [...] particolarmente da ricordare di lui lo studio sperimentale sull'embriotomia (in Mem. dell'Accad. delle scienze di Bologna, III, 1875), quello sull'asse della pelvi, quelli sull'allattamento forzato, sugli spostamenti uterini, e in particolare sui ...
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quadrante
s. m. [dal lat. quadrans -antis, propr. «quarta parte»]. – 1. a. Ciascuna delle quattro parti in cui resta diviso un cerchio da due suoi diametri perpendicolari (anche un cerchio materializzato, costituito per es. da una lamina metallica,...