CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] un episodio che non turbò quella foga: si getta sull'Inferno dantesco e non ne intende nulla; il Canzoniere del Petrarca gli sembra essere "un libretto d'aritmetica". Il fervore gli trabocca in desiderio di partecipare ad altri le sue scoperte: nel ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] cortese, con echi danteschi e stilnovistici. Non per nullail componimento si conclude con un essere rifiniti ed elaborati. Più importante èil Trattatello in laude di Dante, di cui ci son giunte tre redazioni: una più ampia, composta fra il '57 eil ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] francese, eil metodo di monologo appassionato della Confession d'un enfant du siècle del Musset, eil fatto di essere a tal sembra scomparso, l'epoca bizantina è un'epoca d'anonima corruzione, senza nulla d'eroico. Sì e no si staccano dal fondo ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] Roma tali discussioni non significavano nulla in quel momento. Significante ivi era il trionfo della nuova latinità. che di amare e di essere amata. Stabilitosi con lei a Padova (eil loro legame, benché non ostentato, certo non era segreto), il B., ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] èil pensiero stesso, il pensiero organico espresso nelle parole»; se da qualche secolo Firenze aveva cessato di essereil tipica dell’italiano regionale settentrionale: «il paese offriva realmente nulla», «Vi ènulla di più ridicolo di una emozione ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] al 1800 per opera appunto del Dalmistro. E dovettero essere questi eil custode della Marciana J. Morelli a introdurlo aprile 1815 il progetto ricevette il placet viennese: ma non se ne fece nulla, perché già nella notte fra il 30 eil 31 marzo il F. ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] vicissitudini storiche e culturali della sua terra. Non per nulla, a costituire lo sfondo su cui germinerà e si agevole e sciolto da poter essere confuso con i modi dimessi della prosa narrativa, mentre a guardar bene appare il ritmo stesso e la ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] , che di tutti gli umani privilegi èil più odioso, massime oggidì che la distanza tra le due classi è brevissima, che non vi è giurisdizione, e che i beni sono spartiti, pigliando questo caso io dico, dev'esser una gran rabbia, per chi segga ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] nulla poté contro le indecisioni e le riserve mentali degli alleati (il duca d’Urbino Francesco Maria I Della Rovere, i Veneziani), mentre il per la terra e per le ricchezze. Il popolo, che prima desiderava soltanto di non essere oppresso, poi ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] ". A questo punto però l'uomo "è già scomparso" e lo scenario che si compone entro il reticolo del discorso svaluta a nulla tutto ciò che non può essere significante. La dottrina si identifica con l'eloquenza e questa è, nella scrittura-dipinto, un ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...