Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] non nella letteratura contemporanea, in decadenza rispetto alla precedente grandiosa età eroica. Come nell'Oriente romaico, l'abisso tra popolo e intellettualismo umanistico diventò spaventosamente profondo: si poté persino pensare di sostituire il ...
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URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, 11, p. 1065; III, 11, p. 1043)
Domenico Ruocco
Rita Di Leo
Domenico Caccamo
Cesare G. De Michelis
Sergio Rinaldi Tufi
Xenia Muratova
La trasformazione di [...] opposizione, in genere limitate a settori dell'intelligencija umanistica e scientifica. Una presenza operaia e popolare di Taghisken sulla bassa Syr Daria sono stati rinvenuti tumuli della tarda età del Bronzo (9°-8° secolo a. C.): fra gli altri, ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] un vuoto, di una lacerazione nel tessuto storico, ma di una vera età intermedia fra l'antica e la moderna, erede dell'una, madre dell 'altro alla storia della cultura e della letteratura umanistica. Intanto fra i suoi contemporanei il Mussato faceva ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] le maggiori ragioni di fama è la celeberrima scuola umanistica di Vittorino da Feltre, fermamente voluta dai Gonzaga e ) ebbe termine la linea primogenita dei Gonzaga, e tramontò l'età più splendida della musica in Mantova.
Nel '700 la musica ebbe ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] cultura umanistica e scientifica, e, specificamen te, tra valori morali ed esigenze degli ecosistemi, naturale e uma no. Nato sotto . Nella diagnosi di malattie con insorgenza prevista nell'età adulta, si discute sull'opportunità di informarne sempre ...
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Storico, medico, cultore di musica, uomo politico, nato a San Giorgio del Canavese il 6 novembre 1766; laureato in medicina a Torino nel 1786; carcerato per ragioni politiche (maggio 1794-1795); medico [...] illuministica del Settecento, ma addirittura a quella moralistico-umanistica dei meri letterati del Cinquecento. Niente filosofia, soggiaciuti alla forza soldatesca; il Medioevo come un'età desolata"; il Rinascimento come inquinato da "cosmopoliti" ...
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Nato a Venezia, da antica famiglia patrizia, il 20 maggio 1470, ebbe il primo maestro e ispiratore nel padre Bernardo, uomo di grande autorità in quella repubblica, che servì in uffici diversi, e fornito [...] di grande cultura umanistica e volgare. La ricca biblioteca e gli esempî, paterni contribuirono ad avviare il figlio alle lettere, le più caratteristiche tendenze di quella che fu l'età aurea della nostra Rinascita, al punto da esercitare una ...
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Nato l'8 maggio 1492, con tutta probabilità ad Alzate presso Como; morto in Pavia nella notte dall'11 al 12 gennaio 1550. Il monumento, eretto in onore di lui, che oggi si trova in un portico dell'università [...] ritratto dell'Alciato. Egli formò la propria cultura umanistica alle lezioni di Aulo Giano Parrasio, pubblico professore di il barbaro latino dell'età di mezzo) tenne in gran pregio quei nostri antichi, che furono per l'età moderna dei conditores ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] non si ebbe sospetto; la scania, ricordata da scrittori dell'età imperiale, è per essi un'isola. La migliore sintesi delle variamente contesto con i motivi sgorganti dalla nuova cultura umanistica degli ecclesiastici e dei laici, dalla nuova realtà ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] già prima della caduta di Costantinopoli un paese di cultura umanistica, se pure non greca.
La letteratura popolare. - La gloriosa dinastia macedone comincia, alla fine del sec. IX, una seconda età d'oro, forse la più brillante che abbia mai avuta la ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...