Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , secondaria (di I e II grado) e superiore (universitaria, artistica e musicale); il sistema scolastico comprende anche la scuola valdesi (attualmente circa 25.000): hanno a Roma una facoltà teologica e tengono ogni anno un sinodo che determina le ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] sua opera fu volta a liberare la scuola, specialmente quella universitaria, da molti residui della vecchia cultura. Ma già nel 1865 essenziali sono la distinzione tra la "fantasia", facoltà creatrice intuitiva e spontanea, quella appunto che fonde ...
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Gli anni dal 1948 al 1959 hanno registrato successi in campo internazionale e progressi in quello interno, soprattutto per l'abilità dell'imperatore Häylp̀ Sěllāsi̯è. Liberatosi completamente dalla tutela [...] ṭaqlāllā́ (ingl. general) e yähĕ́g (ingl. legal). La facoltà di legiferare è esercitata, oltre che dal sovrano e dal parlamento, dalla terza classe elementare.
Per l'istruzione universitaria e superiore specializzata i giovani abissini vengono inviati ...
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FORTINI, Franco
Giuseppe Antonio Camerino
(pseud. di Lattes, Franco)
Poeta e scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1917. Professore di Storia della critica all'università di Siena. Già collaboratore [...] , espulso per le leggi razziali dall'organizzazione universitaria fascista, dopo l'8 settembre 1943 si rifugia un profilo di F. Fortini, Roma 1986; AA. VV., in Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Siena, 1987; G. Raboni, F. ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] cultura toscana contemporanea che si rifletteva nelle aule universitarie. La sua attività negli anni pisani è fervida allora, una pesante responsabilità didattica, dato che la facoltà filologica bolognese non contava in quel momento nessun iscritto: ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] , testimoniano di un generale vigoroso risveglio intellettuale: negli anni dell’Unità, nel capoluogo si inaugurano due facoltàuniversitarie indipendenti da Pavia (l’Accademia scientifico-letteraria nel 1859, e il Politecnico nel 1863); all’unico ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Via anziché nel carcere dell'Inquisizione e ad ottenergli la facoltà di ricevere chiunque, si recasse a fargli visita.
Il certamente il Porto, chiamato a insegnare nella maggiore istituzione universitaria riformata, e vi si trattenne dal 1564 al 1566 ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] , del 3 ag. 1717, è nel carteggio di quest'ultimo nella Bibl. universitaria di Pisa, ms. 90, cc. 1-2); ciò è indicativo perché il uomo s'osserva esser tanto bramoso, e che consiste nella facoltà di eseguire buona parte delle sue voglie" (come scriverà ...
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BONGHI, Ruggiero
Pietro Scoppola
Nacque a Napoli il 21 marzo 1826 da Luigi, avvocato di origine bergamasca, e da Carolina de Curtis. Morto il padre nel 1836, il B. fu educato dal nonno materno Clemente [...] 1874, dopo una breve aspettativa nelle funzioni di docente universitario, fu chiamato il 15 dic. 1867, come professore 1872, a proposito del progetto di legge per l'abolizione delle facoltà di teologia, il B. si dichiarò contrario alla soppressione, ...
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PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] Ferrari, cui rimase legato per tutto il corso degli studi universitari. Altri amici erano Raffaello Marcovigi e Sveno Battistini, studenti di legge. In quegli anni la facoltà era dominata dalla personalità di Giosue Carducci, ma non mancavano ...
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facolta
facoltà (ant. facultà) s. f. [dal lat. facultas -atis, dal tema di facĭlis «facile»]. – 1. Potere, autorità, possibilità, capacità di fare o no qualcosa: a. Con riferimento alle qualità della mente e dell’animo: f. umane, f. naturali;...
magistero
magistèro (letter. magistèrio) s. m. [dal lat. magisterium, der. di magister «maestro1»]. – 1. a. Autorità e opera di maestro; la professione stessa dell’insegnare: darsi al m.; esercitare il m.; riconoscere l’indiscusso m. di uno...