GIORGIO da Como
Cristina Ranucci
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo architetto e scultore nativo di Como, documentato nelle Marche a partire dal 1227 fino al 1256.
Il nome di G. [...] 97, 199, 249, 351; P. Zampetti, Il portale del duomo di Ancona, Ancona 1940, p. 15; F. Maranesi, La cattedrale di Fermo, in Quaderni d'arte (Fermo), 1940, n. 1, pp. 10 s., 13 s.; E. Bevilacqua, Marche, in Le regioni d'Italia, X, Torino 1961, pp. 322 ...
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Carla Moreni
Abbado senza eredi
Il maestro dopo ogni esecuzione chiedeva una pausa di silenzio. Non voleva subito l’applauso. Dal podio restava fermo, senza abbassare le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, [...] . Quel silenzio collettivo sgorgava come riflesso della musica appena eseguita. Importante, necessario.
Lui dal podio teneva il gesto fermo, senza abbassare del tutto le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, in modo che tutti – pubblico e orchestra ...
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Hayez, Francesco
Pittore (Venezia 1791 - Milano 1882). Frequentò l’Accademia di Venezia, per poi completare i suoi studi a Roma, dove si fermò per sette anni, a partire dal 1809. Qui ebbe per maestro [...] Antonio Canova, da cui per molti anni ricevette aiuti e sostegno. Nel 1812 vinse il gran premio dell’Accademia di Milano con un’opera di stile classico, Laocoonte. Ottenne un ampio consenso con il dipinto ...
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Cardinale (Firenze 1597 - Roma 1679), nipote di Urbano VIII e fratello di Antonio e di Taddeo. Cardinale nel 1623, governatore di Tivoli e Fermo (1623), bibliotecario della Vaticana (1627-36), vicecancelliere [...] della Chiesa (1632), segretario di Stato, dopo l'elezione di Innocenzo X fu costretto a rifugiarsi coi fratelli in Francia (1646), donde ritornò qualche anno dopo. Iniziò la formazione della splendida ...
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Genere di composizione armonistica, nato forse in Inghilterra verso il 1200, e consistente nell'accompagnamento improvvisato di un canto fermo (v. canto, VIII, p. 798) con una terza inferiore e una terza [...] che erano in unisono e quinta. Il cantore però eseguiva la terza inferiore all'ottava alta in modo che al canto fermo appariva sovrapposto un seguito di terze e seste, all'infuori del primo e ultimo accordo che era accompagnato con quinta e ottava ...
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Musicologo (Bergamo 1566 - Napoli 1625). Fu cantore alle corti di Madrid e di Napoli. Pubblicò: Le regole più necessarie per l'introduzione del canto fermo (1609) ed El Melopeo y maestro, tractado de musica [...] theorica y pràctica (1613) ...
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Teorico della musica (n. Brescia 1520 circa), frate francescano dell'Osservanza. È autore di due opere: La illuminata di tutti i tuoni di canto fermo (1562) e Il tesoro illuminato di tutti i tuoni di canto [...] figurato (1581) ...
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(o kefiah) Tipico copricapo delle popolazioni arabe, in particolare dei beduini e dei Palestinesi, costituito da un quadrato di stoffa piegato a triangolo tenuto fermo sulla testa da un cordoncino fatto [...] generalmente di peli di capra intrecciati ...
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Nacque a Spalato nel 1830 e morì a Gjakovo nel 1863. Studiò nel seminario di Spalato. Nel 1848 si fermò qualche tempo a Sarajevo, donde, dopo un breve soggiorno a Belgrado, passò prima a Zagabria, nella [...] stamperia del Gaj, poi a Gjakovo, nella cancelleria del vescovo Strossmayer. Nel 1861 fu eletto deputato alla dieta della Croazia.
Scrisse novelle romantiche, in prosa ed in versi, di cui ricordiamo Dilber-Hasan ...
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I caratteri, che meglio si prestano a distinguere le borse, specie quelle dei titoli, dagli altri mercati, si riferiscono ai beni in esse scambiati; all'organizzazione che esse assumono; alle persone che [...] dalla formula x = n (cl − car) ± sa e per il venditore dalla formula x = n(Car − Cl) ∓ Sr. In simboli, l'acquisto a fermo si può indicare con +F e la vendita con −F.
La compravendita a premio diretto è un contratto nel quale l'acquirente s'impegna a ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...