CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] influirono sul suo carattere, buono, diligente, appartato e avviso il critico Filippi (Gatti, 1953).
Il 6 novembre di quell'anno il C. perse il 148 s.; C. Sartori, A. C.,in Encicl. dello Spettacolo, III, Roma 1956, coll. 213-217; S. Pagani, A. C., ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] Alahor di Granata, andata in scena con buon esito nel 1826, cui fece seguito la G. B. Rubini e il celebre basso Filippo Galli, esprimeva al meglio i 1978; Donizetti Society Journal, I (1974), II (1975), III (1977), IV (1980), V (1984); G. Barblan, G ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] competenza del duca e il suo buon gusto, nonché l'atteggiamento Palermo, Congregazione di S. Filippo Neri, 1755; Il sogno di Nabucco, ibid., , I, pp. 403 s.; Pipers Enzyklopädie des Musiktheaters, III, pp. 202-214; Diz. encicl. univ. della musica ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] 365).
Il 1820 si concluse col trionfo della Gioventù di Enrico V (di Filippo Tarducci; e da quell’epoca in poi da buoni colleghi ci siamo sempre l’un altro documenti, a cura di B. Cagli - S. Ragni, III, Pesaro 2000, p. 681 e passim; The new Grove ...
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PEREZ, David
Raffaele Mellace
PEREZ, David (Davide). – Nacque a Napoli nel 1711 (Burney, 1789, p. 570), figlio di Giovanni e di Rosalina Serrari.
Ebbe almeno una sorella, Olimpia, nata nel 1715; rimasto [...] buoni strumenti d’arco e di fiato» (così il 30 maggio 1738 il risuonò nel 1747 a Palermo in suffragio di Filippo V: cfr. Tedesco, in David Perez VII, Roma 1960, coll. 1852-1853; Enciclopedia della musica, III, Milano 1960, p. 406; P.J. Jackson, The ...
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JACOPO da Bologna
Giuliano Di Bacco
Compositore, attivo intorno alla metà del XIV secolo, insieme con Giovanni da Cascia e un maestro Piero, non meglio identificato, fu considerato dai contemporanei [...] tra il 1180 e il 1200), il trovatore elogiato da Dante.
Il cronista Filippo Villani "benché sia antico" è ancora "molto buono" (cfr. Debenedetti; Nádas).
J., che du Trecento, in L'Ars nova italiana del Trecento, III, Certaldo 1970, pp. 131-160; K. von ...
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GODENDACH (Bonadies, Godendag, Goodendag, Gutentag), Johannes
Paola Ciarlantini
Scarse sono le notizie concernenti la vita e le origini di questo frate carmelitano, teorico e compositore, vissuto in [...] nome, in cui copiava "quanto di buono gli capitava fra mano dei compositori e De diversis figuris di Filippo da Caserta e De modis pp. 605 s. (s.v. Bonadies, J.); III, pp. 89-91 (s.v. Gaffurius, Franchinus); Ibid., Il lessico, II, p. 196 (s.v. Faenza ...
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LOMBARDO (Lumbardo)
Luciano Buono
Famiglia di musicisti attivi a Messina tra la seconda metà del Cinquecento e l'inizio del Seicento.
Bartolomeo, figlio di Giuseppe, nacque probabilmente a Messina nella [...] 1604 nel catalogo degli eredi del libraio fiorentino Filippo Giunta) si compone di 25 mottetti, di Disciplina musicae" e "mastri di capella" dopo il Concilio di Trento nei maggiori istituti ecclesiastici di Roma, III, in Note d'archivio per la storia ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; m. risma di carta; m. metro, m....