MAGALOTTI, Lorenzo. - Nacque il 13 dic. 1637 a Roma dal patrizio fiorentino Orazio, prefetto dei corrieri di Urbano VIII, e da Francesca Venturi.
Dall'età di tredici anni fu convittore nel Seminario romano, [...] poi, nell'agosto, assumere un incarico governativo di gran rilievo, terzo consigliere diStato. In questa veste accolse G.W. , ed erudite, venti saggi in forma epistolare, di cui otto di argomento filosofico-scientifico. Scritte in periodi ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] quasi completamente dagli accenti del memorialista, del poligrafo, è stato anche detto, che affronta, in forma saggistica, trattatistica o rievocativa, temi sociali, politici, di costume, senza più essere tentato, se non occasionalmente, dal ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] in formadi cobbole si succedono accompagnate da una fitta esemplificazione nel commento.
Sotto l'insegna di " Riccardiano 1060 della Bibl. Riccardiana di Firenze: gli ultimi due, dei secc. XIV-XV, assai scorretti; sono stati pubblicati a stampa da F ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] il 17 sett. 1962 la morte vanificava questo ambizioso progetto, cogliendolo in una clinica di Bologna, dove era stato ricoverato circa un mese prima per una grave formadi insufficienza epatica.
Fonti e Bibl.: Per quanto concerne una rassegna, il più ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] è concluso che egli si trovasse nella condizione di bandito. Dal titolo di "ser" di cui si fregia nel sonetto, in uso per i notai o come generica formadi ossequio, è stata inferita la probabile professione di G., o comunque il suo rango elevato.
In ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] agire umano da qualunque formadi predestinazione, l’Istoria teologica era costituita da un «tessuto di detti e sentenze» La sua proposta di un’educazione professionale e morale del comico, la tardiva accettazione della censura diStato e l’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] quella zona grigia del tardo Umanesimo fitta di testi anche effimeri e spesso dallo statuto ambiguo. È un percorso che si mirava a trovare un’altra formadi aggregazione. Il problema sembra riconducibile a una crisi di identità culturale. È quello che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] l’esordio della prefazione sia stato qualcosa di molto simile a una «dichiarazione di divorzio tra ricerca storica e mi pare, che Tiraboschi rifiutasse ogni formadi ‘filosofia’ (fatta coincidere con una formadi pensiero storico). Non è un caso ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] la famiglia rientrava in Piemonte (il padre divenne funzionario diStato nel 1816), Pellico rimase a Milano, dal dicembre apprezzò le Addizioni che Maroncelli stampò a Parigi nel 1833 in formadi ‘commento’ a Le mie prigioni («il mio troppo esaltato ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] scritti, pubblicati sotto formadi lettere, che servivano da premessa e da appendice alla Vaiasseide di G. C. Cortese . B. B., Poesie napoletane, a cura di G. Luongo, Mazara 1950. Le Muse Napolitane sono state ristampate, con note e introduzione, da M ...
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pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...