VITERBO (A. T., 24-25-26 bis)
Maria MODIGLIANI
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Pietro TOESCA
Giorgio CANDELORO
Tammaro DE MARINIS
Città del Lazio settentrionale, capoluogo della provincia omonima. È situata [...] il Giovane per la navata maggiore (1518), di stalli di Domenico del Tasso e compagno; ha una pala di fraBartolomeo, compiuta da fra Paolino, un grande tabernacolo (1490) di Andrea Bregno per l'immagine miracolosa. Ma nell'attiguo convento qualche ...
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Comune del Lazio settentrionale (406,23 km2 con 65.911 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città è situata a 326 m s.l.m., su un piano ondulato dove vengono a contatto i prodotti vulcanici dei Monti Volsini e dei Monti Cimini. Il centro storico è compreso all’interno di una cinta muraria e, nonostante ... ...
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Città del Lazio settentrionale, capoluogo di provincia. La prima menzione di un Castrum Viterbii è della fine del 7° secolo. Il luogo acquistò importanza nell’11° sec.; nel 1167 V. ottenne molti privilegi da Federico Barbarossa. Nel 1207 Innocenzo III vi riunì un grande parlamento; nel 1210 la città ... ...
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AAmedeo De Vincentiis
Durante la prima metà del XIII sec. tra Viterbo e Federico II si stabilì un legame asimmetrico. Per l'imperatore la città rappresentava un punto strategico da controllare in un disegno più vasto, esteso a tutta l'Italia centrosettentrionale. Viterbo era importante innanzitutto ... ...
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M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città di V. è identificabile con quello che nei documenti è solitamente indicato come Castrum Viterbii, corrispondente ... ...
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Mario Sensi
Città della Tuscia meridionale, la cui esistenza è provata fin dalla fine del sec. VII (" Castrum Viterbii ", anonimo geografo ravennate), ma le cui origini si possono far risalire ben più indietro, tenuto conto che al suo luogo sorgeva un probabile " Vicus Elbii " romano e ancora precedentemente ... ...
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(XXXV, p. 488; App., I, p. 1129; II, 11, p. 1121)
Roberto Almagià
I restauri agli edifici danneggiati dai bombardamenti durante l'ultima guerra sono stati condotti a termine nei limiti del possibile. Ma la fisionomia della città ha subìto una profonda trasformazione. Il quartiere che ha per asse via ... ...
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(XXXV, p. 488; App. I, p. 1129)
Roberto ALMAGIA
Emilio LAVAGNINO
La città ha subìto, durante l'ultima fase della guerra, danni ingenti sia nella zona monumentale sia nei quartieri periferici di Porta Romana e di Porta Fiorentina. In complesso il 30% dei vani esistenti anteguerra risultava distrutto ... ...
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Città della Francia orientale, capoluogo del dipartimento del Doubs, capitale dell'antica provincia della Franca Contea, degna di nota per la sua posizione, per il suo splendido passato e per la sua importanza [...] à Besançon, Besnçon s. a.; J. Magnin, La peinture et le dessin au musée de Besançon, Digione 1919; id., Du fraBartolomeo et de quelques autres peintures de la cath. de Besançon, Digione 1926.
Storia. - L'età antica. - Vesontio (talvolta Visontio, in ...
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SODOMA
Adolfo Venturi
. Giovanni Antonio Bazzi, detto il S., pittore, nato a Vercelli nel 1477, morto a Siena nel 1549. Rimase nella bottega dello Spanzotti dal 1490 al 1497, ma, dopo il periodo primitivo [...] l'allegoria dell'Amore e della Castità, nella raccolta Camondo al Louvre. Volto agli esempî degli Umbri e del primitivo fra' Bartolomeo, G. A. Bazzi qui rivaleggia per delicatezza di ritmo e grazia d'aspetti con l'arte di Raffaello. Il colore ...
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Domenicano, apologista del Savonarola, nato in Lucca tra il 1465 e il 1466. Per tradizioni di famiglia era favorevole ai domenicani, e, trovandosi in Firenze al tempo del Savonarola, fu tra i Piagnoni, [...] per molti anni sottopriore del convento di S. Romano, dove morì di febbre quartana il 13 febbraio del 1519. FraBartolomeo della Porta lo ritrasse nella magnifica tela della Misericordia (Pinacoteca di Lucca).
Tra le biografie del Savonarola, la più ...
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Pittore, figlio di Biagio di Bindo battiloro e di Vittoria Rosoni, nato in Firenze il 13 ottobre 1474. Scolaro di Cosimo Rosselli, dal 1493 mise bottega col suo condiscepolo Bartolommeo della Porta, e, [...] serie con altre tavolette disperse in varie collezioni estere; a Venezia, nel seminario patriarcale, una Madonnina.
Bibl.: F. Knapp, Fra' Bartolomeo della Porta u. d. Schule von S. Marco, Halle 1903; A. Venturi, Storia dell'arte it., VIII, i, Milano ...
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Il primo, figlio dell'orafo Paride di Pandaro, nacque a Perugia verso il 1480. Fu seguace, collaboratore ed amico di Raffaello, e suo procuratore in Perugia nel 1511. Colorì per lui l'Eterno Padre nella [...] sono ispirate da Raffaello. Nella grande pala della Galleria di Perugia, datata 1524, si accosta a Giulio Romano e a fraBartolomeo; per la sonorità del colore e la larghezza del disegno è ritenuta il suo capolavoro. Nel 1527, come scrive il Vasari ...
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SAN CASCIANO in Val di Pesa (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
Paese e comune della Toscana, nella provincia di Firenze da cui dista 11 km. [...] la Madonna e Gesù Bambino, San Pietro, S. Francesco di Ugolino da Siena, un quadro del 1518 d'un seguace di FraBartolomeo. Nella chiesa di San Francesco è attribuita al faentino G. B. Utili una pala d'altare rappresentante la Madonna, S. Francesco ...
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Nato forse nel 1441, morto nel 1508. Ebbe un'autorità prevalente nella repubblica di Genova e, dopo la morte di Obietto, fu considerato capo della famiglia. Dapprima tenace avversario dei duchi di Milano, [...] la maggiore autorità, destando però profonde avversioni nell'elemento popolare, cosicché quando nel 1506 un futile incidente fraBartolomeo Fieschi e un contadino di Polcevera provocò un tumulto che prese ampie proporzioni, egli divenne il maggiore ...
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Missionario spagnuolo del sec. XVI, nato a Burgos. Nel 1524, desideroso di oro e di avventure, con alcuni compagni andò in America. Quivi, al contatto dei metodi usati dai conquistatori contro gl'Indiani, [...] ne sentì orrore, sì da protestare energicamente. Messosi al seguito di fraBartolomeo Las Casas, apostolo e difensore degl'Indiani presso la corte di Spagna, fece proprie le idee di lui, prese l'abito domenicano in Città del Messico (1528), e del Las ...
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Pittore cremonese morto intorno al 1526, figlio di Lorenzo, pittore, fratello di Bonifacio, si vuole che col Boccaccino (v.) andasse a Roma, dove avrebbe dipinto certi nudi intorno a uno stemma di Leone [...] stessi elementi (firma e data 1524), con chiari accenni specifici alla Madonna del Baldacchino, e in più reminiscenze di FraBartolomeo che fanno pensare ad un soggiorno dell'artista in Firenze. Il B. è, in sostanza, un eclettico piacevole e garbato ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
concludere
conclùdere (meno com. conchiùdere) v. tr. [dal lat. concludĕre, comp. di con- e cludĕre per claudĕre «chiudere»] (pass. rem. io concluṡi o conchiuṡi, tu concludésti o conchiudésti, ecc.; part. pass. concluṡo o conchiuṡo). – 1. a....