Filologo (Callao 1875 - Parigi 1961). Allievo di G. Paris e di J.-L. Gilliéron, fu prof. di romeno nelle École des langues orientales vivantes di Parigi, quindi prof. di filologia romanza nella École pratique [...] ), direttore della rivista Romania, si occupò anche di lingua e cultura albanese. Riunì una scelta dei suoi saggi sulla letteratura francese in Études de littérature française (1949), e curò la pubblicazione degli scritti postumi di G. Paris (v.). ...
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In grammatica, proposizione i. è quella con cui si pone una domanda. Può essere diretta, quando consiste in una proposizione indipendente (che cosa fai?), o indiretta quando è una proposizione subordinata [...] lingue può essere invece morfologizzata richiedendo particelle speciali (ne, num, nonne in latino, est-ce que in francese) o l’inversione delle parole (in francese e in tedesco, dove il soggetto segue il verbo, e in inglese, dove il soggetto è posto ...
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Davide Astori
Marignoni, Daniele. – Esperantista e stenografo italiano (Crema 1864 - ivi 1910). Laureato in Giurisprudenza, intellettuale eclettico, poliglotta, fra i suoi interessi si annoverano l’amministrazione [...] Marignoni, 1903) e l’esperanto, lingua di cui fu pioniere in Italia, appresa tra il 1888 e il 1889. Eccettando il francese A. Gallois, che, stabilitosi a Riolunato (Modena), vi aveva fondato il primo gruppo esperantista, per alcuni anni M. fu il solo ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] G. replicò con la Risposta alle Osservazioni del sig. ab. Tentori sulle memorie suddette (Venezia 1797), ma ormai le armate francesi erano alle porte e i due contendenti, che non le amavano davvero e vedevano crollare l'amata Repubblica, si placarono ...
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AL DI LA O ALDILA?
In casi come questo non esiste una norma generale che regoli la scelta tra la grafia con ➔univerbazione e la grafia separata. Nell’uso, tuttavia, è invalsa una distinzione tra:
– al [...] ’, ‘vita dopo la morte’)
L’aldilà resta un mistero per ognuno di noi.
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La locuzione al di là è rifatta sul francese au-delà. La forma italiana tradizionale è di là da, oggi ancora possibile come alternativa più elegante, ma di fatto poco usata ...
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Filologo medievalista (Parigi 1864 - Le Grand-Serre, Drôme, 1938). Si dedicò allo studio delle antiche leggende. Il suo primo grande lavoro fu sui Fabliaux (1893); curò sui frammenti pervenutici l'edizione [...] Les légendes épiques (4 voll., 1908-13), in cui sostiene l'origine recente, non popolare, non germanica, dell'epopea francese, collegata ai luoghi e alle strade di pellegrinaggio e dovuta pertanto alla collaborazione fra giullari e chierici. Dal 1920 ...
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FRINGS, Theodor
Germanista, nato a Dülken nella Renania il 23 luglio 1886. Dopo aver insegnato all'università di Bonn (libero docente nel 1915, professore straordinario nel 1917, ordinario nel 1919) [...] parallelo di E. Gamillscheg Romania Germanica, tale metodo è esteso anche al di là del confine etnico tedesco-francese. Gli stretti legami tra lingua e cultura trovano un'ulteriore dimostrazione storica negli studî Die Grundlagen des Meissnischen ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] Anche il sopracitato kolossal è termine d’origine italiana propagatosi (attraverso il tedesco, come indica il k iniziale, e forse il francese) in America e, da lì, in tutto il mondo del cinema, a testimonianza del livello e del successo rapidamente ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] , Giovanardi & Pelo 1988: 153-156).
Si è passati, in questo modo (specialmente per iniziativa di studiosi francesi: Fuchs 1982; Mortureaux 1982; Jacobi 1986), da un punto di vista essenzialmente ‘lessicalista’ allo studio della divulgazione come ...
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RUBOW, Paul Viktor
Mario GABRIELI
Filologo, critico e storico della letteratura danese, nato a Copenaghen il 9 marzo 1896. Lettore di danese alla Sorbona (1928-29), piofessore di letteratura danese [...] , Voltaire, Chateaubriand, Gide e Proust; pur nel suo antidogmatismo, ha conseguentemente applicato un metodo storico-psicologico di remota ascendenza francese, che in Danimarca ha già avuto i suoi antecedenti in L. Holberg e J.L. Heiberg.
Bibl.: H ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
francesismo
franceṡismo s. m. [der. di francese]. – Parola, locuzione o costruzione sintattica francese introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria, come cachet, garage, sia con un adattamento strutturale, come per es., in ital.,...