PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] .
Nel quadro di un progetto mai portato a termine, che vedeva la scrittura di della «storia di una liberazione, è il cantico del solo: il quale erra cercando se stesso, e prima e poi risolutamente, a fronte dell’anima profonda: sino a riconoscere ...
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CAPRIN, Giulio
Francesco Del Beccaro
Nacque a Trieste il 22 marzo 1880 da Enrico, impiegato, e da Emilia Maffei. Emigrata la famiglia in Toscana, e rimasto poco dopo orfano del padre e in precarie condizioni [...] Un incarico giornalistico di propaganda lo portò nel 1917 a Ginevra, dove fu redattore del quindicinale Chroniques italiennes. Dopo la A. Panizzi sullo sfondo del Risorgimento, e un diario della guerra vissuta: Vita al fronte (Milano 1946).
Ritornò al ...
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CIPOLLA, Arnaldo (pseud. Arci; Sirio)
Francesco Dragosei
Nato a Como il 26 sett. 1877 da Antonio, professore di lettere e provveditore agli studi, e da una nobildonna piacentina, Giulia Bracciforti, [...] divenne redattore (sempre "viaggiante") della Gazzetta del popolo di Torino, ove rimarrà fino al 1922. Scoppiata la prima guerra mondiale si portò nel Belgio invaso dalle truppe germaniche, quindi sul fronte francese (fino alla battaglia della Marna ...
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Di famiglia bergamasca, nacque a Fourneaux (Savoia), da Felice e Carolina Gavazzi, il 25 ott. 1879. Da giovane partecipò alla vita dei cattolici organizzati nell' "Opera dei congressi", svolgendo la sua [...] partì volontario per il fronte. Intanto, sin dal ., ibid. 1918.
Bibl.: C. Pellizzi, Le lettere italiane del nostro secolo, Milano 1929, pp. 171. 432; L. 158, 339; G. Spadolini, L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98, Firenze 1955, pp. 383, 521 ...
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Pirandello, Luigi
Arnaldo Colasanti
Commediografo e scrittore, nato a Girgenti (od. Agrigento) il 28 giugno 1867 e morto a Roma il 10 dicembre 1936. È considerato uno dei protagonisti del Novecento [...] "impassibilità di fronte all'azione che si svolge" e dunque di assoluta impossibilità espressiva e rappresentativa del reale. Il teorico di P. verso il cinema lo portò, per esempio, a non sposare la rivoluzione del sonoro (sebbene, per un gioco della ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] costituito il patrimonio comune di tutte le lingue romanze.
Portato dai soldati e dai coloni romani in tutte le province terrore della morte, del dolore, di insegnare a raggiungere l’atarassia, l’imperturbabilità di fronte alle passioni. Lucrezio ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] alle arti e alle scienze, la cultura del R. ha cercato sempre di operare su due fronti: il restauro filologico e la coscienza , con la sua polemica contro l’immortalità dell’anima, ne porta le tracce. È nella scia di quel platonismo che le opere ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] . Isocrate (che non pronunciò mai le sue orazioni) portò a perfezione l’ideale di euritmia e di composizione sapiente ; la decadenza delle istituzioni repubblicane di fronte all’affermarsi del potere imperiale fu già dai Romani riconosciuta ...
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Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] e anche Sinclair dovette infine arrendersi di fronte all'evidenza. Nel settembre del 1806 accompagnò il demente a Tubinga; natale, unito al nascente culto della grecità, lo portò ben presto a espressioni inconfondibilmente sue, riprese da modelli ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] sulle efferatezze di tutti i belligeranti delfronte orientale nei confronti degli ebrei.
Il terzo grande del classicìsmo è I. L. Peretz e d'inurbamento selvaggio oltre che dall'esodo che portò milioni di ebrei dai loro insediamenti secolari nell' ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...