Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] domanda furono tre.
Per P. Janet (1889), la funzione che assicura normalmente l'unità della coscienza può essere resa nostra percezione e a non ritenere la nostra percezione identica al suo oggetto inconoscibile, così la psicoanalisi ci avverte ...
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La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. Già teorizzato da G.C. Carus, L. Klages, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, l’i. è divenuto specifico oggetto di studio psicologico, ma con un’estensione e importanza intese diversamente dalla psicologia classica e dalla psicanalisi.
Per ... ...
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Gianluigi Di Cesare
La sfera dell’attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza. È termine centrale in tutte le psicologie del profondo. Può essere usato come aggettivo per indicare tutti quei contenuti non accessibili alla coscienza, o come sostantivo per indicare uno specifico luogo ... ...
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Il concetto di inconscio fa la sua prima esplicita apparizione nella storia della filosofia in Leibniz, che in polemica con Locke – per il quale non esiste nulla di cui non abbiamo sempre attualmente coscienza – ipotizzò la presenza di «piccole percezioni» che vengono assimilate senza averne coscienza. ... ...
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Simona Argentieri
La parte della nostra psiche sconosciuta a noi stessi
L'inconscio è la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza. Al sistema inconscio diede particolare importanza la teoria psicoanalitica, distinguendolo dalla parte conscia e dal preconscio. Nella grande ... ...
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CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. 4. L'inconscio come noumeno o come integrazione della coscienza. 5. Logica dell'inconscio. 6. Dinamica dell'inconscio. ... ...
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Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Ernesto LUGARO
Termini equivalenti, usati spesso in filosofia e psicologia, ma di definizione assai controversa. In genere essi hanno significato tanto attivo quanto passivo, designando sia l'attività psichica non consapevole di sé, sia l'oggetto o contenuto che tale ... ...
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BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] loro legate da un rapporto di "unione" e "distinzione", "il primo risiede nell'identità dell'oggetto principale", il secondo "sta nella differenza della funzione razionale, con cui la mente riflette su quell'oggetto stesso e trasforma quello stesso ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] individuo fornisce elementi preziosi per metterne a fuoco l'identità psicologica, culturale, sociale: vale a dire sia i della coscienza (1° vol., p. 671). Grazie a tale funzione anestetizzante dell'abitudine, la coscienza finisce con il ridursi a uno ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] chiaro, scrive il C., "non è difficile scorgere l'identità fondamentale di questo modo di vedere con quello che ha d'altro canto, sono l'unico modo perché un organismo prescrittivo possa funzionare. A suo tempo il Croce osservò che al C. di questo ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] sul Nuovo Avanti!, a puntate, un saggio su La funzione del maestro nella scuola fascista; le puntate furono poi raccolte il 30 maggio nell'ospedale di S. Giovanni sotto la falsa identità di Franco Tanzi.
Fonti e Bibl.: Una buona bibl. essenziale ...
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equazione
equazióne [Der. del lat. aequatio -onis "uguaglianza, uguagliamento", da aequare "uguagliare"] [LSF] Uguaglianza tra due espressioni (il primo e il secondo membro dell'e.) contenenti una o [...] variabili oppure funzioni di una o più variabili oppure uno o più enti di altra natura (le incognite dell'e.); se tale uguaglianza è soddisfatta per qualunque determinazione delle dette incognite, l'e. si dice propr. e. identica o identità; se ciò ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] suo pensiero circa i rapporti tra psicologia e logica e la funzione del linguaggio, i cui risultati espose sia nel corso di psicologia un sostegno sostanziale a cui appoggiarsi (cioè l'io identico a se stesso e immutabile) ne verrebbe per necessaria ...
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ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] dialettica degli opposti, ma aveva restaurato il principio di identità fornendo una teoria di valori immutabili e universali. La dialettica era stata da lui ridotta alla funzione di determinare la successione delle categorie nella vita spirituale e ...
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società
Margherita Zizi
Una collettività interdipendente
Secondo il filosofo Aristotele l’uomo è un «animale sociale», cioè tende per natura ad aggregarsi con altri individui. Anche secondo una scienza [...] poco differenziate e la coesione deriva dalla credenza di una comune origine o identità. Nelle società complesse, invece, prevalgono la divisione del lavoro e la specializzazione delle funzioni, e la coesione deriva dall’interdipendenza delle diverse ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] nazionale e regionale, che consentono d’individuare rapporti d’identità, somiglianza e affinità fra testi di epoche, aree V. Propp e delle teorie di C. Lévi-Strauss, rileva le funzioni, ossia i significati delle azioni, le costanti di movimento e le ...
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identico
idèntico agg. [dal lat. mediev. identicus, der. di idem «medesimo»] (pl. m. -ci). – 1. Interamente uguale: copia i. all’originale; le due situazioni mi paiono i.; avere opinioni i., gusti i.; come rafforzativo: la stessa i. persona,...
carta d'identita elettronica
carta d'identità elettronica loc. s.le f. Documento di identificazione personale dotato di memoria elettronica dei dati dell’intestatario. ◆ Per promuovere l’uso dei mezzi informatici e salvaguardarne la sicurezza...