Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] e arcivescovo di Imola. Si pensi a Giuseppe Gioacchino Belli coi sonetti romaneschi, poesia che coglie obiettivamente nata da essi. La questione covava da anni. Dal 1803 Federico Guglielmo III aveva stabilito che i figli nati da matrimoni misti ...
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Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] in particolare a partire dai secoli centrali: l’imperatore Federico I di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, nel 1164 e «Si un schertro nun è ttutto, s’aripezza». Giuseppe Gioacchino Belli e le catacombe romane [per due sonetti del 1833], in ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] della liberazione del Piceno (1815), per la vittoria degli Austriaci su Gioacchino Murat a Tolentino. Il L. vi condannò la "tirannia" di a quello dalla veglia al sonno (Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie). Interrotti dalla "singolare ...
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scrittura (escrittura)
Antonio Lanci
Vincent Truijen
Vincent Truijen
Guy Dominique Sixdenier
Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio.
Il senso proprio [...] e più sottile.
In Pd XIX 134 e a dare ad intender quanto [Federico II re di Sicilia] è poco, / la sua scrittura [nel volume della constatazione. Egli certo non aderiva alle teorie di Gioacchino da Fiore (nei cui confronti, peraltro, mostra una ...
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Immagini di un mito
Elisabeth Crouzet-Pavan
Come è definita Venezia nel 1500? Come un grosso agglomerato urbano, come un porto, una potenza mercantile e un centro economico, come la capitale d'un [...] del suo aiuto nella lotta contro l'imperatore Federico Barbarossa, il papa avrebbe riconosciuto la sovranità veneziana Fasoli, Nascita di un mito, in AA.VV., Studi storici in onore di Gioacchino Volpe, I, Firenze 1958, pp. 473-475 (pp. 445-479).
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Nascita e sviluppo dell’industria automobilistica
Donatella Biffignandi
I precursori
Scrivere oggi della nascita e dello sviluppo dell’industria automobilistica italiana, in un periodo in cui l’Italia [...] e Antonio Fraschini, Corrado Frera, Cesare Isotta, Federico Johnson, Luigi Meda, Giuseppe Ricordi e molti altri e della linea italiana. Il progetto della prima vettura, opera di Gioacchino Colombo (1903-1987), nacque nell’estate del 1945; l’esordio in ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] Lutero, qualche anno dopo (1545), avrebbe ricordato l’esempio di Federico Barbarossa, che aveva baciato la pantofola di papa Alessandro III nel Olivi si dimostrava fedele all’opera di Gioacchino, una parte molto significativa del gioachimismo ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] la serata celebrativa contribuiva un pezzo dalla Gazza ladra di Gioacchino Rossini e uno dagli Orazi e Curiazi di Saverio quel periodo, cioè la lotta dei comuni lombardi contro Federico Barbarossa, un precedente germano invasore. Negli stessi mesi ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] Milano, non sono stati soltanto i romani (dopo l’immenso Gioacchino Belli) e i milanesi (dopo l’immenso Carlo Porta), Noventa, di Bilenchi, di Sciascia, di Pasolini, di Calvino, di Federico Fellini, di Moravia, di Cassola, di Fortini, di Zanzotto, di ...
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Chenu e il Vaticano II come ‘fine dell’era costantiniana’
Categoria della storia e imperativo pastorale
Gianmaria Zamagni
Fin de l’ère constantinienne è il titolo di un saggio breve del domenicano Marie-Dominique [...] Magno mantenne lo splendore del mito di Roma. […] Federico Barbarossa farà canonizzare Carlo Magno (1168). L’impero rimane profana entra nella storia santa»23. L’allegoria dirompente di Gioacchino (fino al XIII secolo), poi il Duecento dei Comuni ...
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