asemica, scrittura. – Locuzione con cui si designa un movimento culturale, posto all’intersezione tra discipline letterarie e arti visive, che affida alla sfera visiva della scrittura i processi di significazione, [...] segno, costantemente oscillanti tra l'atto del leggere e quello del guardare, sono state proposte in Italia dalla rivista online Utsanga.it di F. Aprile e C. Caggiula, dal sito slowforward di M. Giovenale e dal magazine Asemica di G. Calandriello. ...
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Gli antichi Greci e Romani chiamarono con questo nome la grande isola settentrionale dell'Europa.
1. La Britannia preromana. - Il nome. - La forma più antica del nome tramandata dai testi, quella che l'esploratore [...] da un incisore di una variante proposta sul testo che gli serviva di modello. Difatti gli abitanti della Britannia sono chiamati Brittones in Giovenale, XV, 124; in Marziale, XI, 21, 9 e in genere dal sec. IV in poi (p. es. Auson., Epist., 108-113 ...
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PANNOCCHIESCHI d'ELCI, Angelo Maria
Giovanna Rao
PANNOCCHIESCHI d’ELCI, Angelo Maria. – Angelo Maria Giuseppe Ambrogio, conte d’Elci, nacque a Firenze il 7 dicembre 1754, dal marchese Ludovico, patrizio [...] partecipò (pp. 123 s.) meritarono il ringraziamento particolare di Nicholas Guglielmo Parsons, che lo elogiò come un novello Giovenale, paragone di cui non si liberò più per tutta la vita. Effettivamente, lo spirito sarcastico gli era congeniale e ...
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Gozzi, Gasparo
Domenico Consoli
Letterato veneziano (1713-1786), fra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi. Compose il sommario in terzine per ogni singolo canto della Commedia nell'edizione [...] del Doni allo Zatta (quattro con la Dichiarazione de' rami), un dialogo tra Virgilio e il Doni e una conversazione tra Giovenale, Aristofane, Virgilio, Doni e altri poeti, il G. mette in luce, soprattutto, la passione morale di D., " quella veemente ...
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BARTOLOMEO di Pietro
Bianca Saletti Asor-Rosa
Orvietano, fece parte del gruppo di artisti che iniziarono a lavorare nel duomo di Orvieto dal 1417 per il restauro del mosaico della facciata. Tuttavia [...] è ancora citato nel 1426 per una provvista di pietre vitree da mosaico. Frequentemente legato nella sua attività a maestro Giovenale, con lui dipinse, fino al 1428, nella cappella nuova dei duomo e certo con tali lavori ottenne notevole stima, se ...
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QUAGLIATI, Paolo
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Chioggia circa il 1555, morto a Roma, dove si era stabilito nel 1574, il 16 novembre 1628. Dal 1601 al 1617 circa fu organista in S. Maria Maggiore. [...] un violino o violino e tiorba. Altre composizioni del Q. si trovano in raccolte dell'epoca, di Simone Verovio, di Giovenale Ancina, di Abramo Schadaeus e di altri. Recentemente A. Wotquenne ha ripubblicato due canzonette a 4 voci con cembalo e liuto ...
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GIUGLARIS (Juglaris), Luigi
Andrea Merlotti
(Juglaris), Nacque a Nizza Marittima nel 1607, da famiglia che sembra appartenesse alla piccola nobiltà locale e che risiedeva nel Nizzardo almeno dal XVI [...] in pubblico, rispettivamente, il 25 marzo 1638 nella collegiata di Masserano e, in occasione della scomparsa del vescovo di Saluzzo Giovenale Ancina, nel duomo di Saluzzo il 5 sett. 1638). Nel 1637 Cristina di Francia, vedova di Vittorio Amedeo I e ...
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FREGOSO, Giano
Jean-François Dubost
Nacque a Verona il 15 genn. 1531 da Cesare e Costanza Rangoni, maggiore di quattro fratelli.
Nel 1541, dopo l'assassinio a opera di sicari del marito - agente diplomatico [...] , giovane erudito veronese distintosi verso la fine del secolo per i suoi commenti e le sue traduzioni di Orazio, Cicerone, Giovenale e Virgilio, si trovava anch'egli ad Agen all'inizio degli anni Cinquanta. I pochi libri della biblioteca del F. che ...
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BARBIANO di Belgioioso, Antonia
Nicola Raponi
Nacque il 29 giugno 1730 dalla nobildonna Barbara Elisabetta d'Adda e dal conte Antonio, che aveva suscitato ai suoi tempi l'attenzione dell'ambiente milanese [...] generosa e mecenatesca ospitalità: dai fratelli Verri, nipoti della B., ma quasi suoi coetanei, al Beccaria, dal Frisi a Giovenale Sacchi, da Alfonso Longo al Goldoni, che dedicò alla B. La Peruviana,una commedia rappresentata a Venezia nell'autunno ...
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dito [plur. dita e diti]
In unione con il verbo ‛ mostrare ', nel senso di " additare ", in If V 68 più di mille / ombre mostrommi e nominommi a dito; Pg XXIV 19; If XXXIX 26 io vidi lui... / mostrarti [...] cheto e attento, quasi ponendo stanga e chiusura alla bocca ", dice il Buti; altri commentatori rimandano al " digito compesce labellum " di Giovenale (I 160), e a Ovidio (Met. IX 692).
Il termine ricorre ancora in Cv I VII 9 la natura... fa cinque ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...