Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Progetti costituzionali: Mario Pagano
Dario Ippolito
Le tendenze costituzionalistiche della cultura giuspolitica italiana, già cospicue all’inizio del Settecento, si accentuarono nel corso del secolo, [...] del diritto penale come tecnica di garanzia della vita e della libertà personale, in una visione repubblicana della convivenza civile e della giustizia sociale.
Le opere paganiane attestano esemplarmente la curvatura antiassolutistica assunta, nel ...
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Assise di Ariano
Ortensio Zecchino
"La voce Assisa ebbe nei mezzi tempi vario e diverso significato. Pare che in principio venissero così chiamate le pubbliche assemblee, che formavano le leggi e giudicavano [...] pratico che ne deriva alla Corona), pene privative della libertà (carcere, che cessa di essere soltanto il mezzo per di O. Zecchino, Roma-Bari 1996, pp. 219 ss.
M. Caravale, Giustizia e legislazione nelle Assise di Ariano, ibid., pp. 3 ss.
E. Cuozzo, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] una parte l’assolutezza dei poteri del proprietario e della libertà negoziale, ma dall’altra anche l’assolutezza – del tutto della vita economica deve corrispondere alle norme fondamentali della giustizia e tendere a garantire a tutti un’esistenza ...
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BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] conservatore degli Ebrei, preposto cioè alla cura della giustizia relativa ad essi nello Stato; nel 1555 succedette tutto il loro studio in deprimere et annichilare la autorità et libertà de la Chiesa": e scrisse queste cose nell'agosto 1561, a ...
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Diritto della contemporaneità
Natalino Irti
Il mercato come locus artificialis
Il tema si offre a duplice trattazione: l’una, di carattere teoretico, che indaghi il ‘perché’ di ogni possibile diritto, [...] in uno Stato che non goda di una regolare amministrazione della giustizia, in cui la gente non si sente sicura, nel diritto, esteriore e formale, provvede a garantire l’astratta libertà del singolo e il soddisfacimento dei suoi bisogni: diritto dello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] , certezza e garanzia» (Storia del diritto penale e della giustizia. Scritti editi e inediti (1972-2007), 2009, p. 27 , è ancora di là da venire; la proprietà perimetra una 'libertà' che ha pur sempre il suo pernio nella «sicura possessione della ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] della Repubblica nel periodo 1492-1501 e gonfaloniere di Giustizia nel maggio-giugno 1503, morì tra il luglio 1503 confronti della corte pontificia, alla quale dopo i rari periodi di libertà doveva pur far ritorno, il G. ebbe sempre un atteggiamento ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] di costei sposò a sua volta un discendente di quel Galeotto dei Normandi che, "cavaliere della libertà", nel 1409 era stato giustiziato dalla fazione papale e degli Orsini. Tutti questi dati sono importanti per la collocazione politica e sociale ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] lettera da Parigi del conte Molé, gran giudice ministro della Giustizia, che notificava il proposito di rendere "à la première quel gabinetto degno dell'ammirazione del paese per la "libertà ch'esso concorse a procacciargli", gli fece scorgere in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena nel ventennio fascista
Guido Neppi Modona
Il dibattito culturale negli anni Venti
Una ricognizione sulla pena nell’ambito della sezione dedicata alle trasformazioni del Novecento tra le due [...] , oltre a mafiosi e camorristi, le più disparate categorie di oppositori: comunisti, anarchici, socialisti, appartenenti a Giustizia e libertà, esponenti liberali e cattolici, e anche semplici disfattisti.
Nell’arco temporale tra il 1926 e il 1943 ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...