Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] , sia pure con diversa frequenza per le singole varietà, stimolando una qualsiasi delle aree citate, ha suggerito nei piccoli calcolatori da tasca e che realizzava in modo interattivo gran parte delle funzioni del FORTRAN. Nel 1956 A. Newell, ...
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Andrea Moro
– Gli sviluppi della linguistica formale e della ricerca in ambito neurobiologico. Bibliografia
Gli sviluppi della linguistica formale e della ricerca in ambito neurobiologico. – Lo scenario contemporaneo degli studi sul l. è caratterizzato da due tendenze spiccate. Da una parte, la maturazione ... ...
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linguaggio in termini generali, sistema di simboli e di codici attraverso il quale gli individui di un gruppo sociale si scambiano informazioni. Nell’ambito dei linguaggi verbali, espressi cioè attraverso particolari successioni di suoni o di segni scritti, appartenenti a un prefissato alfabeto, si ... ...
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Le lingue usate per la comunicazione, e soprattutto per l’insegnamento e per attività tecniche e scientifiche, tra persone di lingua materna diversa. ...
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Gianfranco Denes
Le società animali richiedono sempre un sistema di comunicazione: nella specie umana tale sistema è costituito principalmente dal linguaggio. Indipendentemente dalle teorie sulla sua natura, vi è comune accordo nel considerare il linguaggio una proprietà specie-specifica. Una caratteristica ... ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo parole, frasi, discorsi, 'riguardano' oggetti o aspetti del mondo? In quale modo, per es., la parola ... ...
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Salvatore Maria Aglioti
Luigi Pizzamiglio
La neuropsicologia studia la relazione tra fenomenologia e basi nervose delle funzioni cognitive quali il linguaggio, la memoria o la percezione; tra queste il linguaggio è forse la funzione più tipicamente umana. Storicamente, si può datare la nascita di ... ...
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Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio associa due insiemi di idee diverse: quello che denominiamo espressione e quello che denominiamo contenuto
Un ... ...
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Domenico Parisi
Raffaele Simone
Olga Capirci
Virginia Volterra
In senso generico, linguaggio è un termine che designa qualunque codice destinato a esprimere o comunicare significati. In senso più tecnico, il termine indica la facoltà, fondata biologicamente e tipica di talune specie animali (e in ... ...
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linguàggio [Der. di lingua] [LSF] Il mezzo con cui gli uomini si scambiano reciprocamente informazioni; tale scambio, i cui veicoli (vocaboli) sono simboli di significato noto agli interlocutori, avviene per il tramite di uno o più dei sensi. ◆ [ELT] [INF] Per estensione, il mezzo di dialogo tra persone ... ...
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Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade invece per diverse altre aree delle scienze dell'uomo e della cognizione, alle quali anche la linguistica ... ...
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(XXI, p. 199)
Antonino Pagliaro
Gli sviluppi degli studî linguistici nell'ultimo decennio, dando sempre maggiore consistenza alla lingua come sistema e struttura, richiedono che il problema del linguaggio si ponga nel rapporto fra lingua e facoltà umana (linguaggio) oltreché in quello fra lingua e ... ...
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Giulio Bertoni
. La linguistica (v.) non si è sottratta, com'è naturale, al destino di tutte le scienze. In questi ultimi decenni alcuni problemi sono tramontati, altri sono sorti all'orizzonte. Si sono rivelati, ad esempio, illusorî gli sforzi fatti per risalire, con la comparazione, alle origini ... ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] .
Con una superficie di 17.098.242 km2, la Russia è di gran lunga lo Stato più esteso al mondo; la sua popolazione (140 milioni degli Urali, sono dominio della tundra: bassi arbusti, varietà nane di salici e betulle, vasti acquitrini, formazioni di ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] mondiale); la vite, diffusa un po’ ovunque, sia nelle varietà da uva da tavola (celebre la produzione di Malaga) sia in la funzione di lingua della diplomazia e della cultura in gran parte dell’Europa occidentale, funzione poi ereditata, nel 18° ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Livonia. Nel 1226 l’Ordine Teutonico ricevette, tramite il gran maestro Ermanno di Salza, una bolla che gli attribuiva la del 10° sec. inizia un’architettura improntata, nelle varietà regionali, a un imponente senso delle masse, importantissimo ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] unione dei Ciprioti, ponendo in crisi sia i rapporti con la Gran Bretagna, sia quelli con la Turchia, a motivo della minoranza turca di osmosi e il prestigio acquistato da alcune varietà dialettali portarono a una sempre maggiore omogeneità che ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] fino al 1573) la corte imperiale fu privata di gran parte delle proprietà e dei poteri politici; nella terza altri minori. Il periodo fu caratterizzato soprattutto da una grandissima varietà di generi in prosa, prodotti da numerosi autori di notevole ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] O il clima è di tipo desertico, specie nella regione degli altopiani (Gran Bacino).
Nelle praterie del Canada i venti occidentali (che nel superare le in tutti gli strati sociali.
La grande varietà di strumenti a percussione afrocubani proviene dall’ ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] Eurasia è il Mediterraneo, che determina condizioni climatiche comuni a gran parte delle fasce costiere affacciate su di esso e a degli abitanti preistorici dell’A. trovarono una notevole varietà di espressioni. Si sono conservate però solo le ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] tra esse primeggiano i cereali: mais (6,8 milioni di t nel 2006), grano, riso (nel Delta, con rese tra le più alte del mondo); in con Ḥamīd Nada e ‛Abd al-Hādī al-Ǧazzār. In una varietà di stili, in un intreccio di esperienze, consone all’arte ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] torrida e per 1/8 in quella artica), ha una grande varietà, resa anche più viva dalle condizioni del rilievo. L’azione guerra mondiale si estende all’Estremo Oriente. Stati Uniti, Gran Bretagna e Paesi Bassi entrano in guerra contro il Giappone, ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...