Figlio di Publio Cornelio Scipione Nasica, fu adottato da Metello Pio; nel 63 a. C. denunciò a Cicerone il tentativo di Catilina; fu console nel 52 con Pompeo, suo genero. Scoppiata la guerracivile, raccolse [...] truppe in Siria, comandò il centro dello schieramento nella battaglia di Farsalo; unitosi quindi a Giuba I, ebbe una parte importante nella guerra africana; dopo la battaglia di Tapso (46) si uccise. ...
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Legato di Pompeo in Spagna durante la guerra contro Sertorio, in Asia durante le campagne degli anni 66-62 a. C.; fu eletto console nel 60. Dopo il 55 fu mandato da Pompeo in Spagna, dove all'inizio della [...] guerracivile dovette capitolare di fronte agli eserciti di Cesare. Partecipò anche alle battaglie di Farsalo e di Tapso: qui, caduto prigioniero, fu messo a morte. ...
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Uomo politico inglese (n. 1617 - m. Vevey, Svizzera, 1692). Nella guerracivile fu fin dagli inizî con i parlamentari (1642). Inviato in Irlanda (1651), condusse a termine la sottomissione dell'isola, [...] ma poi, rifiutatosi di riconoscere il protettorato di Cromwell, fu arrestato (1655). Nuovamente membro del parlamento (1659), fu mandato ancora una volta come comandante in capo in Irlanda. Alla restaurazione, ...
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Uomo politico inglese (1592-1676); attivo fautore di Carlo I Stuart durante la guerracivile, ebbe poco successo nella vita politica, onde si recò (1643) in volontario esilio a Parigi, poi ad Anversa. [...] Carlo II, dopo la restaurazione, lo nominò duca (1665). Autore di due trattati sull'equitazione, di commedie e di un "galateo" per il principe di Galles, del quale fu istitutore ...
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Uomo politico e militare statunitense (Boscawen, New Hampshire, 1798 - New York 1879). Senatore (1845-49), nel 1861 fu segretario del Tesoro; riuscì a concludere un prestito di cinque milioni di dollari [...] per la guerra e ad assicurare la riscossione delle imposte. Maggior generale durante la guerracivile, fu ambasciatore in Francia (1866-69). Dal 1872 al 1874 fu governatore repubblicano di New York. ...
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Uomo politico spagnolo (n. Valencia 1881 - m. in Svizzera 1938), avvocato, membro dell'Unione repubblicana autonomista di Valenza, collaboratore del giornale El Pueblo. Alla caduta della monarchia (1931), [...] fu deputato alle Cortes, quindi ministro del Lavoro (1933), dell'Industria e commercio (1933-34), presidente del Consiglio (1934). Capo della minoranza parlamentare radicale (1935), si rifugiò in Svizzera allo scoppio della guerracivile. ...
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Nobile ungherese (sec. 11º); conte palatino, fu acclamato re dai Magiari ribelli alla politica filoimperiale di re Pietro Orseolo (1041), nella guerracivile che divise l'Ungheria negli anni successivi. [...] Lottò con alterno successo contro Pietro e contro l'imperatore Enrico III, fino alla sua definitiva sconfitta (1044), dopo la quale fu costretto ad abbandonare per sempre il paese ...
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Uomo politico e rivoluzionario russo (Nižnij Novgorod 1885 - Mosca 1919). Aderì (1901) al partito socialdemocratico e fu più volte arrestato per l'attività rivoluzionaria nell'ambito della corrente bolscevica. [...] Divenuto membro, quindi segretario del Comitato centrale del partito comunista nel 1917, si distinse per energia e capacità organizzative durante il periodo della rivoluzione e della guerracivile. ...
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Figlio (m. 46 a. C.) del dittatore Silla, fu con Pompeo in Asia e partecipò all'assedio di Gerusalemme (63). Si assunse (52) l'incarico di ricostruire la Curia Ostilia che fu quindi chiamata Curia Cornelia. [...] Nella guerracivile parteggiò per Pompeo e combatté a Farsalo. A Tapso fu fatto prigioniero, e ucciso. ...
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Scrittore russo (Sereda 1891 - Mosca 1926); considerato uno dei primi scrittori "proletarî". Partecipò alla rivoluzione del 1917, nel 1919 fece parte della divisione di Čapaev. Ha lasciato due "cronache" [...] tra il reale e l'immaginario sulla guerracivile: Čapaev (1923) e Mjatež ("La rivolta", 1925), considerate preannunziatrici del "realismo socialista". ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...