Uomo politico libanese (al-Mukhtarah, regione dello Shuf, 1917 - Beirut 1977). Discendente da un'importante famiglia feudale, egemone nello Shuf fin dal 17º secolo, leader politico-religioso dei drusi, [...] libanese. Deputato (1947-57; 1960-77), più volte ministro, giocò un ruolo di primo piano dopo l'esplosione della guerracivile (1975), battendosi contro le forze della destra cristiana e contro le truppe siriane intervenute in Libano nel 1976. Fu ...
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Guebuza, Armando Emilio. – Uomo politico mozambicano (n. Murrupula 1943). Negli anni Sessanta aderì al FRELIMO (Fronte di liberazione del Mozambico). Ha ricoperto svariati incarichi ministeriali (vice [...] capo della delegazione del governo, alla stesura degli accordi di pace di Roma (1992), che hanno sancito la fine della guerracivile. Dopo aver vinto le elezioni nel dic. 2004, nel febb. 2005 ha ottenuto l’incarico di presidente del Mozambico, poi ...
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Uomo politico sovietico (Pietroburgo 1888 - Mosca 1970). Operaio metallurgico, nel 1902 aderì al partito socialdemocratico; più volte arrestato, durante la rivoluzione del 1917 e la guerracivile fu a [...] capo della produzione e fornitura di armi per l'armata rossa. Segretario del Comitato centrale del partito comunista nel 1926-27, nel 1946, dopo la morte di M. I. Kalinin, gli successe quale presidente ...
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Uomo politico libanese (Tripoli 1921 - Beirut 1987). Esponente della comunità musulmana sunnita, leader del Fronte democratico parlamentare (moderatamente progressista), primo ministro dal 1955, guidò [...] la maggior parte dei governi nei vent'anni successivi. Durante la guerracivile esplosa nel 1975 mantenne una posizione moderata e nel 1984 costituì un gabinetto di unità nazionale con l'obiettivo di porre termine al conflitto. Il persistere delle ...
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Uomo politico (Cartagena 1901 - Madrid 2003). Deputato cattolico alle Cortes (1933-36), allo scoppio della guerracivile si schierò con F. Franco, di cui divenne cognato e stretto collaboratore. Ministro [...] -42), abbandonò la vita pubblica nel 1944, riprendendo la professione di avvocato. Ricordò la sua attività durante la seconda guerra mondiale e la sua posizione nei confronti dell'Italia e della Germania nel volume Entre Hendaya y Gibraltar (1947) e ...
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Uomo politico libanese (Shibaniyah, Beirut, 1924 - Parigi 1985). Cristiano-maronita, magistrato, fu segretario della presidenza della Repubblica (1958-67), poi governatore della Banca centrale (1967-76). [...] Sconfitto di misura nelle presidenziali del 1970 da S. Franjieh, gli successe nel 1976, quando, in piena guerracivile, fu eletto grazie alle sue posizioni moderate e all'appoggio siriano; restò in carica fino al 1982. ...
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Politico e imprenditore libanese (Sidone 1944 - Beirut 2005). Primo ministro dal 1992 al 1998, guidò la ricostruzione del paese distrutto dalla guerracivile. Nuovamente primo ministro nel 2000, propugnò [...] l’indipendenza del Libano dalla Siria e si dimise nel 2004 dopo la proroga del mandato presidenziale del filosiriano É. Lahoud. Morì in un attentato, di cui furono accusati i servizi segreti siriani ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] anni seguenti la repressione assunse le proporzioni di una vera e propria guerra, con decine di migliaia di vittime. Nel 1989 Özal fu da Erdoğan - che ha imposto il primato del potere civile su quello militare ma ha infranto le norme dell’antico ...
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L'e. sembrava prosperare all'inizio del 21° sec., ma gli entusiasmi suscitati dall'introduzione dell'euro, nonché dall'ampliamento della Unione Europea (UE) a Est e a Sud, hanno ceduto ben presto il passo [...] 'indomani del secondo conflitto mondiale volevano bandire la guerra dal vecchio continente, era stata confortata anche dalla l'asilo, l'immigrazione, la cooperazione giudiziaria in campo civile. Non venne accettata la proposta francese di nominare un ...
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di Luciano Pellicani
La storia del 20° sec. ha confermato la profezia formulata da E. Renan nel 1885: dopo "molte alternative di anarchia e dispotismo", la d. liberale è riuscita finalmente a imporsi in [...] di decisiva importanza per garantire l'articolazione pluralistica della società civile e la sua autonomia di fronte allo Stato: due terroristica condotta l'11 settembre 2001 dai militanti della guerra santa (ǧihād) contro i simboli del 'Grande ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...