PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] ) e, preso congedo dai due cardinali e dai suoi amici, Guido Sette e Socrate, affidata ai figli di Monet la casa di 1373, e Uguccione gli mostrò un’opera scritta nel 1370 dal monaco e teologo francese Jean de Hesdin in risposta alla sua lettera ...
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Loredana Chines
Il rapporto stretto e ineludibile fra M. e P. si impone agli occhi del lettore a cominciare dalla celeberrima chiusa del Principe (xxvi 29), dove, a suggellare con forza retorica ed enfasi appassionata il trattato, si ricorre ai vv. 93-96 della canzone “Italia mia” (Rerum vulgarium ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica predisposizione a combinare materiali dottrinali ed elementi formali eterogenei. Stretta tra ... ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, col titolo di Canzoniere) e nei Trionfi, poema allegorico di ascendenza classica in terzine dantesche. ... ...
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Poeta e umanista (Arezzo 1304-Arquà 1374). Autore del Canzoniere, ebbe, rispetto a Dante, un impegno meno vivo e appassionato nelle vicende politiche, e tuttavia mostrò atteggiamenti più moderni. Dell’impero avvertì la decadenza e lo considerò come un’istituzione straniera, sostanzialmente estranea ... ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito da Firenze nel 1302 per dissidî personali con il potente Albizzo Franzesi, visse i primi anni ... ...
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Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei ne esaltarono l’erudizione classica e lo considerarono il maggior esponente del primo umanesimo. Appassionato ... ...
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M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: anche il suo atteggiamento contraddittorio verso le arti figurative risente di una complessa condizione di ... ...
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Michele Feo
La generazione di D. era poco oltre il mezzo del cammino della vita quando vide la luce il P. (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 19 luglio 1374). Il padre dell'Umanesimo era ancora un ragazzo quando la Commedia fu portata a compimento, e alla morte del più grande uomo dei suoi tempi egli ... ...
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Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale della rinascente Italia F. Petrarca è forse il primo e ad ogni modo uno dei più eccelsi esempî di scrittori, che abbiano ... ...
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COLA di Rienzo
Jean-Claude Maire Vigueur
Nacque a Roma nel rione Regola nell'aprile o maggio del 1313 da Lorenzo (Rienzo), taverniere, e da Maddalena, lavandaia. Apparteneva dunque ad una famiglia di [...] colpirono fortemente la gente. L'Anonimo sorvola su quella di un monaco di S. Angelo, ma si attarda sulla morte di Martino del primo tribunato. All'inizio del 1354 gli successe Guido dei Patrizi che ricevette dall'Albornoz il titolo di senatore ...
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BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] (art. 2); le vesti dei sacerdoti, degli arcidiaconi, dei prevosti e dei monaci (artt. 3-5); i rapporti tra maestri e scolari (art. 8); la dai Vercellesi per dirimere la controversia tra il conte Guido di Biandrate e i Comuni di Vercelli e di Novara ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] parti mancanti del Fauno Barberini (scoperto c. 1625?; Monaco, Antikensammlung). Con le grandi opere scolpite per il il B. si valeva di questi mezzi sia per uso proprio sia per guidare i suoi assistenti. Nel periodo 1620-30 usò modelli in scala per ...
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CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] direttore Giulini (maggio 1955), Norma con Del Monaco (dicembre 1955), Il barbiere di Siviglia diretto l’opéra du disque, Paris 1997; J. Ardoin, The C. legacy: the complete guide to her recordings on compact discs, Portland 1995 (I ed. 1991; trad. it. ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] Roma frequentò il gruppo di Giustizia e Libertà che faceva capo a Guido Calogero. Nell’estate del 1941, tramite Paolo Bufalini che teneva per riferimento. La guerra di Spagna e Monaco testimoniavano l’inerzia delle democrazie europee. Lo ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] le relazioni veneziane di quanti trovano nel libretto del monaco benedettino una soluzione al loro problema religioso: oltre ovviamente Baldassarre Altieri, Camillo Orsini, Pietrantonio da Capua, Guido Giannetti da Fano, Francesco Porto, Donato Rullo ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] dei suoi temporanei e frequenti soggiorni bergamaschi, dalla guida affettuosa del dotto abate Angelo Grillo, che molto giovò : era "concetto universale in Piemonte",aveva confidato il monaco all'Aprosio, cui non parvevero di divulgare l'inconsistente ...
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DUSE, Eleonora
Ferdinando Taviani
Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori.
Il nonno, Luigi Duse, celebre attore [...] D.: benché la Ristori la riconoscesse sua erede e la guidasse al primato, la D. rinunciò a prendere in mano Londra, Budapest, Berlino, Amburgo, Dresda, Lipsia, Weimar, Francoforte, Monaco. Nel novembre e dicembre '94: di nuovo in dieci città della ...
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PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ¿il Palestrina'
Rodobaldo Tibaldi
PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ‘il Palestrina’. – Figlio primogenito di Sante Pierluigi e Palma Veccia, [...] materia). Il 3 novembre venne inviata da Roma a Monaco «una messa appena composta dal maestro di cappella di S (1568-1996), Palestrina 1997; C. Marvin, G.P. da Palestrina. A Guide to Research, New York-London 2002, pp. 253-382 (nuova ed. in ...
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guida autonoma
loc. s.le f. Conduzione e controllo di veicoli robotizzati tramite sistemi di rilevamento dei dati ambientali e di regolazione automatica della guida, senza necessità di intervento di un conducente umano. ◆ Tesla ha spiegato...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...