Clooney, George
Gaia Marotta
Attore cinematografico statunitense, nato a Lexington (Kentucky) il 6 maggio 1961 da genitori irlandesi. Dotato di un sorriso accattivante e di uno sguardo magnetico, C. [...] un bravo pediatra con un debole per le donne e i drink. Nel 1996 Quentin Tarantino lo ha coinvolto nella realizzazione vostro gioco) di Steven Soderbergh, remake dell'omonimo film di Lewis Milestone (1960; Colpo grosso).
Bibliografia
A. Dougan, The ...
Leggi Tutto
Reagan, Ronald Wilson
Sebastiano Lucci
Attore cinematografico e uomo politico statunitense, nato a Tampico (Illinois) il 6 febbraio 1911. Benché non privo di presenza scenica e di prestanza fisica, [...] Negli anni seguenti lavorò in ruoli minori e con registi come Ray Enright, Lewis Seiler e Lloyd Bacon; si mise per la prima volta in rilievo di maggior valore, come Santa Fe trail (1940; I pascoli dell'odio) di Michael Curtiz, Million dollar baby ...
Leggi Tutto
Gabor, Zsa Zsa (propr. Gábor, Sari)
Francesco Costa
Attrice cinematografica ungherese, nata a Budapest il 6 febbraio 1917. Bionda, eccentrica, ironicamente voluttuosa, fu estremamente popolare nella [...] cronache scandalistiche. Si è infatti sposata più volte e tra i suoi mariti vi sono stati Conrad Hilton, proprietario della nota ormai le calzava come una seconda pelle, fu accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in Three ring circus (1954; Circo a tre ...
Leggi Tutto
Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] caratteristico ‘vecchietto del west’ e Fernandel), C. Romano (J. Lewis), Giulio Panicalli (R. Taylor), S. Sibaldi (F. Sinatra , M. Brando, J. Lemmon), M. Turci (A. Delon), L. Simoneschi (I. Bergman, G. Kelly), R. Savagnone (S. Signoret, E. Taylor, S. ...
Leggi Tutto
Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. [...] commedia in cui si curò maggiormente lo sviluppo del racconto (J. Lewis), accentuando la tensione fra apparenza e realtà (J. Landis, M .
In Italia, accanto a una comicità pura, dei quali i massimi esponenti furono Totò e Macario, a partire dagli anni ...
Leggi Tutto
Regista e produttore neozelandese (n. Auckland 1966). Autore degli effetti speciali di Batman & Robin (1997) e di Batman forever (1995), ha codiretto i film d'animazione Shrek (2001), Shrek 2 (2004) [...] di A. si deve anche la trasposizione cinematografica delle storie fantasy tratti dai volumi de Le cronache di Narnia di C.S. Lewis: Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'amadio (2005); Le cronache di Narnia: il principe Caspian (2008). ...
Leggi Tutto
RECITAZIONE
Mino Argentieri
(XXVIII, p. 958)
Cinematografia. - Inconfondibilmente diversa da quella teatrale, la r. cinematografica implica l'uso di risorse espressive consone alle potenzialità della [...] costringe al rispetto di una corretta dizione e a sfumare ancor più i toni, salvo in quei casi − Henry Vo ("Enrico v", 1944 Fondato nel 1947 da C. Crawford, E. Kazan e R. Lewis, ha successivamente avuto in L. Strasberg un animatore instancabile e il ...
Leggi Tutto
INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] quanto a risultati poetici e contraddittorio quanto a posizioni teoriche. Se da un lato i poeti più adulti, quelli del cosiddetto gruppo di Auden - C. Day Lewis, L. McNeice, S. Spender - hanno continuato per la loro strada, da un altro lato ...
Leggi Tutto
KEMP, Lindsay
Biancamaria Mazzoleni
Attore, mimo e regista inglese, nato a Irby (Chesire) il 3 maggio 1938. Precocemente attratto da ogni forma di esibizione artistica, si trasferì nel 1954 a Londra, [...] . Wilson.
La fama conquistata con Flowers e Salomé gli aprì i più importanti teatri d'Europa e d'America; è iniziata così Berlino, e a Milano con Alice: una fantasia per Lewis Carrol: viaggio nello specchio delle meraviglie, ancora smaccatamente ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] di cui Daguerre era stato il profeta, la colpa di aver esaudito i desideri di una massa disposta a scambiare per arte assoluta la riproduzione di Barthes prende spunto dalla foto Istituzione mentale di Lewis H. Hine.
Ecco dunque che, nel Novecento, ...
Leggi Tutto
lewisiano
‹lui∫i̯àno› agg. [der. del nome dell’Isola di Lewis, nelle Ebridi (arcipelago a ovest della Scozia)]. – In geologia stratigrafica, termine usato per indicare alcuni tipi di gneiss (rocce metamorfiche) di età precambriana affioranti...
postSaddam
(post-Saddam), agg. inv. Successivo alla caduta del regime di Saddam Hussein (1937-2006). ◆ l’obiettivo degli attacchi erano esclusivamente i soldati americani, indicati come forza d’occupazione del paese, più qualche «collaborazionista»...