Romanziere, nato a Saliceto Panaro (Modena) il 7 settembre 1881. Il romanzo Mimì Bluette, fiore del mio giardino (Milano 1916) gli valse la più fragorosa e vasta celebrità, che durò, mentre la critica [...] Chiara è la derivazione dannunziana del Da V.: gl'ideali di vita superiore coi quali il D'Annunzio cercava di maggiore limpidità, ma non maggiore ricchezza d'immaginazione.
Opere principali, oltre a Mimì Bluette: Immortaliamo la vita (1904); L ...
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ROTARY CLUB
. Associazione fra uomini d'affari, fondata dall'americano Paul P. Harris il 23 febbraio 1905. Il nome è stato dato all'associazione per il fatto che i primi associati si riunivano volta [...] scambî d'idee, assumere iniziative in rapporto con gl'ideali comuni, ecc. Dalla sua forma originaria nazionale, il Rotary di 162.000 membri. Il Rotary italiano ha 31 club nelle principali città del regno, con un totale di 1379 membri.
Organo ...
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SOMMARUGA, Giuseppe
Raffaele Calzini
Architetto, nato a Milano l'11 luglio 1867, morto ivi il 27 marzo 1917. Compì le scuole di architettura a Brera sotto gl'insegnamenti di C. Boito, divenendone però [...] e anticlassiche, combattendo i gelidi e ibridi ideali estetici di alcune scuole del tempo. Con , nelle sue costruzioni migliori, sostituirono quasi sempre il mattone. Opere principali: il palazzo Castiglioni a Milano; il grande Albergo del Campo dei ...
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Scrittore tedesco, nato a Colonia nel 1861. Studiò scienze naturali e storia dell'arte a Parigi. Cominciò con un romanzo Die Mittagsgöttin, semi-autobiografico, che rispecchia dubbî e tentennamenti sulla [...] nello spiritismo e il ritorno ottimistico e definitivo a quegl'ideali e a quelle teorie. Lasciò poi la letteratura pura debbono riconoscere le doti di fervido entusiasmo idealistico.
Opere principali: Das Liebesleben in der Natur (1898-1903); Vom ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] v. Prehn, 1972 e 1974; v. Stutman, 1975). Le principali obiezioni sono le seguenti: a) non tutti i tumori sono antigenici; cervice uterina), la fase clinica può abbracciare, in situazioni ideali, quasi l'intero arco della malattia neoplastica. Ma ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] la più nobile espressione di un illuminato Islàm moderno. La principale sua opera apologetica, la Risālat at-tawḥīd (Trattato della islamico odierno verso la vagheggiata ishtirākiyya (che nel mondo degli ideali e dei miti ha preso il posto di ciò che ...
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comunismo
Sebastiano Nerozzi
Complesso di dottrine politiche e sociali che, rifiutando la proprietà privata, propugnano un sistema sociale fondato sulla proprietà collettiva dei beni e dei mezzi di [...] (1602) estese tale condivisione alle donne e ai figli. Ideali comunistici ispirarono nel 16° sec. movimenti di rivolta sociale, come Popolare di Cina, guidata da Mao Zedong, rappresentarono le principali novità.
Tra gli anni 1960 e 1970, il richiamo ...
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INFORMAZIONE, SCIENZA DELLA
Roman Tirler
Pierluigi Ridolfi
Stefano Ceri e Alfonso Fuggetta
Tecnologie della comunicazione di Roman Tirler
Sommario: 1. Introduzione. 2. Tecniche di comunicazione dati: [...] cavo attraverso semplici connettori passivi - sistemi che sono ideali per ambienti composti da un gran numero, spesso con gettone' (token ring). L'anello inizia da un sistema principale (master) che genera anche i tokens, il cui possesso conferisce ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] più sovente si intraprendevano azioni militari. In occasione delle principali feste veniva proclamata la tregua che aveva una durata di non riescono a confermare.
Allorché il decadimento degli ideali dell'olimpismo si fece più visibile, le accuse ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] capacità e abitudine acquisita dall'uomo come membro di una società".
La cultura non è più, o non è più principalmente, un ideale verso il quale gli individui tendono, bensì ciò che essi hanno acquisito in quanto membri di una società; diventa, in ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...