Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] al ruolo dei papi, e in modo più specifico di Adriano I, respingendo la tesi di quanti li accusavano di aver aperto fronte alla notizia secondo cui i commercianti di Praga chiedevano all’imperatore di non cedere in alcun modo la Lombardia e il Veneto ...
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Vittorio Roda
Scrittore, nato a Milano nel 1785 e ivi morto nel 1873. La pluridecennale frequentazione manzoniana di M. lascia le sue prime tracce all’altezza delle due tragedie, ispirate entrambe alla storia nazionale: Il conte di Carmagnola (1820) e l’Adelchi (1822). Ma è nel Discorso sur alcuni ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia morale e storia, passando per la crisi dell’Illuminismo, le posizioni liberali degli idéologues e ... ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi e dai Barnabiti (1791-1801), il giovane si formò intellettualmente e culturalmente prima a Milano ... ...
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Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, esponente della piccola nobiltà lombarda. Voci diffuse già all’epoca ritenevano però che il padre naturale fosse Giovanni ... ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 69 (2007)
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale Pietro. L'8 marzo fu battezzato, coi nomi di Alessandro Francesco Tommaso Antonio, nella cura di S. Babila. Pochi giorni ... ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito supremo della parabola iniziale del romanzo ... ...
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Emanuela Bufacchi
L’unità della lingua italiana attraverso il romanzo
Vissuto nella grande stagione del romanticismo ottocentesco, Alessandro Manzoni è uno dei nostri più importanti scrittori. Sperimentò vari generi letterari, ma il capolavoro che lo rese celebre fu il romanzo I promessi sposi. Con ... ...
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Cesare Federico Goffis
Il grande scrittore non fu un ammiratore di D. nel senso e nei modi in cui lo furono il Foscolo o gli scrittori del Risorgimento lontani dal M. nella ribellione e negli squilibri romantici. Occorre distinguere anche per i rapporti con D. due diversi momenti manzoniani. Prima ... ...
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Attilio Momigliano
Alessandro M. nacque a Milano il 7 marzo 1785 da Pietro e da Giulia Beccaria. Studiò, non in casa, dove i genitori vivevano in disaccordo, ma nei collegi di Merate e di Lugano, e poi al Longone nella città nativa. Durante l'adolescenza, che cadde nel periodo della rivoluzione francese ... ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] proficua collaborazione con la rivista Cinema, allora diretta da Adriano Baracco, e nel settembre dello stesso anno fu protagonista più potere dell’imperatore […]. Io posso far morire una persona con una sola parola mentre l’imperatore deve dare ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] di Augusta un grande discorso, nel quale sollecitò l'aiuto dell'imperatore contro i Turchi. Nel 1519 andò in Polonia, per procurare appoggi con Pedro de Cordova a Roma come ambasciatore al papa Adriano VI (nelle lettere credenziali del 14 ott. 1522 ...
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BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] Bembo lontano, ma nessuna testimonianza esiste di rapporti diretti con Adriano VI. Nel 1523 il B. era di nuovo a latine. Le prime constano di due parti, ambedue dedicate all'imperatrice Isabella: alle rime in lode di Isabella, a quelle in onore ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] all'Accademia di Venezia e nello stesso anno ebbe dall'imperatore Rodolfo la nomina a cavaliere e il diritto di fregiare composto, come risulta da una lettera di Francesco Visdomini a Adriano Poeti, conservata nella Comunale di Siena, nel 1600, ma ...
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ARCO, Nicolò d'
Gerhard Rill
Nacque nel 1492 o 1493 forse ad Arco dal conte Ulrico e da Susanna, nata contessa Collalto-Credazzo. Studiò all'università di Padova fra il 1511 ed il 1521, nel qual periodo [...] 1515). Scambiò versi con un amico più anziano, il cardinale Adriano Castellesi da Corneto, il quale nel 1512 aveva posto fine Innsbruck ed a Colonia, per chiedere l'intervento dell'imperatore. Ritornato in patria l'anno successivo, visse quasi sempre ...
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Svetonio Tranquillo, Gaio
Erudito e biografo latino (n. intorno al 69 d.C.). Visse a Roma nell’ambiente della corte; amico di Plinio il Giovane, fu da lui raccomandato a Traiano. E già sotto Traiano [...] cariche di segretario a studiis, poi a bibliothecis e infine (sotto Adriano) ab epistulis; dalla sua carica fu però rimosso nel 121 o l’attività letteraria. Schema analogo ebbero le vite degli imperatori, che sono 12 (perciò l’opera è volgarmente ...
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Retore (n. Cirta, Numidia, inizio sec. 2º d. C. - m. 170 circa). È il più notevole rappresentante della cultura pagana del suo secolo; la sua attività è volta pressoché esclusivamente ad esaltare i valori [...] , è il suo unico obiettivo.
Vita e opere
Già famoso sotto Adriano, fu console nel 143 sotto Antonino Pio, che gli affidò l designato al trono, 2 libri di epistole a Marco Aurelio divenuto imperatore, 2 libri di epistole a Lucio Vero; inoltre vi sono ...
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VENERE (Venus)
Giulio Giannelli
Divinità romana; non però, in Roma, molto antica, come dimostra l'assenza del suo nome nell'antico calendario romano e nei più vetusti documenti riferentisi al culto.
Il [...] , secondo ci apprendono i fasti ostiensi, quando questo imperatore volle associati nel nuovo templum Urbis da lui fatto Venere pompeiana (Venus Felix) e della Venere del doppio tempio di Adriano.
Bibl.: L. Preller-H. Jordan, Römische Mythologie, 3ª ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] vuol dire Aretino dall'età di Leone X a quella di Adriano VI e a quella di Clemente VII. La vita dell'Aretino libere; Ternari, con In morte del duca d'Urbino, In laude dell'Imperatore, In gloria di Giulio III, In gloria della regina di Francia e ...
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vagulo
vàgulo (ant. vàgolo) agg. [dal lat. vagŭlus, dim. di vagus «vagante»], letter. raro. – Vagante, che erra qua e là: quest’animula vagula è pur nelle nature più gravi e più violente (D’Annunzio). La parola non è in uso nella lingua ital....
mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba m. del Colosseo; la pesante m. del...