Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della Chiesa ortodossa
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra IX e X secolo, ormai superata l’iconoclastia, [...] attraverso la morte di Cristo. Infatti, è proprio nell’XI secolo che l’abside non accoglie più solo l’Incarnazione, ma anche la trasposizione liturgica della Cena, cioè la Comunione degli Apostoli introdotta nel secondo registro dell’abside, liturgia ...
Leggi Tutto
monofisismo.
Raoul Manselli
-Eresia cristologica emersa nei secoli V e VI in relazione ai dibattiti sulla divinità di Cristo e sui rapporti fra natura divina e umana in Cristo, affermando che Cristo [...] che Cristo non era della nostra stessa sostanza e che comunque le due nature, l'umana e la divina, ben distinte prima dell'incarnazione, si erano unite in lui in maniera tale da divenire in realtà solo una, quella divina.
Come già si è detto il m ...
Leggi Tutto
La secessione della Siria dalla Repubblica araba unita (settembre 1961) amareggiò N., che sembrò accantonare le speranze di un'unità araba: le iniziative ba‛thiste di una nuova unione fra ‛Irāq, Siria [...] una nuova organizzazione politica, la ("Unione socialista araba", definita "il quadro politico generale del lavoro di massa delle forze popolari", incarnazione del "potere del popolo, che è al di sopra di ogni potere e lo orienta in tutti i campi e a ...
Leggi Tutto
GALLINA, Giacinto
Alberto Manzi
Autore drammatico, nato il 31 luglio 1852 a Venezia, dove morì il 13 febbraio 1897. G. fu l'ultimo "poeta scrnturato", perché seguì sempre le compagnie per le quali scriveva [...] è la figura di quel nobilomo Vidal che è passato alla tradizione, e quel tipo di barcaiolo che rimane l'ultima, graziosa incarnazione del gondoliere veneziano. Innamorato del Goldoni, condusse su un episodio della sua vita Il primo passo (1876), e a ...
Leggi Tutto
PACIANO (Pacianus), santo
Alberto Pincherle
Vescovo di Barcellona nella seconda metà del sec. IV, morto in tarda età sotto Teodosio, secondo la notizia di S. Girolamo nel De viris inlustribus, dedicato [...] a P., senza suscitare discussioni. Scritta contro i manichei e i docetisti in genere, l'opera sottolinea bensì la realtà dell'incarnazione, ma è molto imprecisa nel definire i rapporti fra la natura umana e la divina in Gesù Cristo.
Bibl. e Ediz ...
Leggi Tutto
. Forse "il Signore dallo sguardo benigno", più noto e popolare nel Tibet col nome di Padmapāṇi (tib. phyag na pad ma) "che tiene in mano un fior di loto", divide con Mañiuśrī il primato fra i Bodhisattva. [...] huí "Salve, gioiello nel loto! Amen!", la sola preghiera che forse l'uomo del volgo conosca in Mongolia e nel Tibet. Una credenza, che si vuole non più antica del 1439, ravvisa nel Dalai Lama di Lhassa un'incarnazione di Padmapāṇi-Avalokiteśvara. ...
Leggi Tutto
BARISANO da Trani
U. Mende
Fonditore e scultore, attivo tra il 1179 e il 1189 in Italia meridionale, B. è l'autore di tre porte bronzee: quella del duomo di Trani, la porta settentrionale del duomo [...] la porta della chiesa come 'porta del paradiso'. Si tratta della storia della salvezza presentata in un ciclo cristologico (incarnazione, morte e opera di redenzione di Cristo) concentrato in quattro scene che raffigurano la Madre di Dio in trono ...
Leggi Tutto
Vede perfettamente onne salute
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XXVI 10-13), su schema abab abab; cde cde, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime, anche [...] perfettamente). Il sonetto, tuttavia, non insiste sul ‛ miracolo ' di Beatrice, sul suo ‛ apparire ' quasi rivelazione e incarnazione di cose celesti, ma sulla perfezione morale che ella diffonde intorno, soprattutto sulle donne che l'accompagnano e ...
Leggi Tutto
Yahya ibn Adi, Abu Zakariyya ibn Hamid al-Takriti
Yaḥyā ibn ‛Adī, Abū Zakariyyā ibn Ḥamīd al-Takrītī
Traduttore, filosofo e teologo cristiano di origine siriaca (Takrīt 893 - Baghdad 974). Teologo cristiano [...] fī l-tawhīd); le seconde comprendono sia scritti esegetici sia – e sono le più interessanti – scritti teologici (Sulla Trinità; Sull’incarnazione). In genere si può dire che Y.ibn.‛A. testimoni un forte interesse per l’applicazione della filosofia (e ...
Leggi Tutto
I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] e animazione universale. Entro il chiostro, se pur riesce a far tacere i primi dubbî sui dogmi (trinità, incarnazione) contrastanti con le sue sorgenti concezioni, non sa tollerare l'incomprensione di dottrine eretiche; sicché si attira richiami e ...
Leggi Tutto
incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...