UGUCCIONE da Lodi
Giulio BERTONI
Antico poeta lombardo del sec. XIII, che non è ancora stato identificato nei documenti in modo sicuro. Chi vorrebbe riconoscerlo in un console di Lodi, certo "Uguenzonus" [...] , insomma, un'opera di propaganda fuori della Chiesa. Astrae dalla gerarchia ecclesiastica e dal battesimo, non dice nulla dell'Incarnazione e di Maria Vergine. Scrive con convinzione, ma in modo monotono, senza misura e senza alcun pregio d'arte ...
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MARCELLO d'Ancira
Vescovo di questa città, nel sec. IV, prese parte al concilio di Nicea e a quello di Tiro in cui difese sant'Atanasio; il sinodo filoariano di Costantinopoli (335 o 336) lo Condannò [...] e ne deriva mediante un' "estensione" (M. usa il verbo πλαῖυνω) nella creazione, mentre diventa Figlio solo con l'Incarnazione; ma per essere riassorbito dal Padre (onde l'accusa di non riconoscere come infinito il Regno del Figlio). Analogamente lo ...
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Lucifero
Andrea Ciotti
Sotto il nome di L. o Satana, che in lingua ebraica significa " avversario ", o " diavolo ", e in lingua greca è sinonimo di calunniatore, s'intende più frequentemente nella Bibbia [...] al fondo di Cocito (If XXXI 143 'l fondo che divora / Lucifero con Giuda), la rappresentazione di L. quale personaggio che incarna la forza del male e perciò si contrappone a Dio. Per tale contrapposizione, secondo la logica della struttura epica del ...
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escatologia
Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda i destini ultimi [...] tema del trionfo su tutta la Terra dei «santi» (cioè il popolo eletto), che al momento opportuno rovesceranno l’incarnazione storica contingente della potenza distruttiva del male che opera nel mondo, stabilendo un regno che non avrà successori. Nel ...
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La popolazione dello stato himalayano, che ammontava a 1.034.000 ab. nel 1969, ha un tasso d'incremento annuo stimato sul 2% ed è concentrata in prevalenza lungo l'asse est-ovest al centro del paese, in [...] è il nome indiano). Dopo la morte del fondatore si ebbe una deleteria oscillazione nei sistemi di successione: eredità, elezione, incarnazione. Quest'ultima forma ebbe il sopravvento e dalla fine del 17° secolo il B. fu nominalmente retto da un ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] conte Agostino Salina, 8 luglio 1875).
La vicenda, che narra la continua e vana lotta del re di Creta, nefanda incarnazione del male, contro un ossessivo verme che certo personifica il rimorso, ha fatto supporre significati arcani in un'operetta che ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] ‒ Il piacere e l'amore) lo s. del cinema viene guidato da un meneur de jeu (Anton Walbrook) che è l'incarnazione dello s. stesso. La visualizzazione dello s. sullo schermo stesso, come personaggio, si accompagna con artifici di straordinaria eleganza ...
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Poesia latina
Edoardo D'Angelo
L'età sveva può essere definita, per l'Italia meridionale, l'età del trionfo definitivo della latinità, nel suo secolare incontro-scontro con le altre civiltà e lingue [...] un elogio della casa imperiale sveva; un'esaltazione della Natura, e la storia dell'umanità da Adamo fino all'incarnazione di Cristo; la descrizione dei comportamenti e la saggezza politica di chi esercita il potere come podestà comunale.
Quilichino ...
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La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] .
I segni della santità
La storia della santità si articola a partire dall’età tardoantica in una molteplicità di figure, che incarnano nuove forme di vita religiosa: l’asceta; il monaco e l’abate; il sacerdote e il vescovo; i fondatori dei nuovi ...
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GOGGIO (Goggi, Gogio, Gogo), Bartolomeo
Anna Laura Saso
Nato a Ferrara intorno al 1430, fu al servizio del duca Ercole I d'Este. Poche le notizie sulla sua biografia; sappiamo, tuttavia, che intraprese [...] terra in eredità all'uomo. Un altro indizio della nobiltà della donna riposa nella sua superiore bellezza fisica, perfetta incarnazione delle caratteristiche divine. Per il G., il predominio del sesso maschile non può essere giustificato né da passi ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...