istituzionalismo
Stefano Zamagni
Insieme di approcci di studio che mirano a colmare il vuoto che la teoria tradizionale aveva lasciato circa la rilevanza economica delle istituzioni sia economiche (sistema [...] dalla grande depressione (➔), avevano soluzioni da proporre, che il governo adottò. Il pensiero istituzionalista era l’incarnazione dello spirito della frontiera, della capacità pubblica di influenzare positivamente il corso degli eventi.
Il ...
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OPHELANDROS (᾿Οϕέλανδρος)
A. Bisi
Nome di un personaggio itifallico che compare su un cratere mediocorinzio di provenienza cerite, ora al Museo del Louvre (VI sec. a. C.).
Su un lato del vaso sono rappresentati [...] dei personaggi fanno supporre che si tratti di dèmoni di aspetto benefico (salvo Ombrikos, il "portatore di pioggia"), incarnazione degli spiriti vegetali della fertilità, i quali hanno qui mutuato la loro iconografia dai seguaci di Dioniso, giacché ...
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Wang Yangming (noto anche come Wang Shouren)
Wang Yangming
(noto anche come Wang Shouren) Filosofo cinese (n. Yue 1472 - m. 1529). Discendeva da un’antichissima e nobile famiglia, che aveva annoverato [...] (xinliji): tutto è pertanto nella mente, e la stessa mente, qualora interamente libera da qualsiasi inclinazione egoistica, è l’incarnazione del li celeste (tianli) e come tale non è bisognosa di altro. Da ciò discende la dottrina dell’unità di ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] vissero secondo ragione come i profeti e i filosofi greci (Eraclito e Socrate), si è poi manifestato agli uomini nell’incarnazione. Questa concezione del l., che dava un particolare significato a tutta la visione cristiana della storia, si sviluppò ...
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Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] , libero esame dei testi sacri, unità e trinità di Dio, dottrina della degenerazione dell’uomo per la caduta, incarnazione, espiazione, intercessione del Figlio di Dio, giustificazione solo per la fede, opera dello Spirito Santo nella conversione ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Cirillo, si può giungere all'esagerazione opposta a quella di Nestorio: il passo è compiuto da Eutiche, per il quale, dopo l'Incarnazione, c'è nel Cristo una sola natura. Il Tomo di san Leone Magno e il concilio di Calcedonia (451) lo condannano; la ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] finì col risolversi in lamento o in ebbrezza di lagrime. E fu in Francia che il mal du siècle trovò la sua incarnazione nell'enfant du siècle, destinato ad ammalarsi eternamente e sempre più, perché non può trovare il suo posto nel mondo. Dallo ...
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NESTORIO e NESTORIANI
Michelangelo Guidi
. N., patriarca di Costantinopoli dal 428 al 432, morto nel 451 nel suo esilio della Grande Oasi (oggi di Khārga) e le cui dottrine furono condannate dal concilio [...] la portata di questa dottrina v. gesù cristo, XVI, p. 868), che opponendosi a quella puramente morale illumina la realtà dell'Incarnazione e tutela i concetti di redenzione. L'unione delle due nature è invece per la scuola di Antiochia e per Nestorio ...
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Scrittore romeno, nato a Bacău in Moldavia nel 1819 (secondo il Bogdan-Duică); secondo altri, nel 1821. Malsicuri sono anche il mese e il giorno: il 14 giugno (secondo N. Iorga), più probabilmente però [...] gesta eroiche del passato, il vate della nuova rinascita, delle nuove lotte e delle nuove vittorie, in una parola, l'incarnazione poetica del genio nazionale" (N. Iorga, nella rivista Sămănătorul, 1905).
Bibl.: Per le opere e per la bibl. generale ...
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Con e senza λόγος o ἀγών, si adopera grecamente a denotare un discorso in onore di estinti; equivale dunque alla laudatio funebris dei Romani. Negli spiriti però s'identificano epitafio e laudatio solo [...] , ciò che conta qui è lo spirito che vi parla. Pericle è l'oratore designato dalla pubblica legge, è il simbolo e l'incarnazione dell'idea di stato: l'eredità avita importa un obbligo morale, ed ecco che la mente va anzi tutto ai maggiori che prima ...
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incarnazione
incarnazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., incarnatio -onis; v. incarnare]. – 1. In genere, l’atto per cui un essere spirituale, per lo più divino, assume corpo fisico; in partic., nel cristianesimo, l’unione ipostatica, realizzata...
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...