Chitarrista zigano (Liberchies, Belgio, 1910 - Parigi 1953); nel 1934 costituì con St. Grappelly il quintetto dell'Hot club de France, il miglior complesso jazz d'Europa, sciolto poi a causa della guerra [...] e ricostituito nel dopoguerra in più formazioni. Benché privo di cultura musicale, fu considerato il più geniale musicista europeo di jazz. ...
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Sassofonista statunitense (Woodville, Mississippi, 1909 - New York 1959). Dedicatosi dapprima alla batteria e al sassofono contralto, fece parte di numerose orchestre (tra cui quella di C. Basie, 1936-40), [...] e dallo stile originalissimi, anticipatore di una scuola moderna del sassofono, esercitò profonda influenza sugli sviluppi del jazz (be-bop, cool jazz), fornendo un modello a C. Parker. La sua figura è stata rievocata nel film Round midnight (1986 ...
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VAUGHAN, Sarah Lois, detta Sassy
Antonio Lanza
Cantante statunitense di jazz, nata a Newark (New Jersey) il 27 marzo 1924, morta a Hidden Hills (California) il 3 aprile 1990. Compì i primi studi di [...] Ch. Parker, D. Gillespie, T. Dameron, M. Roach e T. Scott. Si affermò come la voce più significativa del nuovo jazz, anche grazie a una fortunata tournée in Inghilterra e in Francia (1951). Negli anni Cinquanta registrò dischi di gran livello, oltre ...
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Compositore, arrangiatore e pianista di jazz, nato a Washington il 29 aprile 1899. Iniziò lo studio del pianoforte a sette anni e nel 1916 apparve per la prima volta in pubblico come interprete di ragtimes. [...] fu ingaggiato al Cotton Club di Harlem. Da allora si è affermato come una delle maggiori personalità del jazz, il cui linguaggio ha arricchito di molteplici effetti armonici e coloriti strumentali. Con varie formazioni si è ripetutamente esibito ...
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GIUFFRE, James Peter, detto Jimmy
Antonio Lanza
Sassofonista, clarinettista e compositore statunitense di jazz, nato a Dallas (Texas) il 26 aprile 1921. Diplomatosi nell'università del Texas (1942), [...] (1958), Seven pieces (1959), The easy way e Ad lib (1959).
Nel 1961 G. formò un nuovo trio con P. Bley, pianista di free jazz bianco, e il bassista St. Swallow, incidendo tra il 1961 e il 1962 Fusion, Thesis e Free fall.
Per dieci anni G. si ritirò ...
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Musicista (n. Bern, Idaho, 1935). Dopo alcune esperienze nel jazz, si accostò alla tecnica seriale (1955-58), e nel 1959 frequentò i corsi di Darmstadt. Legatosi, a partire dal 1960, al movimento Fluxus, [...] iniziò a elaborare, sulla scia delle sperimentazioni di J. Cage, un tipo di ricerca sonora basato su strutture ripetitive, da cui avrebbe avuto origine la minimal music. La sua produzione si configura ...
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Violinista, compositore e musicologo francese (Parigi 1921 - Versailles 2011). Votatosi al jazz nel periodo bellico, negli anni Cinquanta rinunciò all'attività di strumentista per dedicarsi alla composizione [...] gli esperimenti letterarî di J. Joyce. Direttore di riviste specializzate ed esegeta del jazz tra i più originali, ha scritto Hommes et problèmes du jazz (1954) e Les mondes du jazz (1970). Dal 1976 è stato prof. di composizione all'univ. di Harvard ...
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PEPPER, Arthur Edward, detto Art
Antonio Lanza
Altosassofonista e clarinettista statunitense di jazz, nato a Gardena (California) il 1° settembre 1925, morto a Los Angeles il 15 giugno 1982. Esordì [...] . Alla sua arte e alle vicende della sua vita è stato dedicato il film diretto da D. McGlynn Art Pepper: notes from a jazz survivor (1982).
Bibl.: J. McKinney, A. Pepper, in Metronome, 1960; J. Tynan, The return of A. Pepper, in Down beat, 1960; Id ...
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sintetizzatóre Strumento musicale elettronico, usato ampiamente nella musica pop e jazz, costituito da oscillatori che generano suoni di gamma molto ampia (note, timbri di numerosissimi strumenti, rumori [...] strumentali. Automatismi esecutivi quali accompagnamenti ritmici e armonizzazioni secondo predefiniti stilemi di genere (pop, rock, jazz ecc.) o anche dispositivi in grado di rettificare l’imperfetta intonazione di un cantante forniscono ulteriori ...
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Trombonista afroamericano (New York 1904 - San Francisco 1946). Solista del jazz classico, mise a punto con B. Miley lo stile growl nell'orchestra di D. Ellington, in cui suonò dal 1926 fino alla morte. ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).