giòchi, teorìa dei Modello matematico per lo studio delle 'situazioni competitive', in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto 'giocatori', con autonoma [...] indizi e molti esperimenti portano a credere che il comportamento animale sia in genere più razionale di quello umano. JohnMaynardSmith ha sviluppato l’idea di strategia evolutivamente stabile, una variante del concetto di equilibrio di Nash, nell ...
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giochi, teoria dei branca disciplinare che studia il problema della interdipendenza tra i soggetti partecipanti a un gioco, sia esso un negoziato politico, una strategia di mercato o un gioco di società (→ gioco). L’analisi dei comportamenti degli agenti che prendono parte al gioco è detta interazione ... ...
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Domenico Tosato
Sistema teorico che studia il comportamento degli agenti in presenza di interazione strategica, quando cioè il risultato delle azioni di un agente dipende anche dalle decisioni assunte da altri agenti. La teoria assume che gli agenti siano razionali e ragionino in modo strategico, utilizzando ... ...
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Domenico Tosato
Indirizzo di ricerca che studia una particolare categoria di g., che trovano ampia applicazione nello studio di vari problemi di economia industriale, g. di entrata potenziale, modelli di leadership di quantità o di prezzo (➔ Stackelberg, equilibrio di), di segnalazione e di screening ... ...
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Sorta nell’ambito dell’economia, la teoria dei g. trovò i suoi primi sviluppi dalla collaborazione tra il matematico J. von Neumann e l’economista O. Morgenstern (Theory of games and economic behavior, 1944, 1947 ed. completa; trad. it. La teoria dei giochi e del comportamento economico). Nell’ambito ... ...
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Roberto Lucchetti
Ogni essere vivente, quando deve prendere delle decisioni, lo fa sempre in modo interattivo: il risultato delle sue scelte, e quindi la sua soddisfazione, dipendono anche dal comportamento di altri. È esattamente quanto succede nella gran parte dei giochi, nei quali le scelte di un ... ...
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PPierpaolo Battigalli
di Pierpaolo Battigalli
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) campo predicativo della teoria dei giochi; b) cenni storici; c) nota sui riferimenti bibliografici. ▭ 2. Elementi di base della teoria: a) forma estesa e forma strategica; b) conoscenza comune e informazione completa; c) giochi ... ...
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Dario Fürst
1. Introduzione e cenni storici
La teoria dei giochi venne presentata per la prima volta, con questo nome e in modo sufficientemente organico, nel celebre trattato del matematico John von Neumann e dell'economista Oskar Morgenstern dal titolo Theory of games and economic behavior del 1944, ... ...
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Giorgio Dall'Aglio
La t. dei g. è un modello matematico per lo studio delle "situazioni competitive", in cui cioè sono presenti più persone (o gruppi di persone, o organizzazioni) dette appunto "giocatori", con autonoma capacità di decisione e con interessi contrastanti. Tali sono i g. di società (come ... ...
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La grande scienza. Combinatoria
Peter J. Cameron
Combinatoria
Secondo alcuni la combinatoria costituisce soltanto una parte della matematica, secondo altri essa non rappresenta una branca separata, [...] Thom e Christopher Zeeman, che cause continue possono avere effetti discreti. Ullica Segerstråle (2000), parlando di JohnMaynardSmith (un pioniere dell'applicazione della teoria dei giochi a problemi di teoria dell'evoluzione) riferisce che questi ...
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equilibrio di Nash
Roberto Lucchetti
Per studiare le situazioni in cui gli interessi dei giocatori non sempre sono contrapposti, e che sono le più interessanti dal punto di vista delle applicazioni, [...] dopo, riprendendo e ampliando un’idea di Antoine Augustin Cournot, John F. Nash jr ha formalizzato l’idea di gioco non coopera ), e di strategia evolutiva stabile, introdotta da JohnMaynardSmith in contesto biologico. Il concetto di equilibrio di ...
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