Nacque a Saluzzo da Francesco Agostino e da Paola Margherita Giolitti il 26 febbraio 1740. Il padre era tipografo, come tipografo era stato il nonno Giandomenico; la madre, nativa di Cavallermaggiore, [...] principi lo accoglievano nei loro palazzi e ne visitavano l'officina al loro passaggio per Parma. Nella sua 1913; U. Benassi, Il tipografo Giambattista Bodoni e i suoi allievi punzonisti (Gli Amoretti di S. Pancrazio Parmense), in Archivio storico ...
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Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] esige l'uso frequente di alte posizioni o di colpi d'arco eccezionali e il trattamento polifonico dello strumento si mantiene, anch'esso, entro limiti agevoli.
Anche quale tecnico il C. sta tra due epoche: ciò che spiega il grande numero di allievi ...
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Musicista, nato ad Aversa (Napoli), il 17 dicembre 1749, da Francesco Cimarosa, muratore, e da Anna di Francesco, lavandaia. Rimasto orfano del padre a sette anni, fu accolto, nel '61, come figliolo, nel [...] , ripeteva press'a poco le idee dei critici del Settecento. Ma l'Oreste, rimanendo a mezza strada fra il tradizionalismo e il riformismo, era del 1799; tale inno patriottico fu eseguito dagli allievi del Conservatorio di musica il 30 fiorile anno ...
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Nacque in Milano il 22 dicembre 1824. Fece gli studî di matematiche nell'università di Pavia, dove ebbe a maestro Antonio Bordoni, e si laureò nel 1843. Partecipò alle Cinque giornate di Milano. Un suo [...] internazionale quel posto onorevole che, per opera dei grandi allievi del Brioschi (Beltrami, Casorati, Cremona) e dei scuole, e ne accrebbe il numero.
Nel 1863 egli ebbe l'incarico di fondare il Politecnico di Milano, che organizzò sapientemente, ...
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POUSSIN, Nicolas
René Schneider
Pittore, nato a Villers, presso Les Andelys (Normandia) nel 1594, morto a Roma il 19 novembre 1665. Formatosi a les Andelys sotto la guida di Quentin Varin, verso il [...] studiare le arti. Grande lavoratore, lasciò pochi allievi diretti, come il cognato Gaspard Dughet a , 321-30; 1925, II, pp. 73-114; R. Schneider, Des sources ignorées de l'art de P., in Mélanges Bertaux, Parigi 1924; P. du Colombier, Lettres de N. P ...
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WILLAERT, Adrian
Compositore di musica, nato a Bruges nel tardo sec. XV (1480 o '90), morto a Venezia il 7 dicembre 1562. Avviato agli studî di giurisprudenza, li abbandonò per i musicali, ch'egli compì [...] della massa corale in due o più sezioni l'una con l'altra in dialogo e la conseguente presenza di (ivi, Antonio Gardano, 1542), Di A. W. et di Jachet i Salmi appartenenti alli Vesperi per tutte le feste dell'anno... (ivi, id., 1550); I sacri e ...
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Nome della scuola di architettura e arte applicata fondata dall'architetto Walter Gropius nel 1919, é risultante dalla fusione dell'Accademia di belle arti e della Scuola di arti applicate di Weimar. In [...] integrare le diverse attitudini fisiche e psichiche degli allievi. La pedagogia artistica del Bauhaus, in armonia un'architettura o di una qualsiasi suppellettile; e proprio in quanto l'oggetto è immagine di razionalità, induce nella società che lo ...
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LEGRENZI, Giovanni
Gaetano Cesari
Organista e compositore, nato a Clusone (Bergamo) verso il 1625, morto a Venezia il 21 maggio 1690. La carriera artistica del L. s'iniziò a Bergamo, con la nomina a [...] e Sonate a 2 e 3, op. 2 (1655). A Ferrara, il L. risiedette certamente fra il 1657 ed il 1664, giacché le musiche sue venute alla L. seguì il gusto instaurato da C. Monteverdi: usò cioè in chiesa lo stile concertante, e ne offrì esempî a' suoi allievi ...
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SCARPA, Antonio
Pietro Capparoni
Anatomista e chirurgo, nato a Motta di Livenza (Friuli) il 19 maggio 1752, morto a Pavia il 31 ottobre 1832. Datosi alla medicina, studiò a Padova anatomia sotto G.B. [...] volume dei suoi opuscoli. Fece molti e valenti allievi. Amantissimo delle belle arti e pittore egli stesso della scienza, VIII (1927); G. Favaro, A. S. e l'Università di Modena, Modena 1932; L. Münster, A. S., in Progressi di terapia, Bologna 1932, ...
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Incisore, nacque a Firenze nel 1727 da un orefice fiorentino. Nella bottega paterna cominciò ad addestrarsi nel disegno e nella pratica dell'intaglio in rame; ancora adolescente si trasferì a Venezia, [...] doveva forzatamente ricorrere non solo all'aiuto degli allievi ma anche alla collaborazione di artisti che gli prova con una sola tiratura.
Nel 1802 lasciò l'Inghilterra per recarsi a dirigere l'Accademia nazionale di Lisbona. Qui continuò a lavorare ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...