Si ritiene che questo vocabolo derivi da buffa, "burla" o "beffa". Così il Sacchetti (Nov. X): "Quanti sono i trastulli di buffoni e diletti che hanno li signori! Per altro non son detti buffoni, se non [...] suo protettore, e rimase alla corte papale anche durante il pontificato di Adriano VI e di Clemente VII, a servizio dei quali, così diversi da Leone X, dovette indubbiamente trovarsi a disagio. Morì nel dicembre 1531.
Tra i buffoni che rallegrarono ...
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. Fiamminghe, franco-fiamminghe o anche borgognone si dicono quelle scuole che dall'inizio del sec. XV a mezzo il XVI diffusero la loro arte dalle Fiandre e dai Paesi Bassi in tutta l'Europa. Esse raggiunsero [...] Iacotin, ecc.; a Roma, grande estimatore dei fiamminghi fu Leone X.
I nomi dei Fiamminghi di questo periodo tornano nella condizioni poco prosperose in cui la Francia versò sotto Carlo VII (1422-1461) tornarono ad essi vantaggiose, giacché non vi ...
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GLASGOW (A. T., 49-50)
Arthur POHAM
Wallace E. WHITEHOUSE
Città della Scozia, nella contea di Lanark, situata sulla bassa Clyde a 55° 1′ di lat. N. e a 4°15′ di long. O. L'origine del nome di Glasgow [...] - La cattedrale consacrata a S. Mungo (santo del sec. VII) è la meglio conservata fra le cattedrali scozzesi e, benché considerevole. Glasgow fu costituita in città da Guglielmo il Leone nel 1176 e i vescovi conservarono gran parte del potere ...
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. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] riporta integralmente il codice di Corbie, della fine del sec. VII o dei primi dell'VIII. È dunque più probabile che la di mistica, il B. Simone da Cascia, Tommaso di Gesù, Luis de Léon, l'Emmerich. A.V. Müller volle vedere nel beato Simone da Cascia ...
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. Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). [...] . nella battaglia dei Campi Catalaunici. Sidonio (Paneg. Avit., VII, 321-325) enumera: Rugi, Geloni, Gepidi, Reti, , colse l'opportunità che gli offriva il messaggio del pontefice Leone in nome di Dio, concluse una pace onorevole e ritornò al ...
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La parola significa per sé stessa soltanto "raccolta di antifone"; ma con questo nome si chiama oggi nella liturgia romana quel libro, per la liturgia corale, che contiene i canti per l'officium chori. [...] 62-176) può, nel suo nucleo, essere attribuito al sec. VII. Il suo diretto modello manoscritto proviene dall'abbazia di S. Pietro benedettini di Solesmes trionfarono, fino ad ottenere da Leone XIII un incoraggiamento ufficiale (breve Nos quidem del ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] , VI, de elect.); così il concilio Laterano del 1514 nella sua sess. 9; così anche Leone X nel concordato con Francesco I del 1516. Il concilio di Trento, mentre rinnovò (sess. VII, de ref., c. 4) il tante volte emanato divieto del cumulo di benefici ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] bassorilievo o amuleto di Lamashtu; questa ha il corpo di uomo, la testa di leone, le gambe di uccello di rapina, con in mano due serpenti e attaccati fede per combatterli (cfr. Erma, Past., Mand. VII, 2), come pure nell'efficacia dei riti esteriori, ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] da fonti private; sulle quali cfr. Hefele-Leclercq, Histoire des conciles, VII, Parigi 1916, p. 956 segg. Sulle vicende del concilio e Robertus Creyghton, L'aia 1660, opera confutata da Leone Allacci, In Rob Creygtoni apparatum versionem et notas ...
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Ornamento, come dice il vocabolo, del braccio, e precisamente dell'omero, dell'avambraccio, del polso, ma anche della caviglia (periscelide).
Etnologia. - L'uso di braccialetti è molto diffuso nei popoli [...] le estremità terminanti in due teste d'animali (serpente, capro, leone, ecc.), d'origine assira, ma che si ripete attraverso l' dove crebbero e fiorirono le colonie greche, a cominciare dal sec. VII a. C., hanno dato la più ricca messe di questi ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce m. nelle materie letterarie che in quelle...
pontificare
(ant. ponteficare) v. intr. [dal lat. mediev. pontificare «assumere o esercitare l’ufficio di papa, o di vescovo», der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»; l’uso fig. dal fr. pontifier] (io pontìfico, tu pontìfichi, ecc.; aus. avere)....