La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] dal numero ancora maggiore di traduzioni sia dal greco sia dall'arabo che si ebbe nel corso del XII sec. e poi ancora rischiano di restare marginali se non si utilizza anche la letteratura filosofica in lingua volgare. Nei primi capitoli de Li livres ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] con spostamento dell’accento), ma anche ➔ arabismi, desunti dalle traduzioni scientifiche latine, come alchìmia ), Farinata e Cavalcante, in Id., Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, con un saggio introduttivo di A. Roncaglia, Torino, ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] di conio romantico (La vergine e l'amante. Romanza araba; Il giovane crociato), quasi esercitazioni di scuola rivelatrici della , Milano 2003, pp. 145-158. Tra le storie della letteratura: Poeti minori dell'Ottocento, a cura di L. Baldacci, Milano ...
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GIACOMO (Iacopo) da Lentini
Fabio De Propris
Detto il Notaro per antonomasia, nacque a Lentini, nella Sicilia orientale (cfr. Poesie, ed. Antonelli, II, v. 63; XII, v. 54; Dubbie, 1, v. 24), probabilmente [...] trovare la fonte indigena, provenzale o addirittura araba di questa fortunata forma metrica, un insieme Bologna 1982, pp. 123-157; A. Roncaglia, Le corti medievali, in Letteratura italiana (Einaudi), I, Il letterato e le istituzioni, Torino 1982, pp. ...
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BARBIERI, Giovanni Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Modena nel 1519 da famiglia di piccola borghesia notarile: il padre ser Bartolommeo Barbieri di Castelnuovo era amministratore di alcuni feudi del [...] B.) e attraverso una notevole disamina dei contatti storici arabo-romanzi in Spagna. Segue un disegno di storia letteraria , II, pp. 811 e 816; D'Arco S. Avalle, La letteratura mediev. in lingua d'oc nella sua tradizione manoscritta, Torino 1961, pp ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] medievale, di derivazione greca e latina, ma anche araba, come nel caso dei termini dell’anatomia (come Testo critico).
Vecce, Carlo (1993), Scritti di Leonardo da Vinci, in Letteratura Italiana. Le opere, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, ...
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fiaba
Ermanno Detti
Racconto popolare fantastico
Le fiabe hanno origini antichissime e narrano vicende di esseri umani e di esseri soprannaturali. Nelle fiabe compaiono orchi, streghe, maghi, fate, [...] narrando. La più antica raccolta di fiabe vere e proprie è quella araba delle Mille e una notte: a un primo nucleo di fiabe indiane, e modificarle.
Alcune grandi opere, divenute classici di letteratura per ragazzi, sono vere e proprie fiabe d'autore ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] fatto largo spazio alle lingue nazionali), e di una mai abbandonata letteratura (per es. i Carmina di G. Pascoli). Ma più , e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo insieme rappresenta ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] factus: cfr. lomb. fač, fr. fait).
Letteratura
La parte più interessante della letteratura p. medievale, che è più esatto chiamare occitanica con un tipo di componimento della lirica araba, lo zagial, in arabo-andaluso volgare, che presenta un numero ...
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Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] la novellistica orientale, soprattutto attraverso la produzione araba, esercitò sulla n. europea dal Medioevo in schizzo di una situazione curiosa; già presente alle origini della letteratura italiana con il Novellino (13° sec.), fu poi coltivato da ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni di stato, e poi qualsiasi pubblico ufficio...