(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] di una grecizzazione di G., fatto semmai molto tardivo e limitato sempre al piano della letteratura.
In presenza di Prisco. In età imperiale le divinità supreme maschili in genere e quelle di natura celeste in particolare, che erano alla testa del ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] di un’autonoma tradizione letteraria macedone (già rivendicata fin dagli inizi del 19° sec.) il cui patrimonio veniva in genere guerra civile iugoslava (1991), lo sviluppo di una letteratura macedone di lingua albanese, il cui più eminente ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] l’uomo dalla morte (Gen. 2, 9). Si presenta a volte come una vite o una palma; nell’iconografia cristiana è spesso identificato con la croce di Cristo.
Albero wāq wāq
A. favoloso della letteratura araba di ‘meraviglie’, la cui caratteristica ...
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Secondo l’accezione originaria, ciò che è inviolabile in quanto protetto da una sanzione: gli ambasciatori, i tribuni della plebe, le mura, le porte; quindi, in genere, tutto ciò che, consacrato da una [...] nell’arte sacra, sviluppato a partire dall’ampia letteratura medievale sui primi secoli delle persecuzioni dei cristiani. In tali figurazioni si illustra spesso la capacità dei martiri di sopravvivere a torture mortali: si configurano così le ...
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- Processo afferente la sociologia urbana, che può comprendere la riqualificazione e il mutamento fisico e della composizione sociale di aree urbane marginali, con conseguenze spesso non egualitarie sul [...] letteratura specifica del settore ha più volte sottolineato la relazione tra g. e la creazione dei cosiddetti “distretti creativi”, aree colonizzate da artisti, gallerie e musei che attirano l’interesse di bar, ristoranti e didi questo genere. ...
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Commediografo e architetto (Londra 1664 - ivi 1726). Dopo un esordio nel teatro con la realizzazione di commedie dotate di un senso sicuro dell'effetto scenico e di carica satirica, ma che furono oggetto [...] .
Vita e opere
Di famiglia agiata, la sua educazione non fu particolarmente indirizzata alla letteratura o all'architettura, in genere adattate da testi francesi (The country house, 1702; The confederacy, 1705), iniziò la sua attività di architetto ...
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Arte e architettura
Composizione inconsueta, fantasiosa, bizzarra. Sottraendosi all’imitazione naturalistica e a regole compositive canoniche, si configura per la sua contrapposizione alle poetiche del [...] e del razionalismo illuministico. Anche se il termine ricorre nella letteratura artistica del 16° sec. (con riferimento al gotico e, soprattutto, alle grottesche), si può parlare propriamente di c. solo nel manierismo, nel barocco e nel rococò, sia ...
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Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; [...] e vivace senso del colore, affrontò temi tratti dalla letteratura e dalla realtà, privilegiando il genere amoroso e il paesaggio: frammenti di affreschi della facciata delle Beccherie di Modena (1537) e affreschi con scene dell'Eneide della ...
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Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il [...] concetto di B. passarono all’arredamento, alla pittura, alla vita in genere. In pittura si avrà il passaggio a generi documentari o narrativi, al ritratto, alla scena piccolo-borghese.
Nell’arredamento lo stile B. è il risultato della ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] e tessuti (3600 imprese con 12 mila addetti, ecc.), e in genere degli addetti al commercio al minuto, più diffuso qui che in campo dell'arte. Il fervore per la letteratura dialettale, in cui non sdegnava di esercitarsi la nobiltà (conti G. Giulini, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...