Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] pubblici a Roma. Se si vaglia la produzione di bandi, altro generedi testo per il quale l’intelligibilità da parte cortigiana, «Rassegna della letteratura italiana» 64, pp. 446-469.
Migliorini, Bruno & Folena, Gianfranco (a cura di) (1952), Testi ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] genere letterario (favola, racconto breve, aneddoto) in una misura comunicativa popolare, dotandola perciò di a cura di O. Gregorio, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura.
Lazzerini, Lucia (1971), Per Latinos grossos, «Studi di filologia italiana» ...
Leggi Tutto
L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] provengono da volgarizzamenti, vale a dire il genere più tendente all’uso latineggiante. Solo in di Federico de Roberto, a cura di G. Giudice, Torino, UTET. Edizioni E/O.
De Sanctis, Francesco (1991), Storia della letteratura italiana, introduzione di ...
Leggi Tutto
Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] , ecc. Si capisce dunque che, al di sotto della letteratura scientifica di livello alto che si esprimeva in latino, campo ambiente? ed in conseguenza non venite voi a sapere in genere, che ogni corpo lucido si mostra più chiaro quanto l’ambiente è ...
Leggi Tutto
In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] prevalente.
I nomi di questi rimatori nati in Toscana sono in genere meno celebri di quelli dei predecessori e Giuseppina (2009), Gli autografi del Notaro, «L’ellisse. Studi storici diletteratura italiana» 4, pp. 9-42 e tavv. I-IX.
Coluccia Rosario ...
Leggi Tutto
I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] vocalico, in generedi grado di apertura intermedio tra i due segmenti di partenza e di durata comparabile o poco superiore a quella di una vocale atona verifica nel romanesco e che è noto in letteratura come Lex Porena (➔ laziali, dialetti), vale a ...
Leggi Tutto
Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] dimostrazione della fonematicità di questi elementi (Mioni 2001: 180). Le coppie minime e semiminime citate nella letteratura (ad es. [a-jwɔ-la], così come in voci in genere etichettate dalla lessicografia come antiquate (ramaiuolo, fumaiuola).
In ...
Leggi Tutto
Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] intonativo).
Per i parlanti la nozione di accento è generalmente intuitiva, tanto che, in genere, non si ha difficoltà a indicare posizioni di prominenza metrica: nella letteratura scientifica questi toni associati ai punti di prominenza maggiore ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] sempre a Torino, nell'allora Istituto pareggiato di magistero, l'incarico di lingua e letteratura tedesca).
I primi studi già ricordati, e
Lavori del genere rafforzarono nel B. quell'atteggiamento critico nei confronti dei metodi di studio dominanti ...
Leggi Tutto
Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] iniziale consonantica, alternante con pel, pei), mantenuti in ogni generedi scrittura, con qualche infrazione più frequente negli usi epistolari: per
Le parole sono dunque più adatte alla letteratura (soprattutto alla lingua poetica) che i termini ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...