Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] modi diversi. Queste diverse realizzazioni in genere sono la conseguenza di fatti indotti automaticamente dal contesto: ad basso dello stesso tono in posizione precedente. Nella letteratura scientifica il fenomeno è anche noto come downstep.
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] ) e quelle ‘a testa finale’ (a destra). L’italiano è in genere una lingua a testa iniziale, dato che la testa del sintagma sta per chiaro e stabile: perciò, nella letteratura linguistica moderna lo si trova meno spesso di un tempo, anche se non s ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] , a parte l’esclusiva implicita senza stupirmi) è in funzione di una prosa orientata in direzione poetica: dunque verso un genere testuale che, nella letteratura contemporanea, si concentra su parole e suoni, deprimendo i rapporti sintattici ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] , pur avendo alle spalle una rispettabile tradizione diletteratura e di musica popolari, negli ultimi decenni del 20° si parla una lingua diversa. Curiosamente, in un caso del genere non è la preponderanza numerica a prevalere, ma l’imperfetta ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di uso del dialetto, in genere riservato alle battute di dialogo dei personaggi popolari, si possono citare i lombardismi di letterario nella scuola dell’Ottocento. Antologie e manuali diletteratura italiana, a cura di R. Cremante & S. Santucci, ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] del messaggio. Si è parlato, in casi del genere, di latino rustico o iuxta rusticitatem, cioè tale da 1°, pp. 139-227.
Petrucci, Armando (1983), Il libro manoscritto, in Letteratura italiana, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 1982-1992, 15 ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] significato recondito: nulla del genere nel trattatello di Dante. Analogo l’impianto del De rerum naturis di Rabano Mauro, dove, nel non gli è possibile immaginare la fondazione di una nuova letteratura in volgare senza risolvere preliminarmente i ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] Nella letteratura, specialmente tipologica, sono stati fatti numerosi tentativi di definire le classi di parole degli elementi lessicali che riempiono le posizioni argomentali, ma è in genere assegnato dal verbo: per es., il bambino è agente in il ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] da tempo invalso nel napoletano letterario, con l’eccezione di -i, resa in genere con -e (come in luonghe «lunghi»; cfr. Bove riassumere, anche per sommi capi, le vicende di una delle letterature dialettali ‘riflesse’ più ricche e differenziate, ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] e il provenzale, volgari anch’essi, ma di prestigio, sostenuti da una letteratura che si è da tempo imposta come un genere. Si vedano per es. le Ricordanze di Matteo di Niccolò Corsini, scritte fra il 1362 e il 1375:
Questo libro è di Matteo di ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...