Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] nuove (come il movimento di Giustizia e libertà): tra i principali esponenti di quello che i fascisti definirono politico, la manifestazione maggiormente significativa di questo indirizzo dipensiero è stata l'affermazione del presidente ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] i paesi del continente europeo più aperti a nuove correnti dipensiero, fino a culminare, in Francia, quindici anni dopo sociale e la libertà cristiana della persona (art.1); concepisce la Spagna come un gigantesco sindacato di produttori, e propugna ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle è variamente incontrata con l'elaborazione dipensierodi alcuni intellettuali e gruppi sia della sinistra sia di tradizione cattolica, come G. La ...
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VITTORIO AMEDEO II duca di Savoia, re di Sicilia, re di Sardegna
Carlo Morandi
Nato a Torino il 14 maggio 1666, morto a Rivoli il 31 ottobre 1732. Aveva nove anni alla morte del padre Carlo Emanuele [...] e una limitazione dell'istituto del fedecommesso. Nel campo della cultura, pur adottando misure restrittive della libertàdi stampa e dipensiero, V. A. II non esitò a combattere il monopolio ecclesiastico dell'insegnamento, promovendo l'apertura ...
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GORBAČËV, Michail Sergeevič
Adriano Guerra
Uomo politico sovietico, nato a Privol'noe (distretto di Krasnogvardejsk, regione di Stavropol') il 2 marzo 1931 da una famiglia contadina. Conseguita nel [...] e ai risultati conseguiti (col riconoscimento, sia pure soltanto parziale, della libertàdi stampa e di associazione, la riabilitazione di N. I. Bucharin e di numerose altre vittime dello stalinismo, la nuova legge elettorale che seppure entro ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Nikšič (Kolašin) il 12 giugno 1911 da una famiglia della piccola nobiltà montenegrina. Entrato nel Partito comunista iugoslavo (1932) durante gli studi all'università [...] ) attaccò lo ždanovismo in nome della libertàdi critica e di espressione artistica: pretendere che gl'intellettuali 1957 (tr. it., Bologna 19685), il maggior documento del suo pensiero, dove la "nuova classe", cioè la burocrazia politica nata per ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] compiuta. Essa imponeva al filosofo-storico di adeguare il suo pensiero e di cogliere i suoi problemi in una realtà di storiografia puramente economica e di storiografia etico-politica, nell'idea della storia come storia della libertà e della libertà ...
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Storico, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Partecipò alle Cinque giornate di Milano; repubblicano e federalista, dovette però cedere il campo ai moderati filo-piemontesi [...] ai lavori parlamentari per non prestare giuramento.
Pensiero e opere
Scolaro e continuatore di G. D. Romagnosi, il C. sul tema dell'autogoverno, garanzia e fonte di dignità, di civiltà, dilibertà concreta, "filo ideale" per comprendere la ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] di politica aperta alle esigenze moderne e innovatrici. Fu suo merito l'apertura agli studiosi degli archivî vaticani (1881).
Opere e pensiero indicare poi la concezione cattolica dello stato e della libertà (encicliche Immortale Dei, 1º nov. 1885, e ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] e dell'elevazione di Roma a capitale. Il pensiero politico di G., al di là dei Libertà cattolica" (1924); Epistolario (ed. naz., 11 voll., 1927-37). È in corso (dal 1938) l'ed. naz. delle sue opere, a cura dell'Istituto di studî filosofici di ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...