CASTELLO (Castilho), Abramo Isacco
Fausto Parente
Nacque ad Ancona nel 1726 da Giuseppe. All’età di tredici anni venne inviato a Livorno ove trovò occupazione nella lavorazione e nel commercio del corallo. [...] , ecc.), i suoi componimenti sono o satirici o gnomici. Il verso è vario: terzine, quartine, sestine e ottave; la lingua, un ebraico biblico quasi puro.
Estratti di una sua opera halakica inedita, Siyaḥ Abrāhām [La meditazione di Abramo], sono stati ...
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MORPURGO, Salomone
Silva Bon
– Nacque a Trieste il 17 novembre 1860, da genitori entrambi nativi di Trieste, Giacomo di professione banchiere (nato nel 1812 da Menasse e Regina Morpurgo) e Vittoria [...] Salomone Vitta e Salomone Levi Mondolfo. Il ceppo ebraico askenazita della famiglia Morpurgo, originario da Marburg fuori di Firenze, compresa la Commissione per i testi di lingua e socio onorario della Deputazione di storia patria per le Venezie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla musica del Vicino Oriente antico
Luca Marconi e Eleonora Rocconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’indagine filogenetica [...] dell’interpretazione letterale del termine greco psalterion che, nella versione in lingua greca dei Settanta, traduce di frequente l’originale parola ebraica). Le civiltà qui trattate si presentano però particolarmente rilevanti, necessitando di ...
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ELIA, Enrico
Bruno Maier
Nacque a Trieste il 26 maggio 1891 da Alberto e da Ersilia Fano, entrambi d'origine ebraica. Il padre si suicidò quando l'E. era ancora bambino; la madre negli ultimi anni del [...] delle evidenti tracce sulla lingua da lui adoperata nei suoi scritti: una lingua resa incerta, impacciata si ritrova spesso nelle sue pagine. Anche la mentalità e la cultura ebraica sono familiari all'E.: si pensi, per esempio, al passo della lettera ...
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Vedi ISRAELE dell'anno: 1961 - 1995
ISRAELE
W. G. Dever
Musei e Istituzioni. - Il museo archeologico nazionale di I. resta sempre il «Museo di Israele» di Gerusalemme (v. s 1970, p. 351). Aperto al [...] ; gli archeologi, infine, sono sempre più stimolati a pubblicare sia in ebraico che in inglese o in altre lingue europee. Fra le principali riviste in lingua non ebraica ricordiamo l'Israel Exploration Journal, il Tel Aviv e la serie monografica ...
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SEGRE, Vittorio Dan
Giovanni Scirocco
– Nacque a Rivoli (Torino) il 4 dicembre 1922 da Arturo e da Enrica Momigliano, detta Tina.
Come sappiamo dai suoi stessi libri autobiografici, Segre nacque in [...] si arruolò nell’esercito britannico, lavorando alle stazioni radio in lingua italiana di Gerusalemme e del Cairo. Nel 1944 tornò in Italia al seguito della Brigata ebraica, completando successivamente i propri studi con la laurea in giurisprudenza ...
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BIRAGHI, Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vignate presso Cernusco sul Naviglio (Milano), da Francesco e da Maria Fino, il 2 nov. 1801, entrò nel 1810 nel seminario di S. Pietro Martire a Seveso. Ordinato [...] ebbe l'incarico di direttore spirituale nel seminario arcivescovile di Milano. Mentre approfondiva la conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico e lo studio dell'archeologia sacra, il B. fu attratto dal problema dell'educazione: in particolare ...
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SISTI, Gennaro
Alessandro Catastini
Nacque a Melfi nel 1700.
Studiò presso il seminario arcivescovile della città natale sotto la guida del canonico Alessio Simmaco Mazzocchi. Attorno al 1742 ottenne [...] , nei brevi tratteggi biografici di Sisti.
Fu autore di nove monografie, in massima parte dedicate allo studio delle lingueebraica e greca.
La Epitome Hebraicae linguae (1741) risente di una conformità sin troppo stretta alla Epitome grammaticae ...
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BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] e amore sacramentato si danno giustamente la mano. La lingua del poema non è il vernacolo romanesco (del resto questo poema gioioso… mantenga lo stesso dialetto della plebe romana ed ebraica, gli stessi usi ed abitudini che vediamo a' nostri giorni ...
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Michele Scotto
Cesare Vasoli
Filosofo e astrologo (nato in Scozia nella seconda metà del sec. XII, morto prima del 1236). È ricordato da D. in If XX 116 (Quell'altro che ne' fianchi è così poco, / Michele [...] scrivesse ancora al Langton di riservare un beneficio allo Scotto che il pontefice dichiarava ugualmente dotto nella lingua latina e in quella ebraica e greca.
È stato supposto che questo insistente favore da parte dei pontefici e della curia romana ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.