Pittore (Canale, Serino, 1657 - Barra, Napoli, 1747). Allievo di suo padre Angelo, nel 1674 si trasferì a Napoli dove studiò con F. De Maria. Determinante per la sua formazione fu la lezione di L. Giordano, [...] ). I contatti con l'ambiente romano classicista e marattesco condussero S. alla ricerca di un maggiore equilibrio formale e a un linguaggio talvolta venato di accenti accademici; tra le opere migliori di questo periodo è la Cacciata di Eliodoro (1725 ...
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Pittrice (Berlino 1877 - Murnau 1962). Studiò presso l'accademia di Düsseldorf e soggiornò negli USA; nel 1901 fu a Monaco allieva e compagna di V. Kandinskij, con il quale (1903-08) viaggiò attraverso [...] , con il quale condivise la propria ricerca di sintesi formale e cromatica. Membro dal 1911 del Blaue Reiter, predilesse il contenuto emotivo della raffigurazione, il recupero del linguaggio pittorico popolare. Nel 1957 donò alla Städtische Galerie ...
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Scrittore messicano (Città di Messico 1940 - Bloomington, Indiana, 2015). Il suo primo romanzo, Gazapo (1965), si iscrive nell'ambito del movimento detto de la Onda che, con linguaggio non letterario e [...] si proponeva di descrivere il mondo giovanile messicano e i suoi conflitti. L'attenzione alla realtà e la sperimentazione formale caratterizzano anche i suoi romanzi successivi (Obsesivos días circulares, 1969; La princesa del palacio de hierro, 1974 ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] rettorica, assai famose in quel tempo; e di questo studio formale e dell'amore pei classici latini durò per tutta la a gente di studio, e poteva e doveva quindi essere scritto nel linguaggio della scuola. Ne fu steso il primo libro e buona parte del ...
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SCUOLA
Aldo Lo Schiavo
(XXXI, p. 249; App. I, p. 997; II, II, p. 801; III, II, p. 685; IV, III, p. 294)
Nel quindicennio compreso tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta, i problemi dell'istruzione [...] (i metodi globali, la pedagogia del risveglio, i linguaggi differenziati) e di riscoprire l'efficacia dei metodi tradizionali , avvenuto al di fuori della costrizione dell'obbligo formale d'istruzione. È da presumere che un prolungamento dell ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] come un principio a priori trascendentale di natura esclusivamente formale, ma proprio come una realtà vincolante sul piano , ed. C.W. Gowans, New York 1987.
R. Mancini, Linguaggio e etica. La semiotica trascendentale di Karl Otto Apel, Genova 1988;
S ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] cioè la definizione della cosiddetta "funzione poetica" (in linea con la teoria delle funzioni del linguaggio risalente a K. Bühler, ai praghesi, agli stessi formalisti russi): non più quindi della poesia in quanto per es. classe di certi oggetti che ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] neolatini. Tra i Germani, soltanto gli Alemanni conservarono il loro linguaggio e l'imposero in quasi tutta l'Alsazia e nel autonomia. Le elezioni municipali si ridussero a una pura formalità, finché l'editto del 1692 trasformò la carica di sindaco ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] proprio pensiero, sono tutte forme, al pari del linguaggio parlato, efficacissime di educazione estetica. In Francia, in per cui si attribuisce allo stato il compito di creazione formale e di organizzazione di tale materia: onde sorgono negli stati ...
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STATISTICA
Pietro Muliere
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 506; App. I, p. 1018; IV, III, p. 447)
''Statistica'' è un termine con un significato amplissimo sia per la varietà delle applicazioni sia per le [...] Gran parte del pensiero scientifico ne adotta il linguaggio e le proposte metodologiche. Le definizioni che vengono varianza e se le variazioni periodiche sono state rimosse. Formalmente una serie storica è detta ''strettamente stazionaria'' se la ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...