Stato
Francesco Riccobono
Termine e nozione
La lessicografia registra concordemente l'uso del termine Stato, nel linguaggio ordinario, per indicare l'organizzazione politica e giuridica di una comunità [...] .
Lo S. costituzionale di diritto risponde alla caduta di efficacia dello S. di diritto, sostituendo il principio di legalità formale con il principio di legalità sostanziale, che sottopone i contenuti legislativi e, a maggior ragione, i contenuti di ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] per i quali ogni minima variazione volumetrica o formale di realtà architettoniche già esistenti costituiva un quanto sia stato fatto moltissimo al fine di arricchire il linguaggio teatrale con elementi di provenienza diversa, molto sembra ancora ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] indívidui. I rimanenti 38 milioni rientrano, per il linguaggio, nella grande famiglia sino-tibetana e si accordano , occorre non dimenticare che tale continuità è sostanziale, e non formale; che anzi, per quanto riguarda l'aspetto esterno, l'avvento ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] aria, fuoco, più la terra, e vi aggiunge il principio formale dell'amicizia e dell'odio. I principî sono secondo la sua il suo tesoro: l'universale fantastico ch'è poesia, linguaggio, mito. E in quest'universale fantastico egli trova la base ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] dubbio anche abile giurista, chiese ed ebbe dal popolo formale mandato di rinnovare la legislazione del paese. Accanto a meno buona, delle leggi del re Magnus nel nuovo linguaggio dei funzionarî danesi-norvegesi. Furono tolti i vecchi capitoli ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] ducato passò al re Filippo II, ossia alla Spagna. Se, formalmente, il ducato mantiene la sua fisionomia autonoma, ormai è di fatto Como, di principato per Pavia, ecc. Già nel linguaggio ufficiale si fa strada il termine "provincia" contrapponendolo a ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] e bizzarri, gli si avvicinano per certa affinità non solo formale, ma anche spirituale. Intanto però la scuola fiorentina esce dal sulla città ch'è "la terra promessa" del nostro linguaggio. La storia dei predominî letterarî e linguistici, ai quali ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] di molti casi.
15. Segni particolari, atti a rendere il linguaggio più spedito, furono usati fin dai tempi più antichi, e già generali e loro potenze.
Sciogliendosi poi dall'eccessivo formalismo de' suoi predecessori, lo Stifel mostrò come ...
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LOMBARDIA (A. T., 17-18-19; 24-25-26)
Luigi SORRENTO
Ettore ROTA
Giuseppe CARACI Raffaele CORSO Giulio BERTONI * Ugo ANTONIELLI Paolo D'ANCONA
Situazione, limiti, estensione. - Regione storica [...] Ossola) o su carri; la richiesta della fanciulla mediante linguaggio figurato; il rito della falsa sposa (Valtellina); l'impagliata Nazaro di Milano e costruisce un edificio di assoluta severità formale; Giovanni Battaggio da Lodi inizia in patria S. ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] ci ha lasciato, attestano nello sconnesso balbettar del linguaggio lo stato miserando della cultura latina. Degna letteratura quella poesia è, nell'abbondanza, la varietà sostanziale e formale. Vi sono elegie, epistole, epigrammi, satire, contrasti, ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...