GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
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È il nome generico dato alla maggiore [...] clan esisteva ancora alla fine del sec. XVIII, e il linguaggio gaelico è ancora parlato da molte persone, il Buchan, la , seguito dall'anno della sua andata in vigore.
Alla legge formale vera e propria si aggiunge il decreto reale (order in Council ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] pubblicazioni nel maggio 1851, subito dopo l'abolizione formale dello statuto toscano e con una dichiarazione di protesta ; organo dei dissenters, era redatto con grande violenza di linguaggio da un gruppo di collaboratori, che fu definito "the ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] di b. c. che avevano già ottenuto un riconoscimento formale "come testimonianze materiali aventi valore di civiltà" nella Relazione Ridolfi, Milano 1992.
M. Gianni, HTML: un linguaggio standard per i sistemi ipermediali, in Bollettino d'informazioni ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
*
Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] era la spiaggia (plaia) di S. Leonardo, divenuta nel linguaggio del volgo Chiaia.
Divenuta capitale del Regno con la conquista del traffico marittimo, specie con la Provenza; ripristino formale degli ordinamenti dei tempi normanni e quindi del " ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] notevole come gli Abissini abbiano finito col riconoscere formalmente la religione islamica fra gli staterelli Galla del SO lago; mentre i Bambala di Amar Burgi sembrano avvalersi di un linguaggio di transizione fra il galla e il sidama, come (a ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] all'azione dell'esprit filosofico. Un'estrema libertà di linguaggio e di critica caratterizza la vita di corte nel primo ritraeva la possibilità del gravame, dall'altro l'esistenza formale della sentenza in mancanza di gravame. I primi statuti che ...
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Notazioni adottate in questo articolo:
A × B denoterà il prodotto scalare di due vettori.
A ⋀ B denoterà il prodotto vettoriale di due vettori.
Se R è un vettore di componenti X, Y, Z, il simbolo div. [...] egli diede il nome di "potenziale mutuo" dei due circuiti: nel linguaggio nostro, non è un potenziale, ma ha le dimensioni d'una punti di vista nuovi; oltre a molti cambiamenti formali che si collegano intimamente alla nuova concezione teorica. ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] parte architettonicamente organica e integrata. Oggi, come allora, l'integrazione sotto il profilo del linguaggio del componente formalmente autonomo è conseguente al livello di cultura architettonica in cui operano rispettivamente il designer del ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] talvolta viene chiamato il clero musulmano nel linguaggio amministrativo d'alcune colonie europee è settentrionale (il Maghrib), fino allora imbevuta del più rigido e gretto formalismo, il ṣūfismo non solo fu accolto, ma anche esposto normalmente ( ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] sempre, secondo le regole del cerimoniale, un linguaggio dubitativo, mai affermazione categorica di aver visto o ad Oppiano (v.). Ma sia dalla molto minor perfezione formale del poemetto cinegetico, sia da un'esplicita dichiarazione dell'autore ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...