PERIODICI (XXVI, p. 756; App. II, 11, p. 520)
Nicola Tranfaglia
Negli ultimi trent'anni le riviste di cultura hanno rappresentato in Italia un punto d'osservazione non secondario né marginale per seguire [...] in modo completo e, a volte, evadendo, in maniera più formale che sostanziale, dai problemi del proprio tempo) o di riviste duplice, giacché riguardava i contenuti ma anche le forme. Il linguaggio era non di rado diretto ed efficace, privo di orpelli ...
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Conservazione e restauro
"Restaurare significa conservare. Si restaura tutto ciò che non è stato conservato e protetto". Con questa affermazione, alla fine del 20° sec., G. Urbani, allora direttore dell'Istituto [...] seconda finisce per dipendere troppo da soggettivi e mutevoli aspetti formali e artistici. La crisi di qualsiasi sistema di valori, essere conservate, proprio per avere subito, nel linguaggio scientifico italiano e più generalmente neolatino, un ...
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HÄNDEL, Georg Friedrich
Fernando Liuzzi
Musicista, nato a Halle sulla Saale il 23 febbraio 1685, quattro settimane avanti il suo grande emulo J. S. Bach. La famiglia apparteneva alla modesta borghesia [...] porgere insomma immagini di vita eroica e poetica in un linguaggio accessibile a tutti, suadente e affascinante per tutti. di più lo stile obbligato dell'opera, la sua semplicità formale, l'armatura leggiera della sua tecnica ponevano dei limiti all' ...
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RENDITA
Renzo FUBINI
Giulio VENZI
. L'espressione "rendita" (fr. rente; sp. renta; ted. Rente; ingl. rent) ha assunto spesso nel linguaggio tecnico degli economisti significati diversi da quello generico, [...] che prevale nel linguaggio comune. Per quest'ultimo rendita e reddito sono espressioni equivalenti oppure, talora, rendita è , per lo più, un'importanza quasi trascurabile, prevalentemente formale. Molte discussioni sono basate su equivoci: non ne è ...
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TERTULLIANO, Quinto Settimio Florenzio
Mario Niccoli
Apologista e scrittore cristiano. Le scarne e malcerte notizie che la tradizione cristiana ci ha trasmesso sulla vita e sulla carriera di T., trovano [...] fedeli che l'adesione al fatto cristiano è tutta nel formale impegno preso di procedere per una via eccezionalmente aspra, indirizza a nome della comunità e con singolare violenza di linguaggio, a Scapula proconsole d'Africa per affermare ancora una ...
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Perché una Costituzione per l'Europa?
Il Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, ratificato dal Consiglio europeo a Roma il 29 ottobre 2004 e successivamente sottoposto al vaglio della definitiva [...] peoples of the United States") istituisce l'autorità formale e promuove la legittimità empirica del testo. Una di prima generazione si esprimono con formule inequivocabili, il linguaggio diventa maggiormente attento e sfumato quando si discutono i ...
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Sul cadere del sec. VII e il principiare del sec. VI a. C., si manifesta in tutta la Grecia - e particolarmente nelle città e regioni (Asia Minore, isole dell'Egeo, Sicione, Corinto, ecc.), che più conservavano [...] la ragione che lo spinge a tali eccessi. Però, se il linguaggio è triviale qualche volta, la musica non scende mai a tale anche ai suoi imitatori, perché essi ammirarono nel poeta l'arte formale più che non ne rivivessero la vita intima. Perciò A. fu ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] le lingue indo-iraniche. Il raffronto con altri tratti formali colloca ognuno dei gruppi in un ''nodo'' all'interno positive hanno esercitato e continuano a esercitare sugli studiosi del linguaggio.
Se il compito di precisare i rapporti inerenti alle ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] famosa questione dell'analogia e dell'anomalia nel linguaggio. Varrone si dichiara analogista, ma fa larghe le sue Noctes Atticae. La forma epistolare era forse solo una finzione formale: le citazioni dànno fino a un settimo libro. Sono poi citate ...
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MONTEVERDI, Claudio
Gian Francesco MALIPIERO
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Compositore, nato a Cremona (figlio del medico Baldassarre), il 15 maggio 1567, morto a Venezia il 29 novembre 1643. Nella sua città natale, dove studiò [...] la massima libertà nella disposizione delle voci, come anche spiccata tendenza formale verso l'Aria e la Cantata. Il recitativo, già nel con un'intensificazione, spinta alla temerità, del linguaggio armonico, e soprattutto con la più ricca invenzione ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...