RICHTER, Johann Paul Friedrich
Giuseppe Gabetti
Romanziere tedesco (pseudonimo: Jean Paul), nato a Wunsiedel il 21 marzo 1763, morto a Bayreuth il 14 novembre 1825. Schiller lo paragonò a "un uomo caduto [...] mondo che, nella sua riluttanza a ogni rigore formale, costituiva la diretta antitesi dell'apollinea purità di risonanze, sotto il velo della sorridente ironia. E il linguaggio è così impressionisticamente ricco di "luci impensate, melodie nascoste ...
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LA FONTAINE, Jean de
Salvatore Battaglia
Nacque a Château-Thierry (Champagne) l'8 luglio 1612 e morì a Parigi il 14 aprile 1695. A voler seguire la volontà del padre, ch'era "maître des eaux et forêts", [...] idillico, al pari di certi frammenti di squisita rarità formale, dove si esaltano le mirabili bellezze naturali del castello animali, in tipi della più pura fantasia. Il suo linguaggio appare perciò realistico e leggendario insieme. E lo stesso mondo ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] la ricerca di una rispondenza, che sia estetica o ideologica, formale o di contenuto, tra l'artefice dello spettacolo o della performance sceniche create in funzione dell'uso di diversi linguaggi audiovisivi. La necessità di un confronto con l ...
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L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] espressione e la materia ch'io tratto, fra il mio pensiero e il mio linguaggio" (Faville del maglio, 1924, in G. D'Annunzio, Prose di ricerca cui hanno contribuito, senza volerlo, le forti riserve dei formalisti russi. R. Barthes, M. Blanchot e Ph. ...
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(v. ballo, V, p. 989; App. II, I, p. 352; balletto, App. IV, I, p. 224)
Nella danza come arte del movimento, quindi nell'accezione più ampia ed estesa della parola rispetto al termine b. (che è solo una [...] primi decenni di questo secolo, c'è stata una lotta tra due linguaggi di danza, poi questi si sono unificati. La danza classica si da una parte la tendenza a conservare i puri valori formali della danza, dall'altra a confonderli con ingredienti di ...
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Superficie. - Il territorio ecuadoriano, secondo i dati ufficiali disponibili (v. tabella), si estende per km2 263.777, ma secondo calcoli eseguiti dall'ONU la superficie sarebbe di 283.561 km2; altre [...] alta e chiara di Carrera Andrade, di quel suo linguaggio arioso, luminoso, che insegue un ideale platonico di perfezione ha fatto seguito una più raffinata e controllata elaborazione formale.
Grande sviluppo ha avuto recentemente in E. il teatro ...
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. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] futuro, caratterizzato, come il futuro greco, da un elemento formale contenente il suono s (p. es.: lituano stósiu da , e perciò suppone tre fasi successive nello sviluppo dei loro linguaggi: I. l'originaria unità baltoslava che avrebbe durato fino al ...
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Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] o in particolare, e, introducendo certe distinzioni nel linguaggio (genere, definizione, accidente, ecc.), cerca, per via comunemente il termine in un'accezione più estesa, come logica formale (2ª tra le discipline del Trivio). La Scolastica, per ...
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Shanghai
Marco Casamonti
Città della Repubblica popolare cinese. Gli abitanti dei nove distretti centrali risultavano 6.930.400 al censimento del 2000, e 18.600.000, secondo stime del 2006, quelli dell'agglomerato [...] differente, fornendo così un ventaglio di forme e linguaggi per l'architettura a venire. Tra quelle in da QingYun Ma), che, oltre a interventi di alto livello sia formale sia concettuale nella città storica (la casa Well del 2002, nella Concessione ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] rivelate feconde di risultati importanti e di notevole semplicità ed eleganza formale. Si può anzi dire che la scoperta delle d. intendendo la parola sorgente nel suo significato molto generale del linguaggio corrente". Senza l'uso delle d., "si è ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...