UMORISMO
Mario PRAZ
Il concetto d'umorismo è dei meno agevoli a definire, per la qualità d' "incognito e indistinto" che ne forma precipua caratteristica. Ricorrendo al massimo dizionario inglese, il [...] comune agli umoristi è il capriccio, come disposizione formale, metodica; l'opposto carattere essendo quello di il humour offriva modo di velare con apparente frivolezza di linguaggio la serietà dei proprî sentimenti pudicamente difesa (l'umorismo ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] contesto socio-culturale più vasto, conserva tuttavia un suo linguaggio e un suo spessore autonomi, oltrepassando in tal modo a livello ritmico-tonale; da un punto di vista formale le varianti possono infatti considerarsi come determinanti, poiché la ...
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WOLFRAM von Eschenbach
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato verso il 1170 nella media Franconia, morto fra il 1219 e il 1225: la sua famiglia pare aver avuto sede a Eschenbach, cittadina a sud-est di [...] conquistare l'amore della loro donna. All'abilità letteraria formale e alla dottrina racimolata sulle opere altrui anteponeva la diretta sano e robusto ma grave della vita. Come il linguaggio della poesia, colorendosi di aspetti della vita reale, ...
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Nell'ultimo ventennio la pratica artistica ha confermato la storica legittimità del movimento che, precorso sotto il segno bachiano da alcuni maestri del primo Novecento (quali M. Reger e F. Busoni), variamente [...] di tutti i riferimenti di carattere tonale del linguaggio tradizionale, ha condotto lo Schönberg fin dal primo loro essenziale vitalità costruttiva melodica, l'unico principio generatore formale.
Il fatto che l'esperienza dodecafonica non si possa ...
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. Il lat. capitulum "capitolo" al plurale valse a designare ogni testo distinto in capoversi, come i trattati; da esso si formò il verbo capitulare "patteggiare", applicato poi specialmente ai patti di [...] dopo aver designato qualsiasi trattato, rimase in uso, nel linguaggio diplomatico, per indicare l'insieme dei privilegi che gli e 1454 avessero ottenuto dal sultano Maometto II il formale riconoscimento dei privilegi fin'allora goduti, attraverso le ...
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L'opposizione dei concetti di concreto e astratto (v.) comincia ad apparire tipicamente nel linguaggio filosofico nei secoli XII e XIII, quando, con Gilberto Porretano e con Duns Scoto, essi furono usati [...] alla natura umana. Quindi il concreto universale uomo significa un tutto, e non una parte, come fa l'astratto formale umanità; e si può pertanto affermare delle cose esistenti individualmente concrete, e dire: Carlo è uomo, animale, sapiente; ma ...
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È il procedimento per cui nella scuola o in istituzioni affini il mondo dell'esperienza, della cultura e del sapere viene portato a contatto e assimilato alle coscienze individuali dei discenti, per opera [...] la quale secondo le relazioni generali espresse dal linguaggio e quelle più tipicamente razionali della forma e varî gradi di attività, coscienza che se svaluta ogni sistema dogmatico formale di regole, pone le condizioni per la più libera, elastica ...
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LETTONIA.
Isabelle Dumont
Riccardo Mario Cucciolla
Grazia Paganelli
– Demografia e geografia economica. Storia. Cinema. Bibliografia
Demografia e geografia economica di Isabelle Dumont. – Stato [...] , riflettevano prima di tutto sulle potenzialità del linguaggio cinematografico. Herz Frank, Juris Podnieks, Uldis di finzione per rendersi conto del fatto che l’aspetto formale, in termini di costruzione dell’inquadratura, ritmo e raffinatezza ...
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Il principio del d. amministrativo, a tre decenni di distanza dall'emanazione della Costituzione, risulta ancora in fase di attuazione. È ormai pacifico che il d. è una formula di organizzazione connessa [...] esecuzione fra organi centrali e non centrali). In Italia nel linguaggio corrente si è sovente presentato per d. ciò che in favore per la centralizzazione e da un ossequio meramente formale del precetto costituzionale) al criterio molto più largo del ...
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. La parola, che in origine designava la notifica di un addebito, l'impugnazione formale di un fatto e, quindi, per estensione un contrasto di opinioni su base giuridica, ha conservato a lungo anche nel [...] linguaggio corrente il suo significato antico di attestazione, testimonianza, opposizione, ricorso contro qualcosa. A partire dal 1962-63 la parola c. riceve una connotazione politico-culturale precisa e passa a significare "negazione e rifiuto di ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...