CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] altezze mai raggiunte. Non che tutti la pensassero in questo modo, ma la spiegazione della sua supposta superiorità sta nel fatto -81).
Scrisse inoltre diversi libretti per il teatro musicale, a cominciare da Alcimena principessa dell'Isole Fortunate ...
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Letterato (Brescia 1712 - ivi 1785), gesuita. Scrisse una quarantina di romanzi, ai loro tempi fortunati, anche se spesso rimanipolazioni di romanzi stranieri; ma la sua rinomanza è dovuta alle tragedie e commedie, con e senza le maschere, in prosa e in versi, con le quali egli si atteggiò a riformatore ... ...
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Drammaturgo e romanziere del sec. XVIII. Nato a Brescia nel 1711, il C. fu prima gesuita e professore d'eloquenza a Modena (1736-37); lasciò poi l'insegnamento per vivere della sua opera di scrittore; e, dopo aver viaggiato per l'Italia, si fissò a Venezia, dove pubblicò le Lettere scelte di varie materie ... ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] clima psicologico dolce, chiaro ed evanescente tra sogno e nostalgia; un ritmo musicale preciso pur nelle smorzature di tono; quell'insistere sul cuore e sull'anima in modo sospiroso e con antiretorici, semplici accenni religiosi o richiami al Cristo ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] periodici culturali e letterari (IlConvegno, Solaria, Rassegna musicale, L'Italia letteraria), si allargò anche a , scoprono e riconfermano "una sorprendente, innegabile contemporaneità col modo odierno di guardare, studiare il mondo".
Il D. mori ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] dottrina filologica e letteraria", il suo modo d'insegnare asistematico, poco curante della (1921), pp. 160, 163-165. Sul C. musicologo e collezionista di opere musicali: C. Schmidl, Dizionario universale dei musicisti, I, p. 285; e gli scritti ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] un "certo fluido spazio che ogni lettore riempie a suo modo, soprattutto con ricordi d'infanzia", nel quale "la visione aver identificato la nozione di "liricità" con quella di musicalità, eletta a canone interpretativo della poesia, e aver posto il ...
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MAFFEI, Andrea
Marta Marri Tonelli
Nacque il 19 apr. 1798 a Molina di Ledro, in Trentino, da Filippo, nobile del Sacro Romano Impero nativo di Cles, e da Maddalena Brocchetti, vedova Colò. Seguendo [...] critiche che sono andate focalizzandosi, spesso in modo indiscriminato, sui limiti delle sue versioni: la 417-439; C.A. Pastorino, A. M. e il "mago" Verdi, in Rass. musicale italiana, VII (2001-02), pp. 46-49; P. Ross, Der Dichter als Librettist: A ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] l'amore nostalgico che il D. sempre portò al Settecento soprattutto musicale, al melodramma e all'opera buffa di Cimarosa, Paisiello, Verga come da D'Annunzio, da Fogazzaro come da Pascoli. Il modo di ritrarre del D. ha ben poco a che vedere con la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] studioso, Maffei si dedicò alla composizione di tragedie, drammi musicali e poesie che pubblicò anche per incrementare la propria fama. in una lingua, nella passione per le armi, in un modo di sentire e comportarsi. La cultura cementava i popoli e ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] primi versi del M. "rendono e negli argomenti e nel modo onde son trattati un'eco languida e mozza di quella poesia Italia, gli aveva chiesto un testo che, affidato per la parte musicale a G. Verdi, potesse diventare "la Marsigliese italiana" (Mazzini ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] Rossellini), un'opera sapientemente costruita come una partitura musicale, in cui non tutto, però, riesce a risolversi con voce di bambina, segno di una innocenza in qualche modo ancora presente. La rappresentazione di situazioni, limite, di ...
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musicale
muṡicale agg. [dal lat. mediev. musicalis, der. del lat. musĭca «musica»]. – 1. a. Di musica, della musica, che ha attinenza con la musica, sia come creazione artistica sia come esecuzione: arte m.; composizione m.; discorso, tema,...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...